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La Virtus Segafredo allunga a tredici la striscia di successi: battuta la Vuelle Pesaro 96-77

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CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 77-96  (24-23; 37-43; 70-62;  50-70)

Carpegna Prosciutto Pesaro: Moretti 15, Stazzonelli 2, Lamb 9, Zanotti 6, Demetrio 6, Mejeris 9, Tambone 0, Dia n.e, Delfino 18, Jones 12. All: Banchi

Virtus Segafredo: Tessitori 0, Mannion 18, Belinelli 8, Pajola 2, Alibegovic 2, Hervey 5, Jaiteh 11, Shengelia 12, Hackett 13, Sampson 11, Weems 2, Teodosic 12. All. Scariolo

Arbitri: Lo Guzzo, Bartoli, Noce

Tiri liberi: PU 7/13; BO 13/18

Falli: PU 19; BO 17

Rimbalzi: PU 36; BO 39

Tiri da 2: PU 20/40; BO 22/37

Tiri da 3: PU 10/27; BO 13/29

Jaiteh, Shengelia, Hackett, Weems e Teodosic compongono il quintetto mandato in campo da coach Sergio Scariolo che prova a rispondere alla fisicità messa in campo da Pesaro in ogni ruolo del campo. La partenza aggressiva in difesa delle Vu Nere coglie impreparata la Vuelle che butta subito via due palloni che danno modo alla Segafredo di correre e segnare con Teodosic il canestro del 3-0. Le magie del serbo, però, non permettono alla Virtus di scappare via perché Pesaro, dopo un iniziale sbandamento, riesce a segnare dall’arco i canestri che le permettono di restare a contatto. Il ritmo alto di Pesaro non giova a Belinelli e compagni che subiscono le iniziative offensive dell’avversario. Si arriva, così, ad un minuto e mezzo dalla fine con Pesaro avanti di cinque lunghezze e Scariolo che, nel tentativo di riordinare le idee dei suoi giocatori, chiama il primo time out del match. Il mini break ridà energia alle Vu Nere che riescono a rimontare chiudendo il primo quarto in svantaggio di un solo punto.

Il secondo periodo si apre con Sampson sugli scudi. Il numero 25 bianconero, infatti, spinge sull’acceleratore in attacco e porta la Segafredo sul momentaneo più tre che, questa volta, spinge coach Banchi a chiamare time out. Belinelli e compagni, però, continuano a spingere sull’acceleratore ed a metà del secondo quarto toccano il momentaneo massimo vantaggio (34-24). A fare male a Pesaro sono i maggiori centimetri della Virtus nel pitturato. Jaiteh ed Hervey, infatti, dominano in mezzo all’area mettendo in seria difficoltà la difesa biancorossa. Nonostante coach Banchi si sia giocato anche un secondo time out, la formazione di coach Scariolo, raggiunta la doppia cifra di vantaggio, sembra in pieno controllo del match. Nel finale di primo tempo, anche a causa di un calo vistoso delle Vu Nere, Pesaro riesce a riaccendersi grazie alle iniziative di Delfino, vero incubo della difesa bianconera. I punti segnati dal giocatore argentino, infatti, riducono lo scarto tra le due squadre che scende fino a diventare di cinque  punti. Il periodo si chiude con il tentativo di Lamb che si spegne sul ferro mandando le due formazioni alla pausa lunga sul 43-37 in favore della Segafredo.

Al rientro in campo, in appena un minuto e mezzo di gioco, Hackett e compagni piazzano un 8-0 pesantissimo che rispedisce Pesaro a quattordici punti di distanza. I protagonisti di questo mini break sono i due ex CSKA, Hackett e Shengelia che fanno la differenza sia nella metà campo difensiva che in quella offensiva. Pesaro prova in tutti i modi a fermare i due giocatori della Virtus che, però, riescono a fare tutto quello che vogliono in questo momento del match. L’ottimo terzo quarto giocato dalla squadra di coach Scariolo spegne l’entusiasmo della Vuelle che, contrariamente a quanto visto nel primo tempo, non riesce più a rispondere ai canestri della Virtus. Si va all’ultimo break con le Vu Nere in controllo ed in vantaggio per 70-50.

Nell’ultimo quarto, con la Virtus oramai in pieno controllo del match, si assiste ad un ultimo tentativo di rimonta di Pesaro che, grazie ad un otto a zero di parziale, torna momentaneamente a dodici punti di svantaggio. Scariolo, non contento dell’atteggiamento con cui sono tornati in campo i suoi ragazzi, chiama subito un time out perché vuole fermare il momento positivo della Carpegna Prosciutto. Nel momento di massima difficoltà della Segafredo, si accende un già positivo Nico Mannion che si prende maggiore responsabilità in attacco andando a segnare i punti necessari per tenere Pesaro a distanza. Oltre al giovane playmaker italiano, a far la differenza è anche l’energia di Sampson. Sono proprio loro due, infatti, a rispedire indietro di ben ventuno lunghezze i padroni di casa che, oramai, sembrano fortemente demoralizzati. Al suono della sirena finale, sul punteggio finale di 96-77, può esultare la squadra di coach Scariolo che vince un’altra partita di campionato, rimane a più quattro su Milano, e si presenta nel migliore dei modi all’ottavo di finale di EuroCup in programma mercoledì sera alla Segafredo Arena contro il Lietkabelis.

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