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La Virtus Segafredo batte Reggio Emilia ma non la sfortuna: 81-90, ma è tegola su Teodosic

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UNAHOTELS REGGIO EMILIA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA  81 – 90  (23-19; 49-42; 65-69)

Unahotels Reggio Emilia: Thompson 3, Hopkins 22, Candi 5, Baldi Rossi 5, Strautins 3, Crawford 4, Colombo n.e., Cinciarini 7, Johnson 3, Olisevicius 25, Bonacini n.e., Diouf 4. All. Caja

Virtus Segafredo: Tessitori 2, Belinelli 12, Pajola 13, Alibegovic 19, Ruzzier 2, Jaiteh 14, Alexander, Ceron n.e., Barbieri n.e., Sampson 5, Teodosic 18, Cordinier 5. All. Scariolo

Arbitri: Rossi, Nicolini, Capotorto

Tiri liberi: RE 7/14; BO 14/17

Falli: RE 21; BO 26

Rimbalzi: RE 32; BO 37

Tiri da 2: RE 22/43; BO 26/37

Tiri da 3: RE 10/27; BO 8/23

Una serata cominciata in modo complicato, per la Virtus Segafredo, con la notizia della positività al Covid di Weems che lo toglierà dai giochi per un po’, e finita come un incubo per i bolognesi, con un infortunio a Teodosic che spaventa terribilmente. In conclusione è arrivata la vittoria, dopo una gara quasi di routine, ma a posteriori non si potrà parlare d’altro che di quel maledetto ginocchio. Buona prova, peraltro, per la Unahotels, che per mezza partita sogna di farcela e viene prima stoppata da un Pajola fantascientifico per una manciata di minuti, poi “matata” da una Virtus che decide di fare la Virtus. Apprezzabile il gioco reggiano illuminato da Cinciarini soprattutto per i primi venti minuti, quindi la tenacia di Olisevicius, Perkins e Baldi Rossi, ultimi ad arrendersi. Ma ora tutta l’attenzione è per le condizioni del dio Milos.

Per la Virtus in quintetto, all’inizio, Pajola, Teodosic, Alexander, Alibegovic e Sampson; per Reggio, Cinciarini, Candi, Olisevicius, Johnson e Hopkins. Si comincia subito con una persa bolognese, seguita da una bella penetrazione di Candi. È infatti la Unahotels a cercare di allungare, grazie a una solida regia di Cinciarini. La Reggiana sta giocando davvero bene, con continui smarcamenti dei suoi sotto canestro e un’intesa Hopkins-Cinciarini da sogno. Al 7° Scariolo si trova così costretto a chiedere una sospensione, sotto di un’imprevedibile -13, 21-8. L’ingresso di Belinelli e Jaiteh per Alexander e Sampson (Pajola era già uscito per Ruzzier quasi subito con due falli) modifica però sensibilmente l’inerzia del gioco, e sul 21-17 tocca a Caja chiamare Time out. Poi si segnala l’agognato rientro di Cordinier, prima di chiudere sul 23-19.

Il rientro è peraltro ancora tutto biancorosso. La Segafredo sembra un pugile suonato e Scariolo non vuole accettare un 33-21 che sa troppo di pigrizia mentale, non può essere così determinante sotto questo aspetto l’assenza di Weems. Reggio è motivatissima, Bologna decisamente sulle gambe. In attacco è Teodosic a cercare di ridettare la via giusta, con la squadra ai minimi stagionali, in difesa le gambe molli bolognesi aiutano ad esaltare un po’ tutti i padroni di casa. Comunque un paio di triple e due bei tiri di Sampson consentono alla Virtus di evitare il tracollo e all’intervallo è 49-42. Molto bene, fin qui, oltre a Cinciarini, Hopkins e Olisevicius.

Il ritorno in campo è posticipato da un guasto tecnico a un tabellone dei 24”. Cose che succedono, ma non dovrebbero a certi livelli di professionismo. Poi entra in partita Pajola con una tripla finalmente ben costruita dai bolognesi; segna solo lui adesso per la Virtus, ma Olisevicius è un leone e argina per il momento il definitivo rientro degli ospiti. Poi gli viene annullato un canestro buono per stoppata irregolare, ma il suo contributo è in questo momento esaltante, fra assist, tiri e difesa. Il pareggio arriva a 56, con un 7-14 in 5 minuti. Poi la bomba di Pajola dà il vantaggio della Segafredo, mentre Scariolo prova la mossa Tessitori come secondo lungo assieme prima a Jaiteh poi a Sampson per cercare un vantaggio ai rimbalzi. Prova a scappare, ora, la Segafredo, ma ancora Olisevicus cerca di frenarla, con la tripla quasi sulla sirena: il terzo periodo si chiude 65-69.

Qualche errorino di troppo dei virtussini all’ultimo rientro non impedisce alla Segafredo di trovare un rapido + 9 che non deve, però, illudere che sia finita. La Unahotels è sempre viva, con Hopkins che resta una tassa sotto le plance e Baldi Rossi che fa un ingresso di grande classe, di ritorno dopo tanto tempo. Poi SanTeodosic illumina il parquet con il suo ennesimo assist miracoloso, ma Olisevicius proprio non vuole arrendersi. Sul time out a 1’44” dalla fine è 81-86, dopo di che però arriva la mazzata: su un movimento apparentemente insignificante di Teodosic si intuisce un possibile crack del suo ginocchio sinistro.

Finisce 81-90, ma il pensiero adesso è tutto a quel ginocchio.

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