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Alé Bulåggna – Adès a t’al déggh

La rubrica “Alé Bulåggna” esplora il dialetto bolognese e lo collega al calcio. Esploriamo oggi un nuovo termine rafforzativo da veri bolognesi

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La frase del nostro dialetto che prendiamo in esame oggi, è parente della locuzione “At déggh ed sé” di cui abbiamo già parlato. Ed in effetti anche quello di oggi è un modo di dire che può essere usato quale rafforzativo come l’altro, ma viene utilizzata in modo leggermente differente, ed è per questo che la andiamo a presentare.

Adès a t’al déggh

La frase letteralmente vuole dire “Adesso te lo dico”, e quando viene utilizzata dal bolognese d.o.c.  serve da preludio ad una verità assoluta che si è palesata all’interno del cervello del petroniano stesso, che si sente in dovere di annunciarla al mondo, gettando luce su qualcosa che forse non era ancora chiaro.

Un esempio calcistico? Sicuramente sarà successo a tutti di sentire qualcosa del tipo: “Adès a t’al déggh: lu lé l’è un żavâj!”. Un modo poco gentile di dire che un giocatore è davvero scarso. Per farlo sarebbe bastato dire che il giocatore è scarso, o come direbbe il nostro tifoso che padroneggia il dialetto “lu lé l’è un żavâj”, ma questo avrebbe potuto essere messo in dubbio.

Con il rafforzativo “Adès a t’al déggh” il nostro bolognese ha voluto intendere che ci ha ragionato, che magari ha anche valutato l’idea di essere in errore ma che poi, finalmente, ha capito e ne ha la sacrosanta certezza.

A questo link potete trovare tutte le precedenti uscite di Alé Bulåggna!

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