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Alle 18 la Virtus Segafredo in semifinale di Coppa Italia contro la Vanoli Cremona: comunque vada, sarà un successo

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Le cifre suonano impietose: – 22 all’andata a Bologna, – 17 al ritorno a Cremona. In campionato la Virtus è uscita massacrata dagli scontri con la Vanoli, sua avversaria questa sera, alle 18, a Firenze per la semifinale delle Final8 di Coppa Italia. Per certi versi, la formazione di Meo Sacchetti può considerarsi la bestia nera di questa Segafredo che evidentemente soffre particolarmente l’aggressività, la dinamicità del suo gioco. In effetti, in buona misura è così, paradossalmente questa sera potrebbe essere più dura ancora che con l’Armani, demolita giovedì nei quarti di finale. In altre parole, occorrerebbe una nuova impresa, dopo quella dei quarti di finali.

Questo è quello che si ripetono i tifosi, credendoci, però, solo in parte. Francamente non so perché Cremona dovrebbe fare meno paura di Milano: “sorpresa” del campionato, è più avanti in classifica, ha stravinto entrambe le gare precedenti; solo, ha nel roster nomi decisamente meno altisonanti, ma si è potuto constatare come non siano le figurine a segnare i canestri. Ricordiamoci che la Segafredo un’impresa l’ha già compiuta per cui questa sera l’obiettivo rimane lo stesso di giovedì, giocarsela e poi vedere, cercando di non farsi surclassare (come è appunto appena stato a Cremona). Montarsi la testa, dicendo la coppa è alla propria portata, pare ancora un po’ velleitario e foriero di delusioni e contestazioni fuori luogo in caso di sconfitta.

Sicuramente Sacripanti avrà digerito il rospo delle precedenti sconfitte ed elaborato contromosse. Vedremo se oltre a Moreira il secondo centro sarà l’affaticato Qvale o il febbricitante Kravic. Oggi, magari, ci si potrebbe attendere qualcosa di più da Punter e Martin; da tutti gli altri, basterebbe, eccome, una conferma.

Fondamentale sarà riuscire a mantenere un ritmo costante, senza le frequenti apatie cui la Virtus ci ha abituato: non troppo alto, per non agevolare nel proprio gioco la Vanoli, ma nemmeno troppo basso, perché si snaturerebbero i giochi consueti. Mancano poche ore: ricordiamoci che comunque andrà, l’obiettivo primario sarà stato comunque raggiunto.

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