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Baratro Fortitudo, a un passo dalla A2: Varese vince 103-92

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OPENJOBMETIS VARESE – KIGILI FORTITUDO BOLOGNA 103-92 (24-25; 21-20; 31-24; 27-23) 

 

Statistiche:

Varese: Beane 13, Woldetensae 11, Sorokas 12, De Nicolao 14, Vene 12, Reyes 15, Librizzi, Virginio ne, Ferrero ne, Caruso, Keene 26, Cane ne. All.Seravalli

Fortitudo: Frazier 15, Manna ne, Aradori 19, Mancinelli ne, Durham 2, Zedda ne, Procida 5, Benzing 14, Fantinelli 6, Charalampopoulos 28, Groselle 3, Borra ne. All.Martino

Tiri liberi VA 5/8 BO 14/18

Tiri da 2 VA 22/37 BO 21/41

Tiri da 3 VA 18/32 BO 12/24

Rimbalzi VA 31 BO 31

Falli VA 17 BO 14

 

Arbitri: Borgioni, Ryzhyk, Bongiorni.

Quintetti iniziali:

Varese: Keene, Woldetensae, Reyes, Beane, Vene.

Fortitudo: Durham, Frazier, Aradori, Benzing, Grosellle.

 

Riflettori di tutta la LBA puntati sull’Enerxenia Arena dove si gioca una partita fondamentale per la lotta salvezza. Una sola vittoria basta a Varese per scrivere la parola fine alla propria stagione mentre una sola sconfitta può far precipitare nel baratro la Fortitudo, ad un piccolissimo passo dalla retrocessione. Il passo lo fanno uno scatenato Keene e compagni ingranando la marcia decisiva nell’ultimo quarto dopo un primo tempo equilibratissimo, quando le percentuali dalla distanza lievitano. Non basta un grande Charalampopoulos alla effe,  ora all’ultima chiamata per evitare la serie A2. 

Starting-five fisicamente molto basso ma altrettanto atletico per i padroni di casa che manda subito subito in tilt la effe, in grado di sbloccarsi dopo oltre due minuti con Groselle subendo un 5-0 iniziale. Decisamente più precisa al tiro la squadra di Seravalle, capace di costruire soluzioni veloci dalle mani di Beane (decisamente incisivo anche a rimbalzo) e Keene; Fortitudo dipendente da Chralampopoulos che tiene i compagni in scia e li accompagna al sorpasso con un parziale di 8-0. 12-15 a metà primo quarto. Ritmi alti e triple dopo un inizio contratto biancoblu sebbene l’Openjobmetis non sia da meno anche con i giocatori di backup: 5 punti consecutivi di De Nicolao a firmare il controsorpasso, annullato da Frazier che successivamente imbocca l’ennesimo salto al ferro stagionale di Procida. Botta e risposta con poche eccezioni da entrambi i lati del campo, è molto più alta la voglia di vincere rispetto alla paura di perdere: 24-25 dopo i primi 10′ di gioco. 

Necessario qualche possesso di assestamento per riaccendere (in parte) il match, che procede quasi esclusivamente dalla lunetta; 26-29 dopo i primi 2′ del secondo periodo. Un paio di sbagli di troppo lasciano la schiacciata in penetrazione di Procida isolata ma non consentono a Varese l’immediato impatto. Sorokas mette in chiaro le proprie abilità sia sotto canestro che dalla media così come Benzing fa valere i propri centimetri permettendo il +5 ospite a meno di 6′ dall’intervallo (30-35). I biancorossi tornano a servirsi della prima linea offensiva con Keene per rispondere al lungo tedesco. Canestro largo per i due, molto di più per il playmaker, autore del pareggio (38-38) quando mancano poco più di 3 minuti alla fine del secondo quarto. In uscita dal time out Vene opera il sorpasso da tre, la Fortitudo prova a sfruttare il vantaggio in altezza sotto le plance anche se si dimostra troppo distratta in difesa. E’ il momento per Varese di sfruttare l’energia dei suoi e del palazzo limitata prima della sirena dalla provvidenziale palla rubata e trasformata in due punti da Charalampopoulos; punti che valgono il 45-45 a metà partita.

La tripla di Aradori da la scossa alla effe in avvio di ripresa, Woldetensae dopo l’ottima prova difensiva vuole iscriversi anche al referto e lo fa con 8 punti in due minuti. Mini-parziali da un lato e dall’altro, da due e da tre indifferentemente, si torna a segnare con continuità: 58-57 dopo i primi 4′ nel terzo quarto. Masnago è fonte di entusiasmo e fiducia un po’ per tutti, si ripetono con facilità dai 6,75 metri sia Aradori sia Charalampopoulos sia Beane, il punteggio decolla senza sbilanciarsi in maniera significativa verso nessuna delle due formazioni: 65-66 a 3′ dal termine del periodo. Un ispiratissimo De Nicolao riporta davanti l’Openjobmetis, Procida non riesce a fare lo stesso per la Kigili con un 1/3 dalla lunetta. Questo apre ad un momento difficile per i biancoblu che vede Keene e Woldetensae continuare a scuotere la retina e provare a mettere la prima freccia della gara portandosi sul +7 (76-69) a 10′ dalla fine.

La fuga di Varese non vuole fermarsi e non lo fa, ancora intensità elevatissima alla quale non riesce a rispondere la effe. Primo +10, corretto in +12 (83-71) ed interrotto da Charalampopoulos ma c’è poco da fare, la pioggia di triple non concede tregua, anche Sorokas banchetta. Sul -13 (86-73) dopo 3’30” coach Martino è costretto al time-out per riaccendere la luce. Il reset non è agile, la difesa a zona è inutile a limitare i canestri dalla distanza dei padroni di casa, la forbice si allarga sempre di più nonostante il colpo del k.o. finale non arrivi. Seravalle chiama il time-out per costruirlo e ci riesce, ovviamente da 3 con Keene, 97-83 a 3′ dal termine. Non è detta l’ultima parola soltanto perché il cronometro potrebbe ancora concedere una rimonta e Charalampopoulos ci crede. Col passare dei possessi ed una loro gestione sensata, le possibilità biancoblu, però, si abbassano fino al punto di non ritorno sottolineato dal tap-in vincente di Vene e la schiacciata di Beane che valgono vittoria e salvezza. 103-92 finale, festa per i biancorossi, quasi baratro per i biancoblu.

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