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Amarcord – 22 dicembre 2021, Sassuolo-Bologna 0-3

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bolognafc.it

È lontano solo pochi chilometri l’appuntamento di sabato, ore 15, a cui dovrà presentarsi il Bologna di Motta. L’avversario è il Sassuolo, ormai un habitue del calcio nostrano ai massimi livelli, che ha portato una piccola realtà alla ribalta nazionale grazie a investimenti sui giovani e programmazione a lungo termine. A confronto con un’altra realtà florida e in salute qual è il Bologna di Saputo, per un duello tutto emiliano arrivato oramai alla sua diciannovesima edizione.

I ragazzi di Dionisi ci arrivano in modo altalenante, avendo alternato belle (e prestigiose) vittorie come quelle con Juventus ed Inter, a brutte battute d’arresto dove la squadra ha mostrato tutti i suoi limiti (specialmente difensivi, come nell’ultima giocata contro la Lazio). La gara col Bologna può costituire un’ottima possibilità di rilancio, ma tutto sembra promettere un pomeriggio non semplice per i neroverdi.

Perché il Bologna sta bene, ed è altrettanto bene che arriva a disputare la sfida. Forte dei tre punti ritrovati contro il Frosinone e di un settimo posto in coabitazione con la Roma, la squadra gode di un ottimo momento fisico e mentale, e nonostante la trasferta cercherà di imporsi e di portare a casa i tre punti.

Come accadde, del resto, nella partita protagonista del nostro episodio di Amarcord, il 3-0 inflitto a Reggio del dicembre ‘21, che permise di staccare in classifica proprio il Sasòl conquistando il decimo posto e rilanciando le (temporanee) ambizioni europee dei felsinei.

Il 2021 delle due squadre

Più o meno speculare il percorso delle due squadre nella stagione 2021-2022, almeno sino all’ultima giornata del girone d’andata.

Il Bologna vive di periodi, come dimostra – ad esempio – l’alternarsi dell’ottimo mese di novembre (chiuso con quattro vittorie in cinque partite) e il periodo immediatamente successivo, dove vengono registrate tre sconfitte di fila, proprio prima del derby emiliano. 

Teoricamente più equilibrato, ma in fin dei conti riportante il medesimo risultato, il torneo disputato dal Sassuolo. Il 2-2 rimediato all’ultima contro la Fiorentina consegna una situazione di classifica perfettamente equivalente: all’alba della diciannovesima – e ultima – giornata del girone d’andata, le due squadre sono appaiate all’undicesimo posto, con 24 punti ciascuna. L’occasione di conquistare l’agognata parte sinistra della classifica, oltre che di coltivare le rispettive – e legittime – ambizioni europee è insomma ghiotta, e la gara promette battaglia.

Le formazioni

Dionisi schiera i suoi col classico 4-3-3 di marca sassolese, con Rogerio, Ferrari, Ayhan e Muldur a protezione di Pegolo; quindi, Lopez, Frattesi e Traorè in mediana, con Boga e Berardi ai lati di Scamacca.

Mihajlovic risponde con un 3-4-2-1 in cui figurano Soumaoro, Bonifazi e Medel davanti a Skorupski; Hickey e Skov Olsen da fluidificanti con la coppia Dominguez-Svanberg al centro, quindi Soriano e Orsolini alle spalle di Arnautovic.

La partita

Il primo break è dei padroni di casa: al 7’ un’ottima combinazione mette Muldur nelle condizioni di servire – e bene – Scamacca; la punta gira verso la porta ma (un grande) Skorupski prima, e il palo poi, gli negano la gioia del goal.

Al 14’ Orsolini è pescato libero dal lancio di Bonifazi, ma spedisce alto. Scamacca spaventa ancora con un tiro da fuori, ma l’azione precedente è il preludio al vantaggio rossoblù: dinamica fotocopia col numero 7 trovato solo, in area, da un’apertura di Dominguez; questa volta, l’esterno non tradisce le attese e con un gran sinistro all’incrocio fulmina Pegolo. Orso si lancia sotto la curva: è 1-0.

Al 42’ arriva il raddoppio: Skov Olsen mette un pallone arretrato, e intelligente, in mezzo su cui si avventa Hickey; lo scozzese non ci pensa due volte e a rimorchio col destro trova una conclusione imparabile per Pegolo, battuto nuovamente.

Il Bologna gioca sulle ali dell’entusiasmo, e il numero 3 sembra non volersi fermare: è appena iniziata la ripresa quando Arnautovic lo serve di trivela, a cui seguono controllo e fendente su cui Pegolo deve superarsi onde evitare il terzo goal.

Berardi prova a riaprirla alla mezz’ora, con un sinistro su cui anche Skorupski è chiamato al grande intervento, ma la terza rete ad arrivare è ancora a tinte rossoblù. Barrow spreca all’88’, non Santander cinque minuti dopo: Vignato è lesto ad approfittare di un’incomprensione nella difesa dei padroni di casa, servendo El Ropero libero in area da solo; la punta controlla, si gira e spegne gli ultimi entusiasmi del Mapei, firmando il definitivo 3-0 felsineo.

Il paraguayano non segnava in Serie A dal 30 ottobre 2019, quando realizzò un rigore contro il Cagliari. Due anni (e tante discussioni) dopo, Santander torna a sorridere, con i compagni che gli si stringono attorno soffocandolo in un abbraccio: è un goal sperato, cercato ardentemente, poi voluto e trovato, e la squadra – assieme a tutto l’ambiente rossoblù – non possono che rendergli omaggio.

Com’è che faceva, del resto? … Che ce frega di Ronaldo noi c’abbiamo Santander

 

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