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Il Personaggio Della Settimana – Mark Webber

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Red Bull Content Pool

Dallo sterrato all’asfalto

Nato a Queanbeyan da buon australiano la sua prima passione è stata il fuoristrada. Il suo primo veicolo una moto da cross con la quale ha svolto qualche gara prima di dedicarsi alle quattro ruote con i go-kart. Mark Webber ha rappresentato un personaggio di spessore all’interno del mondo della Formula 1 che si è ritagliato i proprio momenti di gloria e ha dato sfogo al suo talento nel momento in cui la Red Bull si è sposata alla perfezione con i nuovi cambi regolamentari di cui lui ha giovato, ma non come il suo compagno di squadra Sebastian Vettel.

Dopo alcuni passaggi nelle formule minori decise di dedicarsi alle ruote coperte competendo nel 1998 con il team ufficiale Mercedes nel campionato FIA GT. Corse anche la 24h di Le Mans conquistando la pole position di categoria ma senza terminare la gara. La casa tedesca l’anno successivo si impegnò per dare vita ad un prototipo LMP1 ma durante le prove ebbero un brutto incidente nel quale la vettura prese il decollo a causa di un problema aerodinamico dopo il quale la squadra decise di ritirarsi dalla competizione.

Tornò in Formula 3000 grazie all’appoggio di Paul Stoddart che gli diede una possibilità con la monoposto della sua squadra di proprietà. Cominciò a ottenere risultati e visibilità che gli aprirono le porte del grande circus.

La Motor Valley mette le ali

Il primo impiego in Formula 1 fu con la Benetton come collaudatore dopo aver svolto anticipatamente qualche test con la Arrows. Nella scuderia anglo-italiana conosce Briatore che ne diventa il manager. Nel 2002 sostituito da Alonso come collaudatore della Renault ottiene il ruolo di pilota titolare con la Minardi. Il sodalizio con la casa della Motor Valley dura solo una stagione prima del suo passaggio alla Jaguar nella quale rimane due stagioni. Nel 2005 passa alla Williams con la quale arriva la prima grande gioia della sua carriera. Il primo podio infatti lo conquista a Monaco tra le curve del principato. Rimane con la scuderia di Sir. Frank anche nel 2006 ma con scarsi risultati. Dalla stagione successiva sposò quella che sarebbe diventata la sua occasione d’oro, ma non subito. Infatti con la casa austriaca della Red bull non ottiene subito risultati degni di nota ma prima devono passare qualche stagione. Ottiene solo un podio al suo primo anno nel gran premio d’Europa corso al Nurburgring. La svolta arriva nel 2009. La mano di Adrian Newey comincia a dare sfogo al suo capolavoro regalando al pilota australiano e al suo giovane compagno di squadra Sebastian Vettel una monoposto destinata a creare un ciclo vincente. Purtroppo per Webber il doversi scontrare con il talento del suo compagno di squadra gli toglierà la possibilità di puntare a qualcosa di più importante oltre le singole vittorie e i podi. L’australiano sarà in grado di lottare per il titolo ma solo in modo marginale arrivando terzo in classifica piloti per tre volte nel 2010, 2011 e 2013 al suo ultimo anno in Formula 1. Alla fine della sua avventura in Red Bull avrà nel suo palmares 8 vittorie che si fermano alla stagione 2012 e che forse sarebbero potute essere 9 con quella in Malesia nel 2013 quando la scuderia decise di congelare le posizioni con il multi 21, ovvero l’ordine di scuderia con il quale Mark che era davanti a Vettel doveva mantenere la testa della corsa. Il tedesco aveva altri piani e altri pensieri e decise di ingaggiare una battaglia sentendosi più veloce e andando di conseguenza a vincere il gran premio.

Ritorno al passato

La sua ultima parte della carriera la dedica al ritorno alle auto coperte precisamente con Porsche nel Mondiale Endurance dove ottiene qualche podio anche a Le Mans. L’apice lo raggiunge nel 2015 quando vince il campionato mondiale di durata con Hartley e Bernhard. Il suo ultimo anno da pilota è il 2016, stagione in cui per motivi tecnici l’equipaggio non riesce a difendere il mondiale vinto l’anno prima. Dopo il quarto posto assoluto al termine del campionato Mark lascia il mondo delle corse, ma ritagliandosi un ruolo come inviato o commentatore attorno alla Formula 1.

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