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VIRTUS – A Reggio il derby della via Emilia: 67 a 77 – 3 gen

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OBIETTIVO LAVORO BO: Pittman 24, Fabiani, Vitali 13, Vercellino n.e., Cuccarolo, Gaddy 13, Pajola n.e,, Fontecchio 7, Mazzola 2, Fells 2, Penna, Odom 6. All. Valli.

 

GRISSIN BON RE: Aradori 9, Bonacini, Polonara 9, Lavrinovic 17, Della Valle 10, De Nicolao 6, Pechacek 2, Strautins, Veremeenko 8, Silins 7, Gentile 9. All. Menetti

 

La Virtus inaugura la prima gara del new year ospitando la capolista Reggio Emilia nel lunch match dell’ultima giornata del girone di andata. Le V nere si presentano all’incontro con qualche acciacco di troppo, ma consapevoli dell’unità di squadra che potrebbe essere l’arma in più per tentare l’impresa. Tra gli ospiti assenza importante quella di Kaukenas, out da qualche tempo per infortunio. Clima letteralmente infuocato alla Unipol Arena, gremita per l’occasione. Pubblico che deve attendere ben due giri di lancette prima di poter applaudire i propri beniamini. Fontecchio realizza da oltre l’arco dopo una buona circolazione di palla, seguito dal primo canestro di Pittman nel cuore dell’area avversaria. La difesa bianconera erge un muro che resiste per altri due minuti, momento in cui la Grissin Bon trova i primi punti dell’incontro con il layup di De Nicolao. Gara vibrante su ambo i fronti, che vede condurre la truppa di coach Valli al 10’per 22-19. Gentile si incunea tra le maglie della retroguardia bianconera, riducendo il gap ad un solo punto. La Obiettivo Lavoro, nonostante alcuni attacchi confusionari e senza successo, si affida al proprio gigante in maglia n°1, unica arma in grado di scardinare le barricate reggiane. La difesa biancorossa ora è più fisica e aggressiva, riuscendo nell’impresa di limitare le offensive dei padroni di casa. Polonara sbaglia il libero della parità, che si trasforma in vantaggio grazie al facile appoggio di Aradori, silente sino a quel momento. Reggio tenta la fuga grazie ad un parziale di 5-0 firmato ancora Polonara. Vitali non ci sta e risponde con un tiro da quattro alla Danilovic. Distacco ridotto a due punti (34-36), ma alla pausa lunga le V nere sono costrette ad inseguire. Al rientro in campo è di nuovo parità grazie ai liberi di Pittman. Gli ospiti rispondono immediatamente con un parziale nuovamente di 5-0 firmato dal tandem azzurro Della Valle-Polonara. Contro break bianconero col solito gigante newyorkese che prima si mette in proprio realizzando da centro area, poi dispensa assist per i tagli di Gaddy e Vitali. La Grissin Bon spinge sul pedale dell’acceleratore, trovando in Veremeenko il principale terminale offensivo. Il centro bielorusso è uomo a tutto campo, in grado di segnare ben otto punti nel solo terzo quarto e proteggere con fisicità e sagacia tattica l’area reggiana. Ospiti che al 30’ tentano la fuga sul 48-60, nonostante un timido rientro dei padroni di casa. La truppa di coach Menetti legittima il vantaggio, mostrando ai presenti il motivo per cui si trova a guardare tutti dall’alto del primo posto in classifica. La circolazione di palla è impeccabile, impedendo alla Virtus di trovare le giuste contromisure. Lavrinovic arriva a quota 17 nel match, evidenziando come a 36 anni la sua classe cristallina possa ancora brillare. Della Valle segna la bomba del +20 (50-70) e quando sul cronometro mancano ancora meno di 7’ al termine, la partita appare già chiusa. I bianconeri, visibilmente stanchi e demoralizzati, tentano di rientrare sfruttando le ultime energie rimaste nel proprio serbatoio. I liberi aiutano i padroni di casa, abili anche nel limitare gli attacchi degli ospiti ora in controllo. Bologna dimezza il gap, ma non basta. Il canestro sulla sirena finale di un mai domo Pittman, serve solo per le statistiche. Finisce 67-77 per Reggio Emilia.

Gara dai due volti per la Virtus, che ha provato a imporre il proprio ritmo sin dalle battute inziali. La grinta non è mancata, così come le buone azioni costruite in particolar modo nel primo quarto. Man mano che scorrevano i minuti sul cronometro, la spia della riserva ha iniziato a lampeggiare con preoccupante insistenza, togliendo lucidità alle manovre offensive dei bianconeri. Da sottolineare la prestazione difensiva messa in campo dagli uomini di Valli, abili nel tenere sotto la doppia cifra un attaccante puro come Aradori. Nella circostanza, superlativo Fontecchio. Di contro, però, la prestazione della capolista è stata un crescendo. Dopo aver sofferto la grinta degli uomini di Valli per quasi metà del match, Reggio ha deciso di segnare il break decisivo con cui fuggire verso la vittoria, senza dare possibilità di replica alla Virtus.

Obiettivo Lavoro che necessita assolutamente di trovare soluzioni alternative al solito leitmotiv “palla a Pittman”, quest’oggi praticamente perfetto e top scorer del match con 24 punti. Bene anche Vitali, partito male ma in grado di riprendersi, sfoderando un’ottima prestazione su ambo i lati del campo. Sarà fondamentale il rientro di capitan Ray, che potrebbe aiutare una compagine dove ancora troppe “stelle” non brillano, o lo fanno ad intermittenza. Importante recuperare Fells, apparso completamente avulso dal gioco (17% dal campo con tre perse).

Serve solo un Obiettivo. Lavoro. 

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