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Piacenza graffia, ma l’Aquila vola: Bologna espugna il PalaBanca vincendo per 79-73

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Mauro Donati


ASSIGECO PIACENZA – FORTITUDO BOLOGNA 73-79 (20-14; 40-39; 58-57)

Assigeco Piacenza: Diouf NE, Ogide 18, Formenti 12, Antelli 2, Graziani, Piccoli, Ihedioha 10, Turini, Murry 12, Sabatini 15, Vangelov 4. All. Gabriele Ceccarelli.

Fortitudo Bologna: Sgorbati, Cinciarini 17, Mancinelli 9, Franco NE, Benevelli 2, Leunen 11, Prunotto NE, Venuto, Rosselli 23, Fantinelli 2, Pini 3, Hasbrouck 12. All. Antimo Martino.

Arbitri: Maschio Duccio, Marota Giampaolo, Pellicani Nicholas.

Tiri liberi: PC 8/16 (50%); BO 17/21 (81%)

Rimbalzi: PC 31; BO 31

Falli: PC 22; BO 18

Tiri da 2: PC 16/27 (59%); BO 16/38 (42%)

Tiri da 3 PC 11/25 (44%); BO 10/24 (42%)

 

“Sarà una partita non facile, al di là dei valori degli avversari, l’attenzione si concentrerà su quello che vogliamo fare noi. Sarà una nuova prova, non scontata, dove facendo le cose nel modo giusto abbiamo tutte le qualità per vincere”.

Nessun tipo di timore da parte della Fortitudo, consapevole del proprio valore, che però deve tenere alta l’attenzione per non incappare in errori che inficerebbero la bontà del lavoro svolto sinora. Usciti bene dalla situazione complicata creatasi la scorsa giornata contro Mantova, i biancoblù hanno fatto loro la lezione, lavorando incessantemente durante la settimana per preparare la sfida di oggi, che li vede impegnati presso il PalaBanca contro l’Assigeco Piacenza. Situazione di classifica che arride ai felsinei, un po’ meno ai piacentini, fermi a quota quattro punti e che nell’ultimo turno hanno subito una sconfitta per 65-73 contro Udine.

LA PARTITA

Albori della gara di marca casalinga, con i primi due punti firmati Ogide. La Fortitudo non sta a guardare e costruisce nitide azioni offensive, concretizzate dalla tripla di Hasbrouck per il contro sorpasso biancoblù. L’Assigeco difende bene sul giro palla degli uomini di Martino, chiudendo la porta alle eventuali scorribande al ferro degli ospiti, bravi a trovare altri tre punti dal tiro dietro l’arco del numero 41. Chiave di volta di questi primi 10’ di partita, la difesa asfissiante della formazione di Ceccarelli, che muovendosi tantissimo sia senza palla che con la palla, si innesta sempre nelle linee di passaggio biancoblù, mettendo in difficoltà la Fortitudo. Formenti alza l’asticella con cinque punti consecutivi, combinando con Ogide per nove complessivi; Rosselli e Cinciarini si creano spazio dove non c’è, costruendo canestri preziosi all’interno dell’arco, che sigillano il periodo sul 20-14.

Esplode nel secondo quarto la Effe: grande lavoro di Leunen in avvicinamento al ferro, che vale un gioco da tre punti, diventati sei consecutivi con la tripla nel successivo possesso per il pareggio, trasformati in tre lunghezze di vantaggio dalla bomba di Mancinelli poco dopo, che costringe Ceccarelli al timeout. Rientro dal mini break in apnea per l’Assigeco, sotto nel punteggio e che si vede infliggere altri cinque punti dal duo MancinelliCinciarini, per un parziale nel quarto di 0-14. Si risveglia dal torpore realizzativo Piacenza, a secco di canestri per i primi quattro giri d’orologio: Ogide manda in fondo al sacco la sfera con un appoggio al vetro, Sabatini brucia la retina dalla lunga distanza, dando il là alla rimonta dei padroni di casa, finalizzata dalla tripla di Murry. Timeout per Martino, utile per evitare una deriva scomoda prima dell’intervallo, evitata dai centri di Leunen e Rosselli. Ultimi giri d’orologio del primo tempo: Sabatini rilancia Piacenza avanti con una tripla, Rosselli risponde presente con due incursioni al ferro di fila, ma l’ultima parola spetta a Ihedioha, che guasta il finale di quarto alla Fortitudo con una bomba dall’angolo.

