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Pirinumbers: “Sampson tra le onde”

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foto di Bianca Costantini per 1000 Cuori Rossoblu/Basket City


Che JaKarr Sampson sia in difficoltà rispetto al suo reale valore è evidente e dimostrato dalle cifre.

Altrettanto evidente, dimostrato da post e commenti, e direi quasi inevitabile, è il tentativo compulsivo dei tifosi di darne sentenze.

 

La “madre di tutte le sentenze è: “Sampson non è un “Cinque”.

Ora, per sentenziare ciò, il requisito minimale, in un mondo normale, sarebbe quello di stabilire e descrivere le caratteristiche che un giocatore deve avere per essere classificato come tale.  Sino a quando non si farà questo, saranno tutte, sterili ed inutili, chiacchiere da bar.

 

Per chiarire questo punto suggerisco un esercizio:

a) prendere in considerazione i tre migliori “5” di Eurolega (ad oggi):

– John Brown (203 cm – 98 Kg)

– Hines            (198 cm e 111 Km)

– Tavares         (221 cm e 120 Kg)

b) scrivere una definizione del ruolo che li includa tutti e tre.

La conclusione: JaKarr Sampson è un “cinque”. Punto.

 

Detto ciò, facendo una analisi più in dettaglio sul campionato di Sampson, si evince come abbia giocato sino ad oggi 4 diverse “ondate” di partite rappresentate nel grafico seguente:

 

 

 In pratica:

– 5 partite        dal 10 al 27 di Ottobre           (a 19 minuti di media)

– 3 partite        dal 10 al 16 di Novembre       (a 10 minuti di media)

– 4 partite       dal 8 al 19 Dicembre             (a 12 minuti di media)

– 7 partite        dal 26 Dic. al 29 Gennaio       (a 18 minuti di media)

 

Tra ognuna di queste ondate vi sono stati infortuni di vario tipo con rientri graduali e minutaggi inizialmente limitati ed in crescita.

Un giocatore di quella stazza, che basa molto il suo gioco sulla reattività, il dinamismo ed agonismo, non potrà mai rendere giocando ad ondate così frequenti.

 

 

Esplicito è quanto emerge dai numeri di Sampson nelle singole “ondate”; ho preso in considerazione i tre parametri “offensivi” più semplici e li ho mediati all’interno delle varie ondate e riportati in un banale grafico. 

 

 

 

 

 

 

 

 

Senza voli pindarici e pareri creativi, esistono quindi 4 diversi Sampson; ovvero:

– Sampson Wave 1:  che gioca 5 partite e 19 minuti, con una media di 14 punti e 5 rimbalzi.

– Sampson Wave 2 e Wave 3): in condizioni fisiche orrende che gioca la metà dei minuti e produce un terzo dei punti e metà dei rimbalzi. 

– Sampson Wave 4: in condizioni fisiche scadenti, e con scarsa fiducia, che sta in campo 18 minuti (più o meno come il primo Sampson) ma che produce un terzo dei punti e la metà di rimbalzi.

 

 

Il grafico seguente confronta direttamente il primo e ultimo Sampson a parità di minuti in campo.

 

 

 

 

 Ora, ragionevolmente, mi chiedo e chiedo: è più facile ipotizzare che il vero Sampson sia il primo oppure quello reduce da infortuni? Ha senso dare sentenze definitive?

 

In queste situazioni, con un giocare di sicuro talento, in difficoltà e con un contratto pesantissimo, la posizione NON deve essere quella di prenderne un altro ma di recuperarlo al meglio e il prima possibile. E questo è tutto compito del Coach.

   

Se proprio invece si vogliono dare sentenze, allora posso aiutare con un successivo grafico che mostra il primo Sampson confrontato con i dati di regular season di un giocatore “mister X” molto amato a Bologna e di cui non posso fare il nome. 

 

 

 

Concludo dicendo una cosa che farà incavolare qualcuno:

–        Record vittorie Virtus con Jakarr       (79%)

–        Record vittorie Virtus senza Jakarr    (63%)

 

 

Ragionateci sopra(cit.)

 

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