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Formula 1 – Gp di Germania: Il podio che non ti aspetti, Vettel ne rimonta 18, è secondo

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Le Qualifiche

Prima la speranza poi la doccia fredda. Il weekend Tedesco di Formula 1 si era aperto con i migliori auspici per la Scuderia di Maranello che nelle prove libere del venerdì aveva fatto registrare i tempi migliori, così come nelle ultime libere del sabato con Leclerc saldamente in prima posizione. Quando sembrava finalmente per ripetersi un weekend come quello Canadese, il Caos. Vettel, per problemi al turbo della sua monoposto torna subito ai box e non riesce a rientrare in tempo per registrare almeno un giro veloce: il tedesco sembra ormai abbonato ai problemi tecnici. Charles dal canto suo, aveva chiuso in testa anche la Q1 ma non riuscirà a scendere in pista in Q3 per un problema al sistema di carburazione. Il miglior tempo andrà quindi ad Hamilton, dietro di lui Verstappen e Bottas, menzione per Raikkonen che porta la sua Alfa Romeo a raggiungere il 5° miglior tempo.

La Gara

Bentornati amici della Formula 1, in questa giornata di pioggia ci ritroviamo al Hockenheimring, dove oggi si è corso probabilmente il gran premio più pazzo e divertente della stagione 2019. Al pronti via il circuito si trova al limite del praticabile, l’acqua scende ancora copiosa e si sono formate delle notevoli pozze d’acqua. Si spengono i semafori, e le monoposto rilasciano i loro cavalli sull’asfalto, le Mercedes partono bene, Verstappen no e viene risucchiato dal gruppo, Raikkonen riesce a scavalcare un paio di avversari e si accoda alle Mercedes in terza posizione. Passa un giro e dietro Sebastian Vettel e Charles Leclerc dimostrano da subito che non appartengono a quelle posizioni: Charles è già sesto, Vettel addirittura quattordicesimo.

Bastano due giri per vedere il primo ritiro, Sergio Perez esce lungo e finisce contro il muro, safety car dentro e molti piloti ne approfittano per sostituire le gomme di qualifica, Vettel per primo. I primi giri sono ricchi di sorpassi, l’asfalto bagnato garantisce prestazioni più allineate tra le varie scuderie, Leclerc 5° e Vettel 10° continuano intanto la loro rimonta.

Arriva il 16° giro, Leclerc rientra per il secondo pit-stop prima di chiunque altro, i meccanici Ferrari provano un jolly rischioso e montano delle intermedie, scelta incomprensibile ai più ma sorprendentemente efficace, basta un giro al Monegasco per mangiarsi la concorrenza, sono 5 i secondi rifilati a Hamilton e compagnia: “Hai la macchina più veloce del circuito di 2/3 secondi” lo incitano dal box. Al 27° giro, Verstappen rientra e come lui Bottas, Leclerc si ritrova meritatamente 2° con davanti a lui solo Hamilton. Ancora un giro di emozioni, Norris perde potenza ed è costretto a fermarsi a bordo pista, virtual safety car ed i meccanici Ferrari non si fanno trovare impreparati : Leclerc viene subito richiamato per montare delle gomme morbide senza perdere nessuna posizione.  

La seconda delusione del weekend per Leclerc. Siamo al 29° giro, Hamilton sta rientrando per il cambio gomme, Leclerc è sul pezzo e può approfittarne per recuperare secondi importanti, ma l’ultima curva, quella che ha portato a muro già diversi piloti non risparmia nemmeno il Ferrarista: gara finita per lui nell’urto con i cartelloni pubblicitari. La stessa curva non risparmierà un giro dopo nemmeno Hamilton che nell’impatto riporterà solo dei danni al musetto ma che gli costa un ennesimo lungo pit stop e sopratutto gli compromette definitivamente la gara.

Al 47° giro la pista ha una traiettoria ormai asciutta, tutti rientrano e cominciano da subito a spuntare dalle scuderie che non ti aspetti giri veloci come quelli di Kvyat e Giovinazzi. 57° giro ennesimo colpo di scena, nel tentativo di forzare la traiettoria per superare Stroll, Bottas esce lungo alla prima curva: gara finita anche per lui.

La gara prosegue senza Mercedes nelle prime 10 posizioni e si conclude con un podio incredibile: Verstappen, Vettel e Kvyat. Il Tedesco della Ferrari non sbaglia nulla e guidando come sa, complice una gara condita da tanti incidenti e safety car, riesce in un impresa che era riuscita solo a Montoya nel 2005: quella di recuperare 18 posizioni, partendo dall’ultima posizione e chiudendo in seconda. Menzione particolare anche per l’altra Toro Rosso, 6° e per le due Alfa Romeo 7° e 8°.

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