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Un Circuito al mese – Mandalika

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Correre in un resort: il Mandalika Street Circuit

Il 20 marzo 2022 i campioni delle due ruote sono scesi in pista per disputare la prima gara di MotoGP sul tracciato indonesiano di Mandalika. I piloti hanno preso il via con un’ora di ritardo a causa di un violento nubifragio, non raro da quelle parti, durante il quale si sono visti anche dei fulmini abbattersi sulla pista. Non è mancato neppure l’intervento di una sciamana locale, che, per allontanare la pioggia, ha attraversato la pit lane a piedi scalzi suonando una campana. Ad aggiudicarsi la vittoria è stato poi Miguel Oliveira. Non si è trattato però del debutto assoluto nella grande nazione insulare asiatica: nel 1996 era già andato in scena il primo Gran Premio motociclistico dell’Indonesia sul tracciato di Sentul, replicato anche l’anno successivo. Il Sud-est asiatico si è affacciato nei primi anni ’90 nel mondo degli sport motoristici, in contemporanea con l’inizio della crescita economica nella regione. Ad aprire le danze è stata la Malesia, col primo Gran Premio del Motomondiale nel 1991, seguita poi dall’Indonesia e, più di recente, dalla Thailandia. La Malesia ha fatto da apripista anche per la Formula 1, presente a Sepang dal 1999 fino al 2017, ma che comunque continua a essere ospitata a poche centinaia di chilometri di distanza, in occasione del suggestivo Gran Premio di Singapore. Nel 2020 era tutto pronto per lo svolgimento anche di un Gran Premio del Vietnam, ma la pandemia da Covid-19 lo ha impedito, provocandone la scomparsa dai radar.

La diffusione di uno sport estremo, che richiede infrastrutture di grandi dimensioni ed elevati standard di sicurezza non è semplice in un paese con scarsa tradizione e in cui, nonostante la crescita, molte persone vivono in condizioni di povertà. E, oltre a quella del maltempo, per quando riguarda Mandalika questo tipo di problematiche si sono fatte prepotentemente sentire, richiedendo anche l’intervento dell’ONU.

Il layout del tracciato indonesiano di Mandalika – credits to racing circuits

Diritti e piogge a dirotto

Mandalika è il nome di una zona turistica costiera, situata sull’isola di Lombok, nel sud dell’arcipelago indonesiano, sorta negli ultimi anni. Essa comprende diversi alberghi, residenze e resort. Nell’ottica di incrementare l’afflusso di visitatori, nel febbraio 2019 viene annunciato che un nuovo circuito avrebbe ospitato qui nel 2021 sia la MotoGP che il mondiale Superbike. I lavori per la costruzione dell’autodromo sono iniziati nell’ottobre del 2019. L’insorgere della pandemia causa ritardi nei programmi, e la MotoGP è costretta a rimandare il suo debutto di un anno. Nella primavera del 2021 arriva un’aspra critica del progetto da parte del Consiglio dei Diritti Umani dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che condanna i modi con cui viene costruita la pista. Per liberare lo spazio necessario, agricoltori e pescatori delle popolazioni locali Sasak sarebbero stati sottoposti a minacce e sfrattati con la forza dalle loro terre. Il governo indonesiano ha successivamente smentito le accuse. Nel weekend del 14 novembre 2021 è programmato il round della Superbike, ma a ottobre il circuito non è ancora terminato. Gli organizzatori insistono per effettuare l’evento e, con uno sforzo e il rinvio di una settimana, fanno in modo che la gara si possa disputare. Jonathan Rea si aggiudica le due manches, disputate entrambe di domenica a causa della pioggia che ha reso impraticabile la pista il giorno prima, mentre Toprak Razgatlioglu si laurea campione.

Cercasi asfalto per MotoGP

Il 2022 è finalmente il turno della MotoGP. A febbraio è programmata una sessione di test, preludio della gara svoltasi poi il mese successivo. Quello che trovano i piloti è una pista il cui asfalto si sbriciola e invasa dal fango, portato in traiettoria dalle consuete piogge locali. Dato il poco tempo a disposizione per sistemare il tracciato, le uniche soluzioni sono state quella di riasfaltare parzialmente le zone più colpite e di accorciare le gare di qualche giro. Una ripavimentazione completa è stata eseguita in vista del ritorno della Superbike previsto per novembre 2022, caratterizzato dal dominio da parte del turco Razgatlioglu, che si impone nelle due gare e nella Superpole Race. Nel 2023 si inverte la collocazione temporale dei due eventi: a inizio marzo si corre il round della Superbike, mentre a ottobre è il turno del Motomondiale.

La MotoGp in Indonesia sul tracciato di Mandalika nella stagione 2022 – credits to Red Bull Content Pool

Il tracciato

L’impianto è ufficialmente denominato Mandalika International Street Circuit, pur non essendo affatto un circuito costituito da strade aperte al pubblico. L’intenzione degli organizzatori è però quella di utilizzare le infrastrutture anche al di fuori delle competizioni. Il circuito misura 4,3 km e conta 17 curve, di cui 11 a destra. Il rettilineo principale misura appena 500 metri, nonostante questo la pista è veloce. I piloti hanno dimostrato di apprezzare il tracciato, e lo considerano interessante pur nella semplicità del suo disegno. Nella prima parte sono presenti una curva a destra a 90° e una doppia curva a ferro di cavallo. La parte centrale è molto rapida e si conclude con un tornantino, la curva 10. Di seguito si affrontano alcuni cambi di direzione e si arriva alla parte più lenta che culmina con la strettissima curva 16.

Deniz Oncu in azione sul circuito indonesiano – credits to Red Bull Content Pool

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