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Brutta scoppola per la Virtus Segafredo femminile, che cede in casa alla Molisana per 61-70

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 61 – 70 (20-18; 36-36; 45-52)

 

Virtus Segafredp: Hines-Allen 16, Pasa, Tassinari, Ciavarella, Tava, Migani n.e., Barberis 10, Laterza, Dojkic 12, Battisodo 2, Zandalasini 21. All. Lardo

La Molisana Magnolia: Togliani 8, Trozzola n.e., Premasunac 6, Trimboli 6, Quinonez, Chagas 9, Nicolodi 3, Gray 13, Amatori n.., Parks 25, Egwoh n.e.. All. Sabatelli

Arbitri: Foti, Morassutti, Nocera

Tiri liberi: BO  12/13; CB 11/18

Falli: BO 20; CB 16

Rimbalzi: BO  32; CB 36

Tiri da 2: BO  14/38; CB 10/28

Tiri da 3: BO 7/22; CB 13/23

Non è in discesa l’avvio di stagione per la Virtus Segafredo femminile, che oggi trova una sconfitta sostanzialmente meritata contro una Magnolia Campobasso più determinata e meglio organizzata, oltre che quasi infallibile nel tiro dalla distanza, il che non guasta, nel basket.

Quintetti, in avvio, con Hines-Allen, Dojkic, Battisodo, Zandalasini per Bologna; Premasunac,Trimboli, Quinonez, Nicolodi, Parks per Campobasso. Subito a segno Parks e Zandalasini, con però un giro palla più efficace delle molisane, per cui è quasi solo grazie alle prodezze balistiche della star bolognese che la Virtus si tiene, inizialmente, in partita. Sui primi 14 punti della Virtus solo la Dojkic, coi liberi e una bella penetrazione, supporta la Zandalasini. Poi, le cose si muovono, e la Segafredo riesce a chiudere il periodo in vantaggio, 20-18, con la Magnolia che dopo un attimo di smarrimento dichiara di non intende essere assolutamente vittima sacrificale di questo terzo turno di campionato.

Non muta il copione nel secondo quarto, con la partita che si va innervosendo anche per alcune controverse scelte arbitrali. A metà periodo molisane avanti di 3, 25-28, con Lardo che chiama un inevitabile time out. Mentre da una parte è cresciuta tanto la Gray, dall’altra un’agitatissima Dojkic un po’ fa e un po’ disfa ma soprattutto tiene alta l’intensità della squadra, prima arma da utilizzare quando i giochi non vengono come si vorrebbe. Risponde a dovere la Hines Allen che tiene, come punteggio, le sue a galla: 36-36 all’intervallo, con l’evidente necessità delle Vu Nere di rifletterci sopra.

Ripresa da incubo, per le ragazze di Lardo, che non segnano per 4 minuti e mezzo; il fatto è che quando al 27° la Dojkic segna il canestro dei 38, le avversarie sono già a 46, con la Parks che detta legge. All’ultima sosta il 45-52 dice che giusto due triple, di Zandalasini e Hines-Allen, permettono alla Segafredo di restare in partita. Solo, però, se certe distrazioni non riaffioreranno più e magari la palla comincerà a girare con più costrutto.

L’ultimo quarto è una vera lotta all’arma bianca, con le bolognesi che ci mettono quel po’ di disperazione per tentare un recupero che appare quasi una chimera, arrivate al -12. D’altra parte, quasi solo la Zandalasini trova la via del canestro, mentre le altre colleziona soprattutto errori a volte anche banali. Sbaglia tante pure la Premasunac, oggi, ma nei momenti cruciali la palla le entra. Una stoppatona della Trimboli alla Dojkic, a 3’ dalla fine, sa di gong sull’incontro, anche perché subito dopo la Parks segna l’ennesima tripla del +10 molisano. Per lei dalla lunga distanza alla fine è un enorme 5 su 6, ma sarebbe sbagliato ridurre a questo la sconfitta delle Vu Nere. Al netto delle assenze importanti le ragazze di Lardo di sono dimostrate lontane dall’avere una fisionomia di gioco accettabile; la Magnolia, viceversa, ne mette 70 come finalizzazione di un gioco ben costruito. 61-70 è appunto il risultato finale, che premia chi, oggi, ha giocato meglio.

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