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Missione compiuta: la Virtus Segafredo batte il Promitheas Patrasso di 13: 88 – 75

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – PROMITHEAS PATRASSO         88 – 75        (19-16; 44-35; 65-59)

Virtus Segafredo: Gaines 16, Pajola 6, Baldi Rossi 7, Markovic 2, Ricci 8, Delia 12, Cournooh 4, Hunter 5, Weems 14, Nikolic, Teodosic 8, Gamble 2. All. Djordjevic

Promitheas: Babb 17, Lypovyy 3, Kafezas, Agravanis 4, Kaselakis 8, Kouroupakis, Katsivelis 7, Fieler 20, Robinson jr 5, Ellis 5, Mantzoukas 4, Bazinas 2. All. Giatras

Arbitri: Ryzhyk, Panther, Thepenier

Tiri liberi: BO 22/27; PA 12/22

Falli: BO 26; PA 25

Rimbalzi: BO 34; PA 28

Tiri da 2: BO 21/36; PA 12/27

Tiri da 3: BO 8/19; PA 13/28

Non è una partita come le altre: è lo scontro al vertice del girone A di Eurocup, anche se una sconfitta per entrambe potrebbe significare essere ricacciati più indietro in classifica; ma è pure il ritorno sul parquet dopo l’amara battuta d’arresto di Cremona, per la Virtus Segafredo, con gli strascichi della squalifica/multa abbastanza ridicola comminata a Teodosic. Il Promitheas peraltro è anche la prima squadra ad aver battuto i bianconeri nella stagione, ha la miglior difesa del torneo continentale, e pur avendo perso Bogris e, stasera, l’infortunato Hall, con giocatori come Babb, Lypovyy, Agravanis, Kaselakis potrebbe confermarsi dolorosa spina nel fianco, per cui sicuramente occorrerà, in casa Virtus, tutt’altro approccio rispetto alle ultime gare, non dimenticando il fatto che bisognerebbe vincere di almeno 10 punti di scarto (69-78 era finita a Patrasso) per acquisire un pieno vantaggio in classifica.

I quintetti sono Markovic, Gaines, Weems, Ricci e Gamble per la Segafredo ed invece Lypovyy, Fieler, Kaselakis, Robinson e Ellis per Patrasso. L’approccio virtussino è effettivamente diverso: si parte con un imperioso 9-0 con quattro differenti giocatori a referto che costringe Giatras a chiamare time out. Il primo canestro dei greci tuttavia arriva solo dopo sei minuti e mezzo, con la tripla di Fieler (14-3). Per la verità, ne segue un minuto abbondante di disorientamento bianconero con tre palle perse consecutive (protagonisti Hunter e Teodosic) che gridano vendetta e permettono a Patrasso di riavvicinarsi sul 14-8. Momenti di rilassamento che disperdono quasi tutto il vantaggio accumulato, anche perché Katsivelis indovina la tripla sulla sirena del 19-16. Tutto da rifare, in altre parole.

L’avvio del secondo periodo ritrova la Segafredo dell’inizio, con pure un canestro da 4 di Cournooh. È un nuovo 11-0 interrotto da un caparbio Ellis su rimbalzo d’attacco e una schiacciatona di Fieler in contropiede. La Segafredo continua però la propria marcia che le permette di riallungare e restare a galla col + 10 raggiunto in più occasioni (fragorosa la schiacciata in contropiede di Gamble, che a momenti tira giù il tabellone, che dà il 39-29 a due minuti dall’intervallo) e alla sosta lunga viene mantenuto il salomonico +9, 44-35.

Il terzo quarto si fa difficile, perché Patrasso non regala niente e stringe la difesa in modo efficacissimo, continuando a colpire da tre con una media stellare, cosa che non riesce affatto ai bianconeri. Al 26° è addirittura pareggio (51-51), cui la Virtus reagisce con un assist per un facile appoggio di Ricci e la tripla (finalmente) di Gaines. Bene Delia, in questi frangenti (3 su 3 in 8 minuti). Piuttosto, viene da chiedersi se gli avversari non portino volentieri in bonus i bianconeri, dato che ora dalla lunetta sprecano con una continuità disarmante, mentre la Virtus commette il primo fallo a 1’30” da fine periodo: sintomo di diminuita intensità difensiva? Come pare ormai una condanna per la Segafredo subire canestro sulla sirena. Anche in questo caso, colpisce Mantzoukas: 65-59.

Grande tensione nell’ultimo quarto, è inevitabile. È l’Europa, viene da dire. La Virtus non riesce a sfondare perché il Promitheas non si fa intimidire. Ci mette tutta la fisicità che caratterizza il proprio gioco, anche se a un certo punto appare Santeodosic: sua la tripla del 74-62, dopo alcuni numeri dei suoi, che dà nuovo entusiasmo ai bolognesi in campo e fuori a 6’13”. Ma niente, Patrasso non si scoraggia, quando occorre infila la tripla che porta ossigeno. L’assist di Markovic per la tripla di Ricci darebbe il +13 (86-73) a due minuti e mezzo, ma Mantzoukas replica (stavolta da due) immediatamente. A 54” Deia è in lunetta, sull’86-75. Due su due. Intanto Djordjevic inserisce Nikolic e Cournooh per Markovic e Gaines. Patrasso fallisce però l’occasione per riavvicinarsi e, tornata in possesso della palla a 24”, decide che può finire così. 88-75: missione compiuta per la Virtus Segafredo, che vince di 13 punti, quando francamente era parso davvero complicato riuscirci. Alla fine vince Sasha Djordjevic, con una gestione dei suoi a tratti parsa sorprendente, ma vincono soprattutto i Pajola, i Delia, i Baldi Rossi, i Cournooh che hanno dimostrato di non essere semplici comparse in questa squadra. Attesa, ora, a Monaco per stabilire la classifica finale del girone. Che, in verità, potrebbe anche non contare più della fortuna negli eventuali accoppiamenti successivi.

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