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Una Virtus divertente resta prima in Eurocup, battendo il Lietkabelis 82 – 73

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photo Virtus - Giulia Pesino


VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – LIETKABELIS PANEVEZYS 82 – 73   (21-17; 37-34; 65-46)

Virtus Segafredo: Tessitori 11, Deri, Pajola 6, Alibegovic 7, Markovic 3, Ricci 11, Adams 8, Hunter 8, Weems 14, Nikolic, Teodosic 5, Gamble 9. All Djordjevic

Lietkabelis: Vinales 27, Normantas 5, Vaiciunas n.e., Lipkevicius 11, Poska 5, Maldunas 6, Venskus 3, Barnies 2, P. Valinskas 8, M. Valinskas 6. All. Canak

Arbitri: Zamojski, Majkic, Udyanskyy

Tiri liberi: BO 20/24; LI 16/24

Falli: BO 21; LI 24

Rimbalzi: BO 28; LI 33

Tiri da 2: 16/28; LI 12/26

Tiri da 3: 19/23; LI 11/29

Poteva anche essere una trappola, questa partita di Eurocup col Lietkabelis, p’erché veniva dopo un periodo di stop forzato, perché l’avversario sembravo tutt’altro che irresistibile, perché la testa poteva anche essere da un’altra parte, in questo periodo così particolare. Invece la Virtus ha saputo affrontar la gara in modo encomiabile, lasciando i lituani in partita solo per metà gara, prima di sferrare l’assalto decisivo. Missione compiuta, dunque, prima dello stranissimo derby che l’attende dopodomani. Ma quella sarà un’altra storia.

In avvio il quintetto Virtus è con Pajola, Adams, Weems, Ricci e Tessitori; risponde il Lietkabelis con Lipkevicius, Poska, Maldunas e i due Valinskas. Subito va bene a segnoTessitori, poi però il gioco bolognese tende un po’ ad incartarsi, i lituani tirano benissimo da tre ed è così che si tengono in partita. La notizia, però, è soprattutto il rientro sul parquet di Markovic, poco dopo la metà del quarto. Quintetti pressoché tutti trasformati, a questo punto, e bianconeri che mettono in mostra pezzi pregiati della loro creatività, ma non è che in difesa mordano poi più di tanto. Alla sosta è 21-17, con la brutta notizia di un colpo alla spalla ad un volenteroso Nikolic che lo ha messo fuori gioco.

Il Lietkabelis non ci sta a fare da semplice sparring partner, per cui Djordjevic, dopo un inizio di secondo periodo un po’ spento, prova a rimettere in campo i giocatori che sembrerebbero dare maggiori garanzie di aggressività: Pajola, Ricci, Tessitori, senza tuttavia ottenere il risultato sperato. Tra i lituani nessuno brilla particolarmente, per adesso, ma tutti possono rivelarsi pericolosi. Quarto comunque appena un po’ più sterile del precedente, nel punteggio: 37-34 all’intervallo.

Una brusca impennata bolognese in avvio di ripresa spaventa Canak, costretto al time out dopo un minuto e poco più, con Weems e Ricci che inseguono Tessitori sui tabellini. Il tempo passa con l’allungo virtussino che prosegue con apparente semplicità; poi la squadra tende inevitabilmente a rilassarsi ma i giochi parrebbero fatti. All’ultima sosta è 65-46.

Questa Virtus sa divertire almeno quanto mostra momenti di appannamento nella gestione della gara. L’ultimo quarto peraltro è pura accademia, un’appendice di partita già chiaramente chiusa. Serve ad arrotondare gli score (soprattutto a Vinales) ad esibire qualche bel gesto tecnico, come alcuni passaggi di Hunter, ed il tutto si chiude sull’82-73. Non è stata la semplice liquidazione di una pratica, ma i valori in campo sono emersi in modo evidente. La Segafredo si conferma in testa al girone e si avvia verso il derby di domenica prossima con relativa serenità. Markovic è rientrato, si attende Abass, ma soprattutto si aspetta di capire cosa succederà di qui in avanti, in una stagione assolutamente senza precedenti.

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