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Auguri Rossoblù: Emil Krafth – 2 ago

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Il trasferimento a Bologna: un acquisto carico di speranze, sia da parte di Corvino che lo portò sotto le Due