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Ferrari: test a Imola per due giornate

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Il Nuovo Diario Messaggero


Due giorni intensi quelli appena trascorsi dalla Scuderia Ferrari all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Giovedì 16 e venerdì 17 sull’impianto romagnolo si sono infatti svolti dei test in cui il Cavallino ha portato in pista la SF71H, protagonista del mondiale di Formula 1 2018, in osservanza alle regole che vietano test nel corso del campionato con monoposto dell’ultimo biennio. Con la monoposto emiliana sono scese in pista due coppie di piloti: quella titolare il primo giorno e quella formata dai giovani Fuoco e Shwartzman il secondo.

Il programma prevedeva delle prove di aerodinamica per verificare la correlazione tra i dati raccolti in pista e quelli rilevati dai sistemi virtuali (leggi alla voce simulatore). Il primo a scendere in pista giovedì mattina sotto una fastidiosa pioggerella è stato Charles Leclerc, ma il monegasco è stato vittima di un guasto che non gli ha permesso di completare il quinto giro. La monoposto si è arrestata in pista per un problema al cambio, il cui olio è trafilato provocando un principio d’incendio prontamente domato dal personale di pista. Mentre gli uomini in rosso recuperavano la vettura, il sempre amatissimo Leclerc si è esibito in una improvvisata sessione di autografi per un gruppo di appassionati fermatisi oltre le protezioni, prima di rientrare a Maranello e dedicarsi al lavoro al simulatore. Risolto il problema alla trasmissione il programma è ricominciato con l’altro titolare Sainz intorno alle 15 con il circuito inzuppato da una pioggia caduta copiosamente nelle ore centrali della giornata. Il madrileno ha compiuto diversi turni in pista senza cercare la prestazione e percorrendo diversi tratti a velocità costante proprio per verificare il comportamento aerodinamico della ben nota monoposto. L’asfalto estremamente bagnato rendeva l’aderenza molto precaria e, nonostante la velocità non elevatissima, Carlos ha anche compiuto una piccola escursione in ghiaia al Tamburello.

Anche l’avvio della seconda giornata è stato condizionato da una pioggia leggera, ma il successivo miglioramento delle condizioni meteo ha consentito di svolgere il programma pianificato. Al mattino è stato il turno di Antonio Fuoco, pilota GT del Cavallino spesso impegnato anche al simulatore F1. Il calabrese è stato protagonista di parecchi turni di guida in cui ha proseguito a svolgere test su alcuni particolari aerodinamici. Al pomeriggio Fuoco ha lasciato il volante al russo Robert Shwartzman, alfiere del “Ferrari Driver Academy”. Attualmente impegnato con il Prema Powerteam in Formula 2, il ventiduenne cresciuto a San Pietroburgo ha proseguito a Imola il programma di allenamento e crescita alla guida di una Formula 1 che la Ferrari ha da tempo pianificato per lui. Se Robert sarà pronto ad un grande salto nel massimo campionato mondiale lo scopriremo nei prossimi anni. Quando scopriremo anche se la Motor Valley avrà ancora il suo gran premio in calendario.

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