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Lo Szekszard supera sulla lunga distanza una Virtus mai doma per 73-64

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FIBA


ATOMEROMU KSC SZEKSZARD – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 73 – 64 (16-19; 32-32; 51-45)

Atomeromu KSC Szekszard: Hebard 19, Miklos 3, Studer 14, Horvath, Goree 13, Wallace 11, Boros, Vivians 13, Szucs, Holcz. All. Zseljiko Dojkic.

Virtus Segafredo Bologna: Del Pero, Pasa 3, Barberis, Roccato ne, André 4, Zandalasini 14, Orsili, Parker 14, Laksa 23, Cinili 6. All. Giampiero Ticchi.

Arbitri: Ciprian Stoica, Peter Zenis, Alin Faur.

 

Tiri liberi: SZ 12/13 (92%); BO 6/9 (67%).

Rimbalzi: SZ 34; BO 34.

Falli: SZ 17; BO 15.

Tiri da 2: SZ 23/40 (57%); BO 17/31 (55%).

Tiri da 3: SZ 5/21 (24%); BO 8/29 (28%).

 

QUINTETTI INIZIALI

 

Atomeromu KSC Szekszard: Wallace, Studer, Holcz, Goree, Hebard.

Virtus Segafredo Bologna: Pasa, Laksa, Zandalasini, Cinili, Parker.

 

Serata europea importante per la Virtus, attesa dallo scontro diretto contro l’Atomeromu KSC Szekszard, formazione ungherese al momento appaiata alle bianconere in classifica a quota 7 punti.

Superata una fase iniziale di studio, caratterizzata dai centri di Cinili e Studer per aprire l’incontro, Bologna preme subito sull’acceleratore e, complice una terna arbitrale particolarmente generosa, con il trio Laksa, Parker e Zandalasini vola sul +9. Contatti duri da ambo le parti, l’Atomeromu approfitta della maggiore stazza sotto canestro per ricucire lo strappo con un imperioso parziale di Goree, autrice di 7 punti in poco più di un minuto e mezzo. Tornata a stretto giro di posta dalle avversarie, la formazione di casa impatta l’incontro a tre minuti dalla prima sirena con Studer e Vivians, quest’ultima presenza importante sotto i tabelloni. La miglior precisione al tiro permette a Bologna di riprendere quota affidandosi alla certezza Laksa ed a uno spunto di Cinili, chiudendo la prima frazione avanti di tre lunghezze.

Il mini break non porta consiglio alla squadra emiliane che, nonostante il buono spunto di fine primo periodo, affonda sotto i colpi incessanti dello Szekszard, fino a trovarsi lontana di un possesso pieno dalle avversarie. Momento di forte difficoltà per le ospiti, salvate dal centro in penetrazione di Andre’ e dalla tripla di Zandalasini, fondamentali per alleggerire la pressione sulle bianconere. Sorpassi e controsorpassi caratterizzano un secondo periodo dove le difese incidono più degli attacchi, prima per la Virtus con due triple di Laksa, poi per l’Atomeromu con 8 punti di un’inarrestabile Hebard. Nella scia del treno bianconero, le ragazze di Dojkic impattano l’incontro sul finire di periodo con il tiro di Wallace, autrice di un canestro quasi dall’arco che vale il 32-32 alle porte dell’intervallo.

Gara in sostanziale equilibrio che non vede un vero padrone nemmeno dopo la pausa lunga, con Cinili e Parker a segno da un lato e Hebard e Wallace dall’altro. Tanti i contatti fisici, spesso ruvidi e che sottolineano il nervosismo e l’indirizzo che ha preso la gara, portando nel giro di pochi minuti l’Atomeromu a vedersi attribuire due falli tecnici. Bologna approfitta dei due liberi per aggiungere due mattoncini al proprio muro, innalzato ulteriormente dalla tripla della propria guardia lettone per il +4 esterno a metà parziale. La macchina offensiva bianconera però si incarta, complice il forte pressing casalingo, venendo punita ad ogni occasione utile da una chirurgica Vivians dalla lunetta e da cinque punti di Wallace, che la fanno sprofondare sotto di cinque punti. Scivolata in fondo al crepaccio, Vivians rincara nuovamente la dose dalla lunga distanza, aumentando il gap ad otto lunghezze, ma dopo quasi quattro minuti Zandalasini regala una boccata d’ossigeno alle sue, scrivendo il 51-45 di fine terzo periodo.

Sulla cresta dell’onda, Hebard continua a cavalcare l’inerzia della gara andando subito a segno al rientro sul parquet, riportando l’incontro sui tre possessi di distanza. Colpita ma non affondata, la Segafredo colpo dopo colpo risale la china con i centri di Zandalasini, Parker e Andre’, mettendo in piedi un parziale di 4-11 che le permette di operare il contro sorpasso sul 54-56. Rientrate di forza in partita, le ospiti scricchiolano dopo i due liberi concessi allo Szekszard a seguito del fallo antisportivo di Cinili su Goree, subendo in pochi minuti due pesanti canestri di Studer che valgono il +6 interno. Costretta ad inseguire con il tempo agli sgoccioli, la Virtus tenta l’assalto disperato con la tripla di Zandalasini, ma Hebard prima e Vivians poi scavano nuovamente il solco che, ormai incolmabile, decreta la sconfitta per le bianconere.

Finisce così: Szekszard batte Bologna 73-64.

Cade nuovamente la Virtus, sconfitta sulla lunga distanza da una ruvida ma più motivata Atomeromu, trascinata al successo da una strepitosa Hebard, MVP dell’incontro con 19 punti complessivi e 6 rimbalzi. Non solo Hebard, però: ben cinque le giocatrici in doppia cifra per la formazione ungherese, che ha trovato nelle lunghe leve della statunitense il terminale offensivo perfetto, punendo le emiliane al momento giusto con le triple di Studer che, di fatto, hanno tagliato loro le gambe.

In gara fino alla fine, alla Segafredo non sono bastati i 23 punti di Laksa, migliore per le ospiti, spalleggiate dalle sole Parker e Zandalasini. Male il “supporting cast” bianconero, autore di soli 4 punti prodotti da Andre’, troppo pochi per controbattere alle padrone di casa e sovvertire il pronostico.

Ora necessario resettare e ripartire, obbligatorio farlo sin da domenica alle 18 tra le mura amiche, ospite la Dinamo Sassari, concorrente diretta delle bianconere per la seconda piazza del campionato.

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