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La Virtus Segafredo battuta ancora una volta da Tortona, questa volta 82-94, saluta la finale di Coppa Italia

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – BERTRAM DERTHONA TORTONA  94 – 82  (18-24; 41-50; 56-80)

Virtus Segafredo: Tessitori, Cordinier 10, Mannion 2, Belinelli 18, Pajola 7, Alibegovic 2, Hervey 5, Ruzzier n.e., Jaiteh 15, Sampson 2, Weems 17, Teodosic 4. All. Scariolo

Bertram Derthona: Mortellaro n.e., Cannon 4, Baldi n.e., Tavernelli, Miljkovic n.e., Filloy 18, Mascolo 15, Severini 4, Sanders 16, Daum 12, Cain 7, Macura 18. All. Ramondino

Arbitri: Paternicò, Rossi, Giovannetti

Tiri liberi: BO 17/21; TO 11/14

Falli: BO 22; TO 22

Rimbalzi: BO 42; TO 43

Tiri da 2: BO 25/43; TO 19/38

Tiri da 3: BO 5/27; TO 15/38

Una Virtus Segafredo brutta da non credere cede alla Bertram Tortona replicando un film già visto lo scorso ottobre. Non ha funzionato quasi niente, in casa bianconera; è andato tutto meravigliosamente in quella piemontese. Gli uomini di Ramondino, una vera bestia nera per le Vu Nere, giocano con una intensità e una lucidità sorprendenti, oltre che con la leggerezza che consente loro di mantenere medie al tiro di tutto rilievo. D’accordo che Teodosic e Hervey sono ancor totalmente fuori fase, che Mannion è indietrissimo, ma quanto si è visto oggi a Pesaro è difficilmente comprensibile. Tortona invece schiera un manipolo di eroi che sfiora il mito: a turno Sanders, Filloy, Mascolo, Macura, Daum e Cain fanno letteralmente neri i bolognesi, che per lo più stanno a guardare attoniti e legnosi. Non era la Coppa Italia il suo principale obiettivo stagionale, ma è una sconfitta che brucia, per la Segafredo, che adesso dovrà ritrovare sé stessa per poter guardare avanti con la fiducia necessaria.

Pajola, Belinelli, Weems, Alibegovic e Jaiteh  è il quintetto d’avvio virtussino; Mascolo, Sanders, Macura, Daum e Cain quello di Tortona. I primi due punti della gara sono di Jaiteh; Sanders replica immediatamente con una tripla presa con personalità. Sebbene Macura sia in questo inizio assai impreciso, i piemontesi dichiarano con decisione di volere, nel caso, vendere cara la pelle, proprio con Sanders scatenatissimo: tutti suoi i primi 11 punti del Derthona, che schiera una zona che infastidisce parecchio le Vu Nere. In compenso, in attacco la palla gli circola che è una bellezza, costringendo Scariolo al time out al 9° sul 14-21. Fra una boiata bolognese e l’altra si è creato uno 0-11 per gli uomini di Ramondino che ha allargato le distanze, tornate alla sosta sul -6 per Bologna, 18-24.

Bombardano che è un piacere, i tortonesi, e difendono anche meglio, trovando un +12, 21-31, al 14°, che si allunga a + 17 con uno 0-12 di parziale. La Virtus è in totale confusione e cerca di affidarsi alla spinta che sanno imprimere Weems e Pajola per rispondere all’intensità di Filloy e compagni. D’altronde si vince con la difesa, si sente spesso dire, ed è dove oggi Bologna sta facendo enorme fatica. Poi, brava Tortona a segnare attorno al 50% da tre, ma la facilità con cui è stata lasciata entrare in ritmo la ha sicuramente aiutata. Intanto Jaiteh è il più concreto dei suoi, consentendo loro di non crollare, mentre Hervey sulla sirena stabella avventurosamente la tripla che tiene la Virtus sotto la doppia cifra: 41-50.

Si riparte con una tripla di Macura e una banale palla persa di Jaiteh: comunque è di nuovo 0-8. Che bella da vedere questa Tortona! Adesso è il turno di Macura, due triple e due penetrazioni devastanti. Scariolo nerissimo ferma tutto sul 46-64, al 24°. Weems allora ispira una reazione, ma i compagni continuano a commettere errori plateali sia al tiro che in difesa. La Bertram detta basket, la Segafredo balbetta non si sa cosa. Mascolo (che partita anche la sua) allunga a +20, Daum dà il +24, 56-80. Partita chiusa? La Virtus può recuperare non avendo superato i 23 punti a quarto, con un 15-30 in questo terzo periodo?

La Segafredo non dovrebbe sbagliare più niente, Tortona quasi tutto. Invece, al suo primo attacco Filloy, diventato top scorer, è lasciato solo e lui punisce inevitabilmente dalla distanza. Questo è il film della gara, con un’azione, poco dopo, che produce 5 rimbalzi consecutivi in attacco dei piemontesi. Poi arriva un inaspettato parziale dei bolognesi che li porta a -11, 75-86, con Paternicò che però inventa un tecnico a Jaiteh che toglie quest’ultimo dalla partita (5° fallo). Si torna a 14 di distanza, a poco più di 3 minuti dalla fine, poi 15. Poi arriva anche un tecnico a Scariolo e continuano i rimbalzi in attacco dei bianchi di Ramondino. Che vincono meritatamente, bissando di fatto la partita vinta in campionato, migliorandone addirittura le dinamiche. Finisce 82-94, finalista è Tortona, la Segafredo torna a casa con le classiche pive nel sacco. La finale di domani sarà interessantissima, tra Milano e la sorpresa Bertram, mentre in casa Virtus non devono iniziare i processi ma sicuramente tante riflessioni, in questa decina i giorni di sosta che vedremo se sarà rigenerante.

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