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31 Marzo 1994: quarto successo Virtus contro Cantù e poi la cavalcata verso lo scudetto

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foto Virtuspedia

 

 

Quattro sono gli incontri tra la Knorr e la Clear Cantù nella stagione 1993/94. Il 16 dicembre, in Eurolega, la Virtus vince 71 a 60 in trasferta, trascinata dai 27 punti di Danilovic. Passano sei giorni e, sullo stesso campo, le due squadre si ritrovano in campionato: Sasha mette a segno un identico bottino, Moretti ne fa ventuno e le V nere passano ancora, 86 a 81. Il 17 febbraio, a Bologna, passeggiata bianconera nel turno europeo, 88-57, con 20 punti di Moretti. Infine il 31 marzo gara del girone di ritorno del massimo campionato italiano. La Buckler è reduce dalla vittoria di Milano e i sei punti di vantaggio sulla coppia Scavolini-Glaxo, a tre giornate dal termine, le garantiscono la matematica certezza della prima piazza al termine della stagione regolare: infatti, la vittoria in tre dei quattro confronti diretti contro i due successi di Pesaro e l’unico di Verona farebbero prevalere Bologna in un arrivo a tre, mentre nelle possibili parità tra due squadre le V nere sarebbero davanti alla Glaxo e anche alla Scavolini per il più nove del ritorno contro il meno otto dell’andata. Come in coppa, sono i brianzoli a partire meglio, allora 0-6, in quest’occasione 0-5, ma anche questa volta, è un fuoco di paglia; la Buckler risponde con un parziale di 26-9 e all’intervallo conduce 54-40. Piccola reazione della Clear a inizio ripresa, fino al 59-52, poi cavalcata bianconera che si conclude sul 98-76. Per la Virtus un ottimo 10 su 16 da tre e gli uomini di Bucci segnano da vicino solo in contropiede o sui rimbalzi d’attacco di Schoene e Carera. L’allenatore bolognese dà fiducia a Savio per 13′, in cui mette a segno due triple, e a Brigo, canestro più addizionale senza errori, in 4′ giocati. Ottima gara di Schoene, dopo quella pessima di Milano dove segnò solo due punti in 27 minuti; in quest’occasione, invece, 7 su 12 da due, 2 su 2 da tre, 4 su 4 ai liberi e 8 rimbalzi, per 24 punti totali. Meglio di lui Danilovic, che invece conferma il suo ottimo momento dopo la grandissima prestazione in Lombardia, 7 su 10 da due, 2 su 2 da tre e 5 su 6 ai liberi, 25 punti. Capitan Brunamonti si fa notare per i cinque assist, ma alla fine è tutta la squadra che gira, 56% al tiro, 24 recuperi, 13 assist, senza neppure sforzarsi troppo. Dopo avere dominato la stagione regolare, chiusa con sei punti di vantaggio, le V nere si aggiudicarono il titolo, il dodicesimo, in un playoff molto difficile. Due a zero contro Treviso, ma dopo due partite sofferte: a Bologna gara decisa solo negli attimi finali, 86-82; a Treviso, dopo essere stati a lungo sotto, fu decisiva la tripla di Danilovic a otto secondi dalla fine, 75-76. Dopo Pistoia 1993, per il secondo anno consecutivo Sasha fissa il 2-0 dei quarti con il canestro finale. La semifinale contro la Glaxo fu vinta grazie alle due vittorie in casa, ma dopo avere sofferto tanto in gara uno: Buckler sotto anche di undici punti nel corso del primo tempo e stanca nel finale, quando i veneti si erano avvicinati a meno due, ma con ancora le risorse per chiudere vittoriosi. In finale una complicatissima e nervosa serie contro Pesaro, decisa solo a gara cinque, con successi, non sempre agevoli, della squadra di casa. In particolare la Buckler vinse gara uno solo negli ultimi secondi, il terzo confronto dopo essere stata sotto di undici punti nel primo tempo e la sfida decisiva contro una Scavolini mai doma, sorretta da un Myers indomabile: la bacheca bianconera era ormai pronta ad accogliere il trofeo del dodicesimo scudetto.

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