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Virtus Segafredo: da lunedì i giochi si spostano dalla carta al parquet

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foto Virtus Pallacanestro


Fin qui tantissime voci, seguite peraltro anche da tante parole scritte, perché di nuovi contratti la Virtus Segafredo ne ha firmati parecchi, e  pesanti, avendone d’altra parte sostanzialmente stracciati altrettanti, anche questi di un peso non indifferente. Lunedì, invece, si va sul concreto. Al PalaDozza, infatti, benché con lo staff tecnico privo di Sasha Djordjevic, impegnato con la nazionale serba, si terrà il primo allenamento, ufficialmente a porte chiuse (poi, magari, si vedrà…), un’occasione per cominciare a conoscersi, visto che dello scorso anno sono in pratica rimasti solo in tre, Filippo Baldi Rossi, David Cournooh e Alessandro Pajola. Ora come ora veramente ce ne sarebbe un terzo, Pietro Aradori, ma tutti, ormai, lo danno come separato in casa, in procinto di effettuare il salto che sta diventando di moda, a Basket City, da capitano della Virtus a stella della Fortitudo. Addirittura, escono voci che lo vedrebbero legato per un quadriennio alla F, a partire sempre da lunedì prossimo. Se così fosse, sarebbe un capolavoro del suo agente, ma aspettiamo le firme ufficiali prima di darlo per fatto. In ogni caso, Aradori non sarebbe presumibilmente presente perché anche lui ancora impegnato con la nazionale in vista dei Mondiali cui, però, non sembra fra i probabili partecipanti. L’altro assente sicuro è ovviamente Milos Teodosic, alla corte di Djordjevic pure con la Serbia, così come i nuovi Stefan Markovic e Julian Gamble dovrebbero arrivare solo a Ferragosto, in vista della partenza per il ritiro in Valchiavenna. Dei nuovi, pure Giampaolo Ricci quasi certamente mancherà, anch’egli in nazionale in attesa di sapere se proseguirà o meno la propria avventura ai Mondiali.

Insomma, alla fin fine il vero raduno ancora non ci sarà, se non per Pajola, Baldi Rossi e Cournooh che potrebbero fare un 3vs3 con Vince Hunter, Kyle Weems e Frank Gaines, con Stefan Nikolic quale cambio, per rifiatare. I tre statunitensi saranno presentati alla stampa prima dell’inizio dell’allenamento, al quale immaginiamo verrà aggiunto un manipolo di juniores (e Nikolic?). Weems si è peraltro già presentato ai tifosi con un video si Instagram dove pronuncia  il classico “Forza Virtus”, Gaines si è fatto fotografare all’Isokinetic dove ha sostenuto il M.A.T, Movement Analysis Test.

Tutto nella prassi ferragostana, insomma, compresi i violenti spifferi sul sostituto di Aradori, che i portici bolognesi hanno già designato essere Alessandro Gentile, mentre la società nega, seppur informalmente, per ora questa possibilità. Il ritorno del più grande campione inespresso partorito dal movimento cestistico italiano sarebbe una vera bomba, sia mediatica che tecnica, una bella gatta da pelare per Djordjevic e una miniera inesauribile per cronisti e contastorie, anche perché per lui si riproporrebbe la medesima situazione che parrebbe aver fatto scappare Aradori, un posto, cioè, da rotazione. Chi vivrà, vedrà.

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