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Brindisi approfitta di una Virtus Segafredo forse un po’ tramortita, che batte 88 – 98

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – HAPPY CASA BRINDISI  88 – 98   (24-25; 40-50; 65-76)

Virtus Segafredo: Tessitori 6, Deri n,e, Pajola 7, Alibegovic 2, Markovic n.e., Ricci 11, Adams 14, Hunter 6, Weem 14, Nikolic 2, Teodosic 20, Gamble 6. All. Djordjevic

Happy Casa: Krubally 4, Zanelli 3, Harrison 20, Visconti 2, Gaspardo 8, Thompson 25, Cattapan n.e., Guido n.e., Udom , Bell 7, Perkins 9, Willis 14. All. Vitucci

Arbitri: Mazzoni, Grigioni, Galasso

Tiri liberi: BO 15/20; BR 21/27

Rimbalzi: BO 33; BR 32

Falli: BO 24; BR 20

Tiri da 2: BO 20/38; BR 22/34

Tiri da tre: BO 11/26; BR 11/28

La Happy Casa Brindisi ottimizza gli sforzi del lungo viaggio a Bologna riportando a casa una vittoria di notevole spessore. La Virtus Segafredo è forse stordita dalla questione Covid-19, che paga con la positività trovata ad Abass ma anche con una minor presenza in palestra causata da questo riscontro. Non le è stato dunque possibile sfruttare al meglio la settimana senza Eurocup, dopo il rinvio della gara con i lituani, e sul campo si è notato. In compenso, Brindisi ha sfoderato una prestazione da lustrarsi gli occhi, in particolare con Thompson, Harrison e Willis stratosferici.

In avvio, quintetto bolognese con la sorpresa Pajola (Markovic è ancora convalescente e non si alzerà dalla panchina) assieme ad Adams, più Weems, Ricci e Gamble; risponde Brindisi con Thompson, Harrison, Bell, Willis e Perkins. L’inizio è esplosivo, con azioni d’attacco di grande bellezza da una parte e dall’altra perché sul parquet ci sono giocatori molto tecnici. Il punteggio si alza infatti rapidamente nei primi 5 minuti; poi, quasi inevitabilmente cominciano a calare le medie al tiro, complici difese un pelo più aggressive e, soprattutto, la natura stessa, per cui alla sosta è “solo” 24-25. Ci sarà da divertirsi, è il segnale inviato ai tifosi purtroppo solo dietro ai video.

Thompson e Harrison hanno seminato un po’ il panico nel primo periodo nella difesa bianconera, ora i punti iniziano a distribuirsi maggiormente fra i brindisini, e questo non è un gran segnale per la Virtus, che vede i pugliesi salire sul +9, 30-39 a metà quarto, con Djordjevic costretto a fermare la gara. I brindisini sono in fiducia, ma le Vu Nere reagiscono ad uno 0-12 con un 7-0 che parrebbe rimetterle in carreggiata. Invece, i pugliesi ripartono, cosicché all’intervallo il tabellone segna 40-50. Davvero bella la Happy Casa, fin qui. Altalenante la Segafredo, che alterna secondi brillanti a minuti di appannamento. Certo che se continua a subire 25 punti a quarto non può sperare di portarla a casa.

Pippo Ricci apre la ripresa con un bel canestro di prepotenza in avvicinamento. Pajola, però, commette subito dopo il suo terzo fallo, e potrebbe rivelarsi una tegola. Bologna tiro peraltro delle pietre, Brindisi vede una vasca, davanti a sé, arrivando a sfiorare il ventello di vantagio, con la collaborazione degli avversari che continuano a regalare delle triple di liberi e rimbalzi offensivi e finiscono pure per innervosirsi regalando anche un tecnico di Teodosic. Che reagisce con un paio di triple consecutive: è 57-70 al 26°. Occorreva un briciolo di intensità in più, è evidente: il parzialino finale premia un po’ la Segafredo, che riesce a tornare a -11: 65-76. Il fatto è che i punti subiti nel quarto sono diventati 26.

L’ultimo quarto è un’angoscia, per i virtussini, perché ora l’intensità è quella giusta sia davanti che dietro, ma se non la metti dentro non ci sono speranze e i bianconeri ora sbagliano troppi tiri aperti. Comunque, non ci crede nessuno, soprattutto Vitucci, ma a 4’39” dalla fine la Segafredo è a -3, 75-78, dopo due liberi di Gamble. Bellissima reazione brindisina, che porta a segnare Willis, col finale che diventa emozionantissimo. Thompson sta facendo probabilmente la più bella partita della sua carriera, mentre Teodosic disfa come prima aveva – a tratti – costruito. Alla fine la Virtus trova al massimo un -2, mentre Brindisi porta a casa meritatamente la vittoria, che in meno di 200” diventa di +10, con Teodosic espulso per un fallo antisportivo che segue il precedente tecnico. A Bologna si confermano così pienamente le potenzialità della squadra di Vitucci, per quanto la Virtus abbia diverse attenuanti. Che non sappiamo quanto interesseranno i tifosi bolognesi, troppo spesso portati a deprimersi ad ogni sconfitta quasi più che ad esaltarsi dpo una vittoria

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