Maglie difensive molto più lasse in questa seconda parte di match, il cui inizio è caratterizzato da molteplici realizzazioni da parte di entrambi gli schieramenti. Ogide apre il terzo parziale con una tripla, cui seguono nove punti consecutivi di un immarcabile Sabatini, che porta il distacco dagli avversari sul +6. Hasbrouck e Mancinelli provano a rilanciare i biancoblù, ma Vangelov ed Ogide regalano altri quattro punti a Piacenza, portando i padroni di casa sul massimo vantaggio di +11 a quattro dal termine del quarto. Uomini di Ceccarelli in bonus, sfruttato magistralmente da Rosselli, che si ricava tre punti consecutivi dai viaggi in lunetta, diventati in seguito sei con un tiro dalla lunga distanza. Contro parziale Fortitudo a ridosso della sirena del terzo quarto, che si dilata fino allo 0-10, con i canestri di Hasbrouck e Cinciarini a chiudere i terzi 10’ della partita sul punteggio di 58-57.

Reazione d’orgoglio in un concentrato di cinismo realizzativo da parte dei biancoblù nell’ultima ripresa della gara, che replicano al canestro in esordio di quarto di Ogide con sei punti consecutivi, su cui pongono il punto esclamativo le due bombe consecutive di Leunen e Cinciarini, spedendo Piacenza ad otto lunghezze di distanza. Rosselli e Benevelli beneficiano di due viaggi in lunetta, che fruttano quattro punti, ma Ihedioha e Murry rosicchiano il divario costruito dalla Fortitudo in questo finale, riportando sotto il tiro del fucile piacentino l’aquila biancoblù. Tempo tiranno per l’Assigeco, che spreca le poche occasioni concessele dagli ospiti a ridosso della sirena finale, vedendosi rifilare due canestri dolorosissimi da parte di Hasbrouck e Cinciarini quasi allo scadere, che chiudono il sipario sulla sfida: Fortitudo batte Piacenza 79-73.

Biancoblù non brillanti, complice un’ottima prova corale della truppa di Ceccarelli, brava a limitare gli ospiti per larga parte della gara. Reazione veemente degli uomini di Martino al rientro dall’intervallo, che si sono imposti sulla lunga distanza, grazie ad una prestazione di spessore di Rosselli, autore di ventitré punti complessivi ed MVP del match.

A fine gara si sono presentati in conferenza stampa Antimo Martino e Gabriele Ceccarelli:

Martino:

“Felice per la reazione finale, peccato però per la gestione degli ultimi possessi che hanno rischiato di far riaprire a Piacenza la partita. I miei complimenti vanno a Piacenza, che ha dimostrato di essere una grande squadra, in grado di mettere grande energia nella partita. Male il primo tempo, meglio il secondo. Può succedere che in casi come questi alcuni giocatori non riescano a brillare, ma una squadra esperta come la nostra deve saper trovare altre soluzioni per produrre punti. Nella prima parte di gara abbiamo abusato del tiro da tre non attaccando il ferro, molto meglio nella seconda parte, dove abbiamo avuto più occasioni. L’energia del primo tempo di Piacenza era superiore alla nostra. Le partite vanno giocate, abbiamo fatto bene nella ripresa, ma non vedo perché non si possa fare bene durante tutto l’arco della gara”.

Ceccarelli:

“Ormai siamo la morosa simpatica (ndr ride). Ennesima bella prova che però non porta punti in classifica. Dobbiamo essere bravi nel far si che queste sconfitte siano solo nel punteggio, ma non morali nel cuore dei ragazzi. Chiediamo ai nostri sostenitori di esserci sempre, perché ne abbiamo bisogno ed i ragazzi se lo meritino. Oggi penso che la Fortitudo abbia sudato, più che con la sfida con Mantova. Per creare una mentalità vincente non bastano le prestazioni, servono i punti. Il quintetto supera i trenta minuti di utilizzo, logico calare d’intensità nel finale. Mi tengo le buone prestazioni contro due corazzate come Udine e Bologna, ma lavoreremo sui liberi, perché non è ammissibile fare 8/16 ai liberi in una partita persa solo di sei”.

Non si poteva ammazzare la partita prima sul +11?

“Non credo si possa ammazzare una squadra del genere, chi vincerà contro di loro farà un miracolo. Penso che quando loro vanno sotto, vincono, mentre tenendoli lì, secondo me, si può vincere”.

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