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Cuore Azzurro! L’Italia concretizza una incredibile rimonta e supera la Serbia 78 a 76

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Due partite per passare il turno. Entrambe decisive. Dopo aver superato il girone A nella prima fase con più di qualche difficoltà in seconda posizione, a causa del passo falso avuto contro la Repubblica Dominicana, gli Azzurri sono oggi, 1 settembre ore 10.00, padroni del proprio destino. Obbligatorio vincere senza aspettarsi sconti da altri campi. L’avversaria è la Serbia, già affrontata (e sconfitta) lo scorso 9 agosto, in occasione di una delle amichevoli di preparazione a questo torneo (dove la squadra di Gianmarco Pozzecco è apparsa imbattibile per 7 gare consecutive dimostrandosi in grado di sfoggiare un ottimo gioco e spirito di squadra). Ma soprattutto lo scorso anno ad EuroBasket, quando Spissu e compagni compirono l’impresa di superare l’attuale miglior giocatore del pianeta, Nikola Jokic. In questa seconda fase della FIBA World Cup 2023 l’Italia parte in svantaggio rispetto a due concorrenti del proprio raggruppamento: 5 punti nel tabellone per l’Italia in compagnia di Porto Rico, 6 invece per Serbia e Repubblica Dominicana. Necessarie quindi due vittorie per passare il turno e continuare a mantenere vivo il sogno di una medaglia. Per vincere gli Azzurri avranno però bisogno di ritrovarsi, soprattutto dal punto di vista delle percentuali: fin qui, gli uomini di Pozzecco sono stati lontani parenti di quelli visti in ritiro.

La Cronaca

Alla Smart Araneta Arena il primo possesso è di Stefan Jovic. Ritmi freddi in entrambi i lati del campo nei primi minuti: è l’Italia a sbloccare il risultato con Melli. Il giocatore dell’Olimpia Milano segna il primo libero della sua partita e, successivamente, brucia la retina in allontanamento cadendo all’indietro con un tiro dalla media distanza. Diversi errori da parte della Serbia, che rimane a secco per quasi due minuti e appare agitata, soprattutto al tiro. Una pessima gestione di due possessi consecutivi per gli Azzurri porta a due palle perse, ma gli avversari non ne approfittano. Nonostante i numerosi errori in fase di impostazione, l’Italia accelera le azioni e muove il pallone con rapidità, trovando buone percentuali dal campo: primo parziale positivo di 20 a 10. Grande partenza in attacco in questo primo quarto per la squadra di Coach Pozzecco, che appare estremamente determinata e grintosa sulla scia dei canestri di Spissu. Unico dato negativo le 5 palle perse nei soli primi 10 minuti, caratteristica da limitare nei successivi periodi per evitare il ritorno avversario. Dopo un tiro sulla sirena sbagliato da Pajola si chiude il primo quarto con l’Italia in vantaggio 23 a 19.

Proprio il giocatore della Virtus Segafredo guadagna un fallo e recupera un prezioso pallone in avvio di secondo quarto. Nella azione successiva fa 2 su 2 ai liberi. Dopo un buon inizio, l’Italia perde lucidità e subisce la rimonta avversaria. I serbi capitalizzano in campo aperto e trovano il primo loro vantaggio della partita: 26 a 25. Gli Azzurri rientrano malissimo in campo dal Time Out chiamato dall’allenatore nativo di Gorizia: la ricerca spasmodica di tiri impossibili ovviamente non si concretizza e l’Italia spreca il vantaggio costruito. Non aiutano i numerosi errori sia in lunetta che in penetrazione: 3 su 16 nei tiri da due punti. Nonostante le bassissime percentuali, l’Italia riesce a mantenersi a contatto e a trovare il controsorpasso con una tripla di Fontecchio. All’ultima sirena di questo periodo però Bogdanovic aggiusta i piedi e trova una tripla incredibile allo scadere. A metà partita il punteggio è in perfetto equilibrio: 42-40 a favore della Serbia. Nota positiva la crescita esponenziale dall’arco in questa gara rispetto alle precedenti sfide della competizione, ma le numerose palle perse e gli errori dal campo rischiano di rivelarsi decisivi.

