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La Virtus Segafredo va in semifinale, battendo Brindisi 93-81

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – HAPPY CASA BRINDISI  93 – 81   (26-20; 51-42; 70-60)

Virtus Segafredo: Tessitori, Cordinier,  Mannion 3, Belinelli 23, Pajola 2, Alibegovic 8, Hervey 12, Ruzzier n.e., Jaiteh 17, Sampson 3, Weems 17, Teodosic 8. All. Scariolo

Happy Casa: Adrian 8, Gentile 3, Zanelli 6, Visconti 13, Gaspardo 9, Redivo, De Zeeuw 4, Clark 19, Guido n.e., Chappell 11, Udom, Perkins 8. All. Vitucci

 

Arbitri: Sahin, Baldini, Grigioni

Tiri liberi: BO 16/22; BR 12/24

Falli: BO 25; BR 21

Rimbalzi: BO 42; BR 42

Tiri da 2: BO 22/35; BR 18/40

Tiri da 3: BO 11/30; BR 11/33

Il primo turno alle Final Eight di Coppa Italia riserva pressoché sempre una sorpresa; non è ancora accaduto, quest’anno, e la cabala potrebbe non aiutare la Virtus Segafredo impegnata contro una Happy Casa che, fra l’altro, nelle due edizioni precedenti in cui ha partecipato come settima ha superato il primo turno battendo la seconda. Al di là di questo, che in fondo è solo folklore, per Bologna non sarà una passeggiata contro una formazione che fin qui ha sempre battuto, quest’anno, ma resta una delle principali mine vaganti del panorama italiano. Alla fine il ritorno di Teodosic ed Hervey si dimostrerà uno dei motivi della differenza fra le due squadre, con  Weems, Belinelli, Clark e Visconti che saranno tra i protagonisti principali.

In avvio la Segafredo parte con Pajola, Belinelli, Weems, Alibegovic e Sampson; Clark, Chappell, Adrian, Gaspardo e Perkins il quintetto brindisino. In partenza a Gaspardo, che segna dopo un’articolata azione d’attacco, risponde Weems con la tripla dall’angolo, e da qui la Virtus prova ad andarsene, complice una difesa pugliese non proprio ineccepibile. A metà quarto è 12-3; poi Brindisi sembra vincere la tensione dei primi momenti ma soprattutto la Virtus esagera nel cercare tiri dalla distanza non sempre in ritmo e la gara torna sul 14-13. A questo punto, si rivede sul parquet SanTeodosic, che si presenta subito con tre dei suoi magnifici assist, uno dei quali per l’altro rientrante, Kevin Hervey, che sembra dire: “vi sono mancato?”. Eh, sì, proprio tanto. Le triple di Visconti peraltro consentono alla Happy Casa di non crollare: 26-20 alla prima sosta.

Continua Visconti a bombardare, la Virtus si perde, in attacco, in troppi preziosismi leziosi e inconcludenti, così al 14° è pareggio, 31-31. Soprattutto è la difesa adesso a preoccupare un poco Scariolo, mentre Vitucci gira continuamente i suoi per non calare mai di intensità. Tornano allora in campo Pajola e Weems, mentre in avanti finalmente torna la concretezza che porta la Segafredo a servire i giocatori che a turno si smarcano sotto canestro. In un amen è 42-33. La Happy Casa tuttavia non si arrende, fra i bolognesi alcuni considerano la difesa un optional e Scariolo richiama i suoi a rapporto dopo il rientro a – 4 degli avversari, grazie in particolare alla percentuale sul tiro da 3. Manca poco più di un minuto, è il tempo sufficiente per rispondere “presenti” al proprio coach: 51-42 all’intervallo, con Beli e Weems già in doppia cifra, a 11 (ma il primo con pericolose amnesie in difesa). Da segnalare pure un canestro da acrobata, decisamente da highlights, di JaKarr Sampson.

Si torna in campo con la tensione che cresce e costa un tecnico per proteste alla panchina brindisina, dopo due minuti e mezzo. La partita è comunque emozionante; Belinelli tira, prendendoci abbastanza, da tutte le posizioni possibili e non sempre immaginabili; Alibegovic, dopo una tripla dall’angolo, rivolge uno sberleffo alla panchina avversaria e prende l’inevitabile sanzione, non contribuendo certo a placare gli animi. Dopo Sampson già con 4 falli anche Jaiteh a metà periodo tocca i 3; di là invece Adrian e Chappell si aggiungono a Clark, il più caldo, ora, tra i pugliesi, riuscendo a tenere in partita la Happy Casa. Solo una tripla di SanTeo a questo punto permette a Bologna di mantenere un vantaggio in doppia cifra all’ultima sosta: 70-60.

Hervey segna l’11° punto in 11 minuti di gioco, dando il +13 a Bologna al 31°, ma Brindisi non ne vuole sapere di cedere le armi, trovando in Zanelli e Gaspardo i soliti moschettieri. Adesso che sono sul campo contemporaneamente Hervey e Teodosic la musica sarebbe di quelle che piacciono a Bologna, ma è anche il momento in cui la Virtus comincia a commettere quegli errorini che finiscono sempre per metterla in difficoltà. Purtroppo per Brindisi Clark, il migliore dei suoi, si infortuna alla spalla che lo tormenta da tempo quando mancherebbero un paio di minuti abbondanti; non credo, però, che questo incida più di tanto sul risultato finale, giacché la gara aveva sostanzialmente già preso la china bolognese. Si chiude 93-81, la Segafredo accede alla semifinale contro Tortona, la Happy Casa – penalizzata da una brutta media ai liberi -sa di non aver sfigurato, in una gara che ha avuto alti e bassi ma ha sicuramente onorato questo primo turno di Final Eight.

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