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Fortitudo grinta e cuore in Gara 1: Rieti battuta 67-58

Al Paladozza i biancoblu vincono Gara 1 di Semifinale playoff grazie ad un straordinario Bolpin nel finale. Martedì Gara 2.

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Riccardo Bolpin (©Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro)
Riccardo Bolpin (©Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro)

FLATS SERVICE FORTITUDO BOLOGNA – REAL SEBASTIANI RIETI 67-58

(14-13; 24-29; 14-13; 15-3)

 

  • Fortitudo Bologna: Bonfiglioli ne, Sergio 4, Aradori 9, Conti 6, Bolpin 8, Panni 3, Kuznetsov ne, Fantinelli 8, Giuri, Freeman 13, Ogden 10, Morgillo 6. All.Caja
  • Real Sebastiani Rieti: Sarto 3, Sanguinetti, Petrovic 10, Piccin 3, Ancellotti 5, Johnson 13, Raucci 5, Italiano 6, Nobile, Spanghero 13. All.Rossi

Le statistiche complete

Arbitri: Bartoli, Cassina, Giovannetti.

Partono con il piede giusto le Semifinali playoff dei biancoblu che grazie ad un ultimo quarto di straordinaria intensità si portano 1-0 nella serie. Se nel primo tempo Petrovic e Spanghero mettono alle strette gli uomini di Caja, Bolpin nel finale è dappertutto e si fa carico del sorpasso vincente, proprio mentre Rieti esaurisce le energie.

La cronaca di Fortitudo-Rieti

Quintetti iniziali:

  • Fortitudo: Fantinelli, Bolpin, Aradori, Ogden, Freeman.
  • Rieti: Piccin, Johnson, Nobile, Petrovic, Ancellotti.

Primo tempo

A dispetto di un Paladozza incandescente, i ferri sono freddi in avvio. Solo dopo 1’30” Petrovic sblocca la gara al quale risponde con gli interessi Aradori.

Serve qualche possesso in più agli altri 8 sul parquet per prendere il ritmo. Il tabellone segna infatti “solo” 6-8 dopo i primi 5′. Rieti cerca di acquistare fiducia dal perimetro mentre la Fortitudo è cinica dalla lunetta mettendo sulle spalle degli avversari falli potenzialmente pesanti.

Sul finale di primo quarto la solita intensità difensiva biancoblu comincia ad emergere anche se non si accompagna ad altrettanta lucidità in avanti. Ci pensa Ogden però a mettere qualche punto in “saccoccia” utile al momentaneo vantaggio bolognese: 14-13 dopo 10′.

Girano decisamente meglio gli attacchi nel secondo quarto. Quello ospite in maniera più convinta. Spanghero trova la tripla del sorpasso ed un paio di errori della Fortitudo consentono il +6 (16-22) agli uomini di coach Rossi a 7’20” dall’intervallo.

Dopo il timeout obbligato, la reazione della di Bologna non si fa attendere ed è guidato dai propri tiratori più affidabili dai 6,75 metri. Ecco prima Panni e poi Aradori: è subito -2 (22-24).

A questo punto, da una semifinale playoff ci si aspetterebbe maggiore cautela sul parquet ma nessuna delle due formazioni è di questo avviso, preferendo far leva sulla velocità che spesso si trasforma in frenesia. Non cambia, però, quasi niente e l’equilibrio rimane lo stesso.

Basta un solo errore a Rieti per lasciare a Fantinelli la penetrazione che vale il nuovo cambio di rotta (29-28) e fa esplodere il Palazzo quando mancano meno di 3’30” alla sirena di metà gara.

Cambio di rotta della durata minima. Petrovic da tre riporta avanti i suoi dando luogo ad un testa a testa in cui ogni possesso può valere l’inversione di marcia o almeno l’impatto.

Per Rieti continua ad essere Petrovic il mattatore, ben coadiuvato da Spanghero e Johnson, mentre tra i biancoblu la divisione delle responsabilità è ben distribuita tra i “titolarissimi”. Si va a riposo sul 38-42.

Secondo tempo

Si passa da una parte all’altra del campo in un attimo ad inizio ripresa. Corrono tutti tranne il punteggio che rimane immutato per oltre 2′. Ogden a cronometro fermo torna a muovere la retina, Ancelotti e soprattutto Piccin lo seguono mandano la Fortitudo a -8 (39-47).

Un po’ di nervosismo si fa largo tra le maglie biancoblu; situazione che favorisce Rieti, in grado di mantenere gli avversari a distanza di sicurezza. Dai leader bolognesi, una scossa non è all’orizzonte anche perché Raucci è l’ombra di Freeman, e ad Aradori viene chiusa qualsiasi linea di tiro.

Dopo 6′ nel terzo quarto, la Real Sebastiani guida a +9 (42-51). La linea di backup fortitudina (Freeman forzato alla panchina per 4 falli a carico) tenta di invertire il “trend” ma l’intensità degli ospiti, abili a sfruttare a proprio favore ogni contatto, si conferma migliore. Proprio quando la luce rischia di spegnersi, un paio di possessi favorevoli, con Fantinelli e Morgillo sugli scudi, restituiscono mordente alla Effe: 52-55 a 10′ dalla fine.

Il confronto è nuovamente accesissimo. All’appello del referto mancava ancora Bolpin che con due triple in pochi secondi firma il sorpasso (58-57) dopo 1’30” nel quarto periodo. Il numero 9 biancoblu gioca sulle ali dell’entusiasmo e continua il suo assolo offensivo mentre Rieti prova a rimettersi in carreggiata ma la grinta della Fortitudo su entrambe le metà campo, ora, è difficile da pareggiare.

Con l’approssimarsi della fine, la lucidità a canestro comincia a venire meno da una parte e dall’altra tante che per quasi 2′ nessuno segna. E’ sufficiente un contropiede chiuso bene da Conti per dare ai padroni di casa il prezioso +5 (62-57) fermando quasi completamente l’attacco di Rieti.

Bolpin rimane in God Mode, Ogden da lontano fa il resto. Rieti getta le armi consegnando Gara 1 la vittoria per 67-58 alla Fortitudo. Martedì alle 20.30 si torna in campo per ipotecare già la finale.

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