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La Virtus Segafredo prima domina, poi trema ma alla fine batte il Bursaspor: 98-94

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foto di Bianca Costantini per 1000 Cuori Rossoblu/Basket City

 

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – FRUTTI EXTRA BURSASPOR  98 – 94  (14-23; 51-44; 78-73)

Virtus Segafredo: Tessitori 4, Cordinier 17,  Mannion 2, Belinelli 12, Pajola 10, Alibegovic, Hervey 2, Ruzzier n.e., Jaiteh 23, Sampson 1, Weems 18, Teodosic 9. All. Scariolo

Bursaspor: Sezgun n.e., Ozalp n.e., Needham 17, Turen 4, Al , Bitim 19, Andrews 37, Hayes 4, Olmaz 5, Dudzinski 8. All. Alimpijevic

Arbitri: Peruga, Kowalski, Hadzic

Tiri liberi: BO 24/26; BU 24/26

Falli: BO 25; BU 24

Rimbalzi: BO 32; BU 29

Tiri da 2: BO 22/34; BU 20/38

Tiri da 3: BO 10/25; BUn10/24

La partita di questa sera per la Virtus Segafredo rappresenta un’incognita ma anche un test importante: importante è vincere, altrettanto lo sarebbe mostrare di essere tornata la Virtus del bel gioco che si conosceva. L’entusiasmo per l’arrivo di Hackett non deve togliere concentrazione, il Bursaspor non è l’avversario più pericoloso in circolazione ma ha giocatori che possono inventarsi la partita della vita, come stasera accadrà infatti con Andrews, così come avevamo paventato presentando la gara. Fortuna per la Virtus sarà trovare i canestri decisivi di Weems all’ultimo minuto, altrimenti si sarebbero forse esplicitate polemiche che sotto la cenere sembrano essere sorte dopo il tracollo contro Tortona.

La Virtus schiera in avvio Pajola, Teodosic, Weems, Hervey e Jaiteh; il Bursaspor Needham, Andrews, Bitim, Dudzinski e Hayes. L’inizio non è brillantissimo, per le Vu Nere. I turchi sono tutt’altro che disposti a fare da sparring partner, e quando Scariolo comincia con la girandola dei cambi le due squadre sono sostanzialmente pari, punto più punto meno, dopo sette minuti; furoreggia Bitim, per ora, coadiuvato da Andrews, che se c’è da tirare non si tira certo indietro, tanto che dall’11-10 si passa velocemente all’11-20. Ai bolognesi la palla non entra, anche perché faticano abbastanza ad andare al tiro col ritmo giusto. La tabellata da tre di Cordinier sulla sirena consente alla Segafredo di restare sotto la doppia cifra di svantaggio, ma si chiude il primo periodo con un 14-23 che lascia un poco interdetti.

Al rientro domina un certo nervosismo in casa Virtus, che si tramuta in confusione in attacco e qualche amnesia in difesa. Le triple di Cordinier e Belinelli consentono tuttavia di riacciuffare i turchi nel punteggio: 25-27 al14°. Gli ospiti non è che si arrendano, peraltro, sfruttando un non disprezzabile giro palla che sa liberare i tiratori. Tessitori, subentrato a uno spento Sampson, però trova il primo, temporaneo pareggio dopo la fase d’immediato avvio. È lui, assieme al Beli, il protagonista in questa fase di riaggancio. Dopo di che si procede con una gara divenuta finalmente tecnicamente godibile, grazie, com’è inevitabile, all’accensione del dio Milos. Subito prima dell’intervallo Jaiteh segna dalla lunetta i liberi del +7, 51-44, ottenendo soprattutto il terzo fallo di Dudzinski. Il parziale è stato 37-21, pur giocando così così: è chiaro quale sia il potenziale offensivo di questa Segafredo?

Eppure, come si torna sul parquet, per i primi minuti sembra quasi che i virtussini giochino a mimetizzarsi, subendo un tentativo di riavvicinamento del Bursa. Rintuzzato poiché pur senza mettere le marce più alte la differenza fra le due squadre emerge con una certa evidenza, col passare del tempo. I compagni cercano, e trovano, sempre più Jaiteh, che supera quota 20 alla metà del periodo. Quando riceve spalle a canestro il colosso francese è incontenibile; certo non si può chiedere lo stesso gioco a Sampson, che ha fisico e caratteristiche tecniche affatto differenti. Comunque, dopo aver toccato il -18, 77-59, negli ultimi tre minuti il Bursa si fa di nuovo sotto pericolosamente: 78-73.

Ci sono momenti in cui la Virtus sembra fare più falli che punti; la sensazione è che corrispondano ai minuti in cui Teodosic è in panchina. Senza di lui ci si affida abbastanza alle invenzioni dei singoli, fra i quali oggi brilla Cordinier. A meno di 6 minuti dalla conclusione Bitim imita la tripla di tabella avventurosa di Cordinier a fine primo quarto e i turchi arrivano a -2. Andrews pareggia da sotto a 4’47”, 86-86. Sempre lui ripenetra ottenendo i liberi dell’86-88. Da qui in avanti l’imprevedibilità delle decisioni arbitrali trasforma il parquet in un flipper, il che in una gara punto a punto non può che aumentare suspense e nervosismo. Needham sbaglia la tripla che potrebbe spaccare la partita, Weems replica infilando la sua: 96-94 a 1’17”, con sospensione Bursaspor. Teo e  Jaiteh intercettano la palla che stava arrivando sotto canestro a Hayes, Weems torna a segnare questa volta dalla media, mentre gli ultimi punti turchi sono due liberi di Andrews. Le ultimissime azioni hanno il sapore del campetto, con la Segafredo che porta a casa il risultato con troppi patemi, sinceramente. Ma quello che contava era soprattutto il risultato. Il gioco si è visto a tratti, per stasera accontentiamoci, benché alcuni dubbi siano emersi pure su una gestione dei cambi non del tutto comprensibile. L’allenatore che vince tuttavia alla fine ha ragione, e dunque bene così.

 

 

 

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