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Prodezza di Tomassini. Casale vince gara 1 – 28 Mag

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LA PARTITA. In un PalaFerraris tutto esaurito va in scena gara 1 della semifinale. Pozzecco conferma quanto anticipato mercoledì in conferenza: Amici torna nei dieci. In tribuna va McCamey. Per la quarta volta nelle ultime cinque. Casale tocca subito il 9-3. Per vedere il secondo canestro dal campo della Effe – dopo due giri in lunetta – bisogna attendere una schiacciata di Rosselli. Sono due recuperi di Mancinelli a regalare il primo vantaggio alla Effe (12-13). Ma quando l’attacco dei padroni di casa sembra non avere più quella fluidità dei minuti iniziali, ci pensa Blizzard a riaccenderlo. È il canestro che fa da preludio al 7-0 che costringe Pozzecco al timeout. Al primo mini intervallo, i padroni di casa sono avanti di otto lunghezze. Nel momento più difficile della sfida, le triple di Mancinelli e Fultz sono ossigeno puro per la Effe. Sono quelle che permettono agli uomini di Pozzecco di restare a contatto, nel momento in cui Casale provava a scappar via. A 3′ dall’intervallo lungo, Tomassini regala il più sette ai suoi (42-35). La Fortitudo torna anche ad un possesso di distanza, ma la squadra di Ramondino riesce a ricacciare indietro i tentativi di rimonta. Lo fa, guidata ancora da Tomassini e Blizzard. A 4” dalla fine del secondo quarto, una tripla di Orekeafor viene annullata per infrazione dei 24”. Si va al riposo sul 50-42. Al rientro in campo, la Fortitudo alza subito l’intensità difensiva. Non è un caso che arrivi lo 0-4: il modo migliore per uscire dagli spogliatoi. È un fallo e canestro di Rosselli a rimettere un solo possesso tra le due squadre (56-55). Denegri trova una tripla dal peso specifico enorme, ma non basta ad evitare la parità. La firma ancora Mancinelli. Il capitano è il protagonista assoluto e guida la squadra fino al più sei (59-65). Sono le sue giocate a cambiare l’inerzia della sfida. All’ultimo mini intervallo è 64-72. Se il terzo quarto era iniziato con un break della Effe, gli ultimi dieci iniziano con uno di Casale. Sanders e Denegri valgono il 69-72. Sono due palle perse della Effe a permettere a Casale di riavvicinarsi. Severini trova il 75-76. Dall’altra, risponde il solito Mancinelli. Sanders trova il fallo e canestro che vale il sorpasso a 2’25” dalla fine. Il controsorpasso lo firma Cinciarini, dall’arco (80-81). A 48” dalla fine, e sull’82-83, Tomassini trova la tripla dell’85-83. La Effe avrebbe anche la palla della vittoria. Il tiro di Mancinelli si infrange sul ferro. Finisce 85-83.

 

 

TABELLINI (28-20; 50-42; 64-72; ). Novipiù Casale: Ielmini ne, Banchero ne, Denegri 11, Tomassini 18, Valentini, Blizzard 8, Martinoni 8, Severini 10, Cattapan, Bellan 4, Sanders 16, Marcius 10. All. Ramondino.

 

 

Consultinvest Fortitudo: Cinciarini 19, Mancinelli 31, Okereafor 7, Fultz 7, Murabito, Montanari ne, Chillo 2, Gandini 4, Amici, Rosselli 11, Pini 2, Italiano. All. Pozzecco.

 

 

 

POSTPARTITA. Pozzecco. “È stata una partita bellissima. Da uomo di sport sono contento. In un mondo in cui dipendiamo dal risultato, non possiamo non essere orgogliosi dello spettacolo offerto. Casale è stata più caparbia. Non ha mollato e ha continuato a giocare con grande concentrazione. Per quello che riguarda noi, forse a causa della stanchezza, abbiamo commesso qualche errore. Complimenti a Tomassini. Ha fatto un grande canestro. Sono contento della prestazione, ma forse abbiamo pensato di averla vinta troppo presto. La sconfitta brucia. Noi siamo più anziani e dobbiamo recuperare energie. Serve una gara 2 accorta. Muoio con i miei giocatori. Vado in guerra con loro. Sono i miei figli e li difenderò sempre. Mancinelli è un fenomeno ed è normale che ci aspettiamo possa fare queste gare. Ha fatto cose straordinarie. Mentre Gandini è stato determinante nel nostro miglior momento. Avevamo la partita in pugno e se avessimo allungato quel periodo positivo l’avremmo portata a casa”.

 

 

 

Ramondino. “Complimenti ai ragazzi per questa vittoria. È la gara che ci aspettavamo con dei picchi di fisicità difficili da affrontare. In più, la loro capacità di punire gli errori. Dobbiamo lavorare sugli errori. Tra gara 1 e gara 2 non diventeremo più esperti e grossi della Fortitudo, ma servirà un ritmo costante nei 40′. La sfida sarà cercare di superarci sulle cose che possiamo controllare noi. Dovremo far faticare gli avversari su ogni possesso”.

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