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10 Curiosità sul Frosinone – 30 apr
- La nascita del calcio a Frosinone viene fatta risalire al 1912, quando in città sorge una squadra chiamata Unione Sportiva Frusinate. Intorno a questa realtà sorgono altre squadre più o meno piccole, che poi vengono prima divise in due società (Frosinone A e Frosinone B) e infine riunite sotto la neonata Bellator Frusino, che durante il ventennio fascista assumerà il nome di Fascio Giovanile di Combattimento Frosinone. La squadra è successivamente fallita due volte, venendo rifondata prima nel 1959 e poi nel 1990 e sempre per questioni poco chiare.
- I colori sociali della squadra furono inizialmente il rosso e il blu, diventando solo successivamente il giallo e l’azzurro che tuttora viene vestito e che è valso ai giocatori del Frosinone il soprannome di “canarini”.
- Il Frosinone non ha mai giocato in massima serie, e ha raggiunto la Serie B soltanto nella stagione 2006/2007, partecipandovi a oggi per un totale di 6 edizioni. Questo risultato, seppure non sembri granché, rende il Frosinone la squadra più importante del Lazio dopo le due squadre romane.
- La maggior parte del suo secolo abbondante di vita il Frosinone l’ha speso tra la Serie D e la Serie C2, categorie nelle quali in entrambe ha conquistato il campionato per due volte. L’ultima volta in Serie D per i “canarini” è del lontano campionato 1977-1978, l’ultima volta in C2 è sicuramente più recente: si tratta della stagione 2003-2004, quando il Frosinone vinse il campionato sopravanzando il Brindisi di un punto.
- Alla Serie C1 è legato il record di spettatori venuti ad assistere a una gara del Frosinone: nella stagione 1988-1989 circa 12.000 spettatori affollarono le tribune del ‘Matusa’ per la sfida contro il Campobasso.
- Lo stadio cittadino ha una storia curiosa: chiamato da un giornalista locale ‘Matusa’ per la vetustà della sua struttura, è l’unico stadio italiano ad avere la copertura realizzata da un’unica volta “a conchiglia”, con un arco di cemento che parte dalle fondamenta dietro la stessa ed avvolge la tribuna. Costruito nel 1932, all’inizio era circondato da una staccionata ed era in pratica senza struttura, che fu aggiunta poco alla volta nei trent’anni successivi. Più volte si è parlato in città di costruire un nuovo impianto, per cui furono anche poste le basi, ma scandali imprenditoriali e il momento poco brillante della squadra in quel periodo fecero naufragare il tutto. Lo stadio ‘Matusa’ appare anche nel trailer del famoso videogioco “FIFA 12” della Electronic Arts.
- Alle cadute e alle risalite il Frosinone è abituato: sciolto e riformato innumerevoli volte prima della guerra, fallito e rifondato successivamente per due volte, non ha mai raggiunto prima dei tempi recenti una continuità di risultati apprezzabile, alternando clamorosi tonfi a entusiasmanti cavalcate. Nonostante i risultati altalenanti, il Frosinone ha sempre potuto contare su una tifoseria calda e presente.
- A differenza di moltissime altre realtà calcistiche italiane, il Frosinone non ha mai avuto un grande rapporto con gli stranieri: nessun tecnico non italiano si è mai seduto sulla sua panchina, e pochissimi sono anche i calciatori che hanno lasciato il segno. Tra questi il più famoso è Éder Citadin Martins, attualmente alla Sampdoria e in giallo-azzurro dal gennaio del 2007 al giugno del 2009: in una stagione e mezzo segnò 20 reti, diventando il miglior marcatore straniero di sempre nella storia della squadra.
- Il miglior marcatore di sempre è invece l’attaccante Paolo Santarelli, eroe locale che ha militato anche nella Sangiovannese, nel Messina, nel Latina e nel Baracca Lugo. In giallo-azzurro in due distinti periodi (dal 1974 al 1977 e poi dal 1980 al 1983) ha segnato in sei stagioni la bellezza di 64 reti.
- Il recordman di presenze è invece il portiere Marco Cari: nato a Ciampino, cresciuto nella Lazio dove però al massimo è arrivato alla panchina, dopo un breve passaggio al Teramo arriva al Frosinone a 23 anni nel 1979: vi rimane un decennio, chiudendovi la carriera dopo aver disputato tra i pali dei ciociari ben 287 gare, cifra che gli permette di superare il precedente eroe locale Giorgio Davato.
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