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Andrea Costa Imola Basket, ko nel derby con Cento

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(di Tommaso Mazza)

 

 

Baltur Cento – Le Naturelle Imola Basket 89-82


(18-23; 38-40; 61-67)

CENTO: Taylor 21, Taflaj 3, Chiumenti 13, Invidia ne, Gasparin 23, Benfatto 11, Moreno 8, Ebeling ne, White 10, Di Bonaventura ne, Balducci ne. All. Bechi

IMOLA: Ndaw ne, Montanari, Crow 16, Wiltshire ne, Fultz 5, Prato ne, Bowers 19, Rossi 5, Simioni 11, Raymond 23, Magrini 3.All. Di Paolantonio

L’Andrea Costa cade al fotofinish in casa di Cento e deve dire addio al sogno playoff. Per ironia della sorte, proprio come nella clamorosa debacle di una settimana fa con Jesi, i ragazzi di Di Paolantonio comandano per larghi tratti del match, prima di subire un parziale mortifero di 21 a 6 nei minuti finali, ispirato dall’ex di turno Giovanni Gasparin (saranno 23 alla fine per lui). Imola infatti approccia benissimo l’incontro, sfruttando le buone percentuali al tiro pesante e contenendo lo spauracchio James White, chiudendo il primo quarto in vantaggio sul 23 a 18. Nella seconda frazione, Cento si rimette in scia sulle ali di Taylor e della coppia di lunghi Benfatto- Chiumenti, che stravincono la sfida a rimbalzo coi dirimpettai romagnoli, ma Bowers e soci non mollano l’osso e riescono a mantenere l’inerzia del match.

 

Al rientro dagli spogliatoi, proprio l’ex americano di Jesi e Biella e Bj Raymond salgono in cattedra dando il via ad un vero e proprio show che vale a Imola il +8 a 5’ dalla fine. Ma proprio quando gli uomini di Bechi sembrano sul punto di crollare, ecco l’ormai solito blackout di Imola, che smette di difendere e si accontenta di conclusioni poco ragionate: Taylor ma soprattutto Gasparin fiutano l’occasione e la ribaltano clamorosamente con giocate d’autore, di fronte all’attonito pubblico imolese, accorso in gran numero nell’impianto emiliano.

 

Finisce così 89 a 82 in favore della Benedetto, che centra la seconda vittoria consecutiva e sogna la salvezza diretta. Per Imola invece, come espresso anche da Di Paolantonio nella conferenza stampa post gara, i rimpianti non sono pochi: è vero infatti che i biancorossi hanno raggiunto l’obbiettivo stagionale (la salvezza diretta) con largo anticipo, ma i playoff potevano rappresentare il giusto riconoscimento per una squadra che ha dovuto rinunciare per tutta la stagione al suo sesto uomo di lusso, Patricio Prato, ed ha saputo mettere in mostra un potenziale offensivo importante. Peccato che da ottobre Bowers e soci non siano mai riusciti a trovare la giusta continuità nella metà campo difensiva; ma l’aspetto forse più evidente, emerso in grande evidenza nelle ultime due uscite, sta nel fatto che troppo spesso i biancorossi non hanno messo in campo i famosi attributi, sciogliendosi nei finali di partita, compromettendo il salto di qualità che potesse valere la partecipazione alla postseason.

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