L’Italia torna in campo di nuovo con palle perse (tre consecutive). Errori banali clamorosi sul Penetra e Scarica, in uno dei quali l’Italia attende troppo tempo e fa scadere i 24 secondi. La squadra di Pozzecco pecca di concentrazione e soprattutto smette di fare girare palla sul perimetro. Sblocca il punteggio per gli Azzurri sempre Fontecchio ai liberi ma la Serbia è più concreta e va sul +5 e successivamente sul +10. Difficoltà infinite in termini di brillantezza e lucidità: la squadra di Pozzecco è nervosa e non riesce a costruire spunti efficacemente. Blackout totale degli Azzurri che soffrono l’approccio aggressivo degli avversari e si disuniscono. Terzo quarto disastroso per gli Azzurri che vanno sul meno 16. Soltanto Fontecchio prova a tenere a galla gli Azzurri, che sembrano pagare il pessimo ritorno in campo. Quando sembra finita psicologicamente, a tre minuti dalla fine qualcosa nell’anima dell’Italia si accende: la leadership di Datome e il talento del giocatore degli Utah Jazz donano un insperato coraggio alla squadra che si rialza. La Serbia vanifica con presunzione tutto il vantaggio racimolato e l’Italia si riporta ad un possesso di distanza.

Con gli occhi della tigre richiesti da Pozzecco, l’Italia si ritrova: Datome segna e riporta i suoi ad un solo punto di svantaggio. Ricci esce per numero di falli, ma l’inerzia del match sembra dalla parte degli Azzurri, che riescono a trovare la via della retina anche con tiri impossibili. Dopo una lunga rincorsa l’Italia torna finalmente in vantaggio. Simone Fontecchio è il principale artefice di questa incredibile rimonta: Career High in Nazionale eguagliato e titolo di migliore in campo inevitabilmente guadagnato. Il numero 13 brucia la retina da qualsiasi posizione ma soprattutto ha guidato, nel terzo quarto, l’intera squadra quando questa aveva ormai perso fiducia. A un minuto dalla fine, Italbasket comanda di 5 punti. La Serbia segna una tripla impossibile e la partita sembra non finire mai. Ancora Fontecchio realizza in transizione, ma la Serbia segna entrambi i liberi. Distanza di 2 punti a 10 secondi dalla fine. L’ultima preghiera serba è un Air Ball. Italbasket vince 78 a 76. Partita meravigliosa, fatta di sorpassi e controsorpassi e in bilico fino all’ultimo istante, ma alla fine vince la squadra con un Simone Fontecchio in più.

Il tabellino

Italia-Serbia 78-76 (23-19, 17-23, 19-20, 19-14)
Italia: Spissu* 14 (2/4, 3/4), Tonut* 3 (0/5, 1/2), Melli* 8 (2/7, 1/1), Fontecchio* 30 (9/11, 2/4), Ricci (0/2, 0/1), Spagnolo ne, Polonara* 3 (1/6), Diouf, Severini 3 (1/1 da tre), Procida, Pajola 7 (1/1, 1/2), Datome 10 (2/3, 2/6). All: Pozzecco
Serbia: Petrusev (0/1), Jovic N.* 5 (0/1, 1/5), Bogdanovic* 18 (3/3, 1/13), Marinkovic 3 (1/1 da tre), Dobric* 15 (2/6, 1/4), Ristic ne, Guduric 8 (1/3, 2/2), Jovic S.* 4 (2/2, 0/2), Davidovac 2 (1/2, 0/1), Simanic ne, Avramovic 7 (2/4, 1/3), Milutinov* 14 (3/5). All: Pesic
Tiri da due Ita 17/39, Ser 14/27; Tiri da tre Ita 11/21, Ser 7/31; Tiri liberi Ita 11/15, Ser 27/32. Rimbalzi Ita 36 (Fontecchio 7), Ser 34 (Milutinov 12). Assist Ita 19 (Pajola 6), Ser 15 (Bogdanovic 4).

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