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Vince Hunter presentato a CasaVirtus

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Assente giustificato lunedì scorso, Vince Hunter è stato presentato alla stampa questo pomeriggio, in un incontro forse un po’ meno formale di quello precedente, con il giocatore pronto a rispondere a domande probabilmente un briciolo più brillanti. Accanto, infatti, ai consueti proclami (“La squadra è importante. Ci sono giocatori come Teodosic, come Gaines che hanno grandi qualità di passaggio e possono aiutarmi a giocare nella maniera migliore.  Anch’io potrò dare il mio contributo, dovrò trovare la giusta posizione in campo e insieme a loro cercare di vincere e supportare la squadra al meglio.”), curioso è stato il racconto del suo incontro in ascensore con Djordjevic ad Anversa, in occasione delle finali di BCL, con l’allenatore che gli avrebbe dato già allora appuntamento a Bologna, lasciandolo abbastanza interdetto, così come interessante è stata la sua chiacchierata con Kevin Punter, dopo aver firmato per la Virtus, il quale gli avrebbe parlato solo bene sia della città che della società. Chiaro che difficilmente avrebbe rivelato il contrario, ma il giocatore è parso simpaticamente sincero, come quando ha ammesso di sentirsi ancora sufficientemente giovane (25 anni appena compiuti) tanto da avere bisogno di migliorare ancora, naturalmente con l’aiuto dei compagni più esperti che può trovare alla Virtus. Ha poi rivelato che negli USA, all’occorrenza, ha giocato pure nel ruolo di ala piccola, a sottolineare che per lui non sarà un problema la posizione in campo  cui lo destinerà il coach, se centro, cioè, o ala grande, come si discute continuamente su forum e quotidiani; infine, l’accenno al derby, che lui ha già conosciuto, come tipo di partita, nei suoi trascorsi ateniesi, rispetto al quale ha detto che metterà di tutto per vincerla perché “questa è la nostra città”.

Un approccio intrigante, dunque, all’ambiente, che zittisce le voci ansiose che si erano alimentate dopo la sua assenza alla conferenza di lunedì e poi anche all’allenamento al PalaDozza.

All’appello mancano pertanto solo Stefan Markovic e Julian Gamble, che raggiungeranno la squadra in Valchiavenna, oltre al giocatore che dovrà colmare il buco lasciato da Pietro Aradori. Tramontata pare definitivamente l’ipotesi – che è poi sempre stata solo una voce – Alessandro Gentile, sembra che la Virtus sia più intenzionata a promuovere un giovane che faccia il dodicesimo, lasciando maggior spazio, in teoria, a Stefan Nikolic. Ma molto, a questo punto, dipenderà anche dalla stato di salute di Teodosic.

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