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Fortitudo-Urania Milano: le pagelle “ad orologio”

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Dopo i temporali riecco il sereno. Ci vuole un tempo per mettersi sui binari giusti, poi la Fortitudo cambia marcia e annichilisce l’Urania Milano che lentamente esce dalla partita perdendo tutto il vantaggio accumulato. Una grande prova difensiva, accompagnata dalla leadership di Fantinelli e dai punti di Aradori riporta la vittoria in casa Effe (73-64) e l’entusiasmo della piazza. Le pagelle ad “orologio” della sfida:

SHOW TIME

– Pietro Aradori (22 pt/6 rim/5 ass): sostiene l’attacco in avvio e lo completa durante la rimonta, dimostrando di essere un fattore per la squadra. 

– Matteo Fantinelli (16 pt/5 rim/1 ass): quando la partita comincia a girare dal verso giusto per i biancoblu, prende per mano i compagni e, mettendosi anche in proprio, li porta al successo con i suoi ritmi a cui gli altri devono adattarsi.

 

GARABAGE TIME

– Francesco Candussi (10 pt/8 rim/0 ass): dopo un primo tempo fuori dai radar a causa dei due falli commessi nei primi minuti, torna in campo per ritrovare la fiducia in se stesso che a Piacenza aveva smarrito. Con coraggio si fa largo tra le canotte avversarie al ferro e da il via alla scalata fortitudina ritornando al Candussi di un paio di settimane fa.

– Alessandro Panni (6 pt/1 rim/2 ass): il suo infortunio, di cui ancora non si sanno le conseguenze, è la sbavatura di una serata altrimenti decisamente positiva. Anche il suo carattere battagliero, soprattutto nel pressing difensivo, è fondamentale nel limitare la manovra dell’Urania così come la sua freddezza dalla lunetta dove segna dei canestri pesantissimi che completano la chiusura del “gap”.

– Nazzareno Italiano (0 pt/ 6 rim/3 ass): Anche se non si iscrive alla lista dei marcatori, il suo lavoro di tagliafuori a rimbalzo si rivela prezioso. Assente Cucci, si prende lui il ruolo di ala fisica senza deludere.

– Miha Vasl (4 pt/4 rim/2 ass): una sufficienza di manovalanza. Non è quello che accende la scintilla nei compagni e nel pubblico ma non è nemmeno quello che getta alle ortiche quanto costruito dagli altri. Gestisce e ordina la Fortitudo.

– Coach Luca Dalmonte: serve una scossa nell’intervallo e quella scossa riesce a darla. Che sia stata tecnica o emotiva, il risultato lo centra. Che questa scossa abbia un seguito, lo si vedrà domenica a Torino.

 

OUT OF TIME

– Marcus Thornton (7 pt/1 rim/ 3 ass): lascia le responsabilità di manovra ai compagni preferendo concentrare i suoi sforzi nel contenimento delle guardie meneghine. Scelta che in realtà non paga, anche perché lo fa quasi uscire dalla gara.

– Simone Barbante (8 pt/5 rim/1 ass): sebbene il suo ingresso scuota la Fortitudo sotto le plance offensive, la leggerezza con cui fronteggia la verticalità avversaria è un problema per la Fortitudo, in particolare quando c’è da lottare a rimbalzo. i 17 concessi all’Urania in attacco sono dimenticati solo dal risultato finale. 

 

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