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Benfica-Bologna, resistenza Rossoblù a Lisbona

Benfica-Bologna ha lasciato un punto che vale molto di più ai Rossoblù: resistenza e sacrifico, con un turnover, e tanto morale

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Lewis Ferguson in Champions League contro il Benfica(© Bologna FC 1909)
(© Bologna FC 1909)

È un giorno dopo diverso, quello di oggi. Nella serata di ieri, serata di Champions League, i Rossoblù hanno, ancora una volta, dimostrato la tempra che li contraddistingue, portando a casa un risultato che alla vigilia, per molti, sapeva di grande traguardo. Benfica-Bologna termina 0-0, e il Bologna mette in cascina un altro punto che forse non basterà per qualificarsi, certo, ma che vale molto di più.

I ragazzi di Vincenzo Italiano, in una veste nuova, hanno saputo tenere testa a una delle formazioni sicuramente più temibili, per tutti. Potevano pungere, certo, anche se le occasioni sono state davvero poche. Hanno saputo resistere, in tutti i modi, per prendersi un risultato giusto, che fa tanto morale e prosegue su un percorso ben tracciato.

Benfica-Bologna, una scossa di ritmi

Pronti, via e Benfica-Bologna può sbloccarsi già dopo pochi minuti: pasticcio Beukema-Casale e Pavlidis buca Skorupski, ma il VAR annulla tutto per fuorigioco. La sveglia è suonata forse un po’ dopo, ma è stata fondamentale. I Rossoblù, col passare dei minuti, aumentano di fiducia e personalità, prendendo il controllo della gara e imponendo loro il ritmo alla stessa. Spesso il possesso palla non porta a vere e proprie occasioni, ma nel primo tempo, al Da Luz, è il Bologna a fare la partita. Poi, siamo in Champions League, e quindi è un attimo cambiare marcia: il Benfica si accende e piazza un paio di occasioni importanti nell’area del Bologna, ma in porta trovano un muro, Lukasz Skorupski.

È un preludio a un secondo tempo che prende una piega diversa dal primo: il Benfica corre, e il Bologna rincorre. I lusitani si presentano più volte pericolosamente nell’area Rossoblù, ma nessuno ha intenzione di cedere. Nelle pagelle di ieri sera si è parlato più volte di sacrificio: non a caso, perché tutti hanno messo quel qualcosa in più, in quelle occasioni, per dire “no”. Tre parate fondamentali di Skorpuski, e un paio di contropiedi che il Bologna non sfrutta a dovere. Ma i Rossoblù sembrano poter portare a casa un pareggio che si prospetta sempre di più come un bel risultato, e soprattutto meritato. Così è, e di dimostrazioni nella serata di Lisbona ne sono arrivate tante.

Morale alto, per continuare su questa strada

Dato quasi per scontato, il Bologna ha dimostrato che può giocarsela anche senza i titolari. Si, perché Italiano ha lasciato a riposo molti degli “intoccabili”, ma ha comunque portato a casa risultato e risposte da chi è sceso in campo. Casale, tranne il misunderstanding iniziale non sbaglia più nulla. Moro cala comprensibilmente ma nel primo tempo c’è, eccome. Ferguson mette in atto una partita quasi eroica. Holm non vuole più uscire dal campo, che sia destra o sinistra. Davanti, forse, non è arrivato quello che ci si aspettava, ma proprio da loro c’è stato tanto sacrificio difensivo, e il risultato si è fermato sullo 0-0.

Il Bologna torna a casa con un punto che sa di due, se possibile. Non è stata la vittima sacrificale di nessuno e, anzi, si è messa in mostra per quello che può essere. Con il turnover, i Rossoblù hanno comunque fatto la loro partita e hanno avuto ragione. Rimanere imbattuti in partite come queste può solo darti una spinta in più, e il Bologna necessita di rimanere in scia positiva. Ora arriva la Fiorentina al Dall’Ara, domenica pomeriggio, per un’altra partita dura e difficile, ma che viene approcciata, anche dopo ieri sera, da grande squadra quale sta dimostrando di essere questo Bologna.

Fonte – Claudio Beneforti, Corriere dello Sport – Stadio

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