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La Virtus Segafredo incoccia contro il muro pesarese: 89 – 86 per la VL

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VL PESARO – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 89 – 86  (22-28; 45-47;65-67)

VL: Blackmon 19, McCree 24, Artis 17, Murray 2, Conti n.e., Bonci , Ancellotti, Alessandrini n.e., Shashkov, Monaldi 5, Zanotti 3, Mockevicius 19. All. Galli

Virtus Segafredo: Punter 7, Pajola 2, Taylor 9, Baldi Rossi 2, Cappelletti 5, Kravic 22, Aradori 19, Berti n.e., M’Baye 16, Cournooh, Qvale 4. All. Sacripanti

Arbitr: Sahin, Borgino, Perciavalle

Tiri liberi: PU 18/21; BO 12/17

Rimbalzi: PU 43; BO 38

Falli: PU 19; BO 19

Tiri da 2: PU 25/52; BO 28/51

Tiri da 3: PU 7/19; BO 6/22

Da sempre la trasferta a Pesaro non è una partita come le altre per la Virtus Bologna. Anche nelle sue stagioni migliori si è trasformata non di rado in débacle, per cui oggi per la Segafredo non potrà che essere un’ulteriore verifica delle sue potenziali ambizioni. La VL, da parte sua, vorrà dare continuità al buon momento che sta attraversando, di conseguenza ci si aspetta una gara tutta da vedere.

Pesaro, per chiarire subito come è giunta a questa domenica, parte fortissima: 6-1 in un amen, ma arriva la tripla di Taylor a ricordare che anche la Virtus non è in gita. Così comincia un tiro a segno che sa un po’ di campetto ma dà alla partita una certa spettacolarità, nella quale si esaltano le doti offensive dei più talentuosi, come Blackmon e Artis, tra i biancorossi e – udite, udite! – Qvale e Kravic tra i bianconeri. Una segnalazione speciale merita Pajola, che ruba palle incredibili e si esibisce in un coast to coast da nba. 22-28 alla sosta, il punteggio dice tutto, o quasi.

Cappelletti però non ci sta a fare l’ultimo della classe, e in coppia col più giovane compagno prova a convincere che non c’è bisogno di un altro cambio per Taylor. Il quale, quando rientra, nel secondo quarto, non risparmia numeri di classe prima di essere temporaneamente estromesso da un assai dubbio terzo fallo. Della Virtus ora piace soprattutto la voglia di giocare assieme; della VL, la classe dei suoi americani. Dopo essere scesa di una distanza in doppia cifra, Pesaro risale punto su punto fino al -2, complice un fallo tecnico assegnato a Punter per proteste. È ormai il 20°, un canestro a testa sancisce il 45-47 con cui si va all’intervallo. Come dato statistico, riportiamo che i punti delle panchine dicono 18 per Bologna e 0 per Pesaro; i virtussini, però, hanno Punter con 4 falli e Taylor con 3. Nel frattempo top scorer, per ora, è diventato Mockevicius, con 14 punti, ben imbeccato dai suoi ma anche capace di 5 rimbalzi in attacco.

Al rientro dalla pausa lunga è subito pareggio grazie ad un rimbalzo d’attacco di Artis; Aradori però replica immediatamente a modo suo, imitato poco dopo da M’Baye. Su Artis arriva un altro discutibilissimo fallo di Pajola, prima di una meravigliosa stoppata di M’Baye che lancia Cournooh in contropiede. L’esterno bolognese però sbaglia clamorosamente, e così Pesaro passa avanti, 53-51. Cambia totalmente il clima sul parquet, McCree si aggiunge ai compagni come realizzatore, ma è la tripla di Aradori a riportare la Segafredo +2, 58-60. Di là si esalta pure Zanotti con una tripla altrettanto pesante, per cui continua il punto a punto fino alla fine del quarto, sul 65-67: partita ovviamente apertissima, soprattutto ora che è diventata una specie di battaglia.

Taylor è nervosissimo e commette errori inusuali, Aradori, Kravic e Cappelletti risolvono situazioni  complicate mentre la VL cresce in coraggio, con Blackmon che ritrova il +1, 77-76. Punter replica a modo suo per il 77-79. McCree riporta le cose in parità. Mancano quattro minuti, Taylor commette il quinto fallo, Pesaro va sul + 2 ai liberi che ne conseguono per Blackmon, Aradori va con la tripla, Mockevicius riporta i suoi sopra di 1. Incredibili ultimi momenti, tra un passi di M’Baye, un bel canestro di McCree, un errore di Mockevicius, un numero in penetrazione di Punter, l’errore da tre di Aradori e la palla mantenuta viva da Kravic. A 22”, sull’87-86, è rimessa Virtus, giro palla rivedibile e tripla fallita da Punter; a rimbalzo fallo virtussino con i liberi per McCree, che li realizza entrambi: 89-86, con 4”. Dal time out la Virtus esce per il tiro del pareggio, ma Aradori lo sbaglia. Pesaro vince e raggiunge a quota 8 in classifica la Segafredo. La Virtus perde con l’amaro in bocca per le troppe scelte inadeguate nei momenti topici e si ridimensiona leggermente, anche se non dobbiamo dimenticare che a questo punto della stagione certi alti e bassi sono abbastanza prevedibili. I pesaresi vivono un momento di felicità che fino a un mese fa non si sarebbero mai aspettati, anche se sostanzialmente vivono del talento di un ottimo quintetto e poco più. Alla Virtus Segafredo la sosta non potrà che fare bene per leccarsi le ferite e ritrovare il roster al completo, se si rimetteranno sia Martin che, in fondo, anche Qvale, visto che questa squadra ha proprio bisogno di tutti, per rendere come vorrebbe.

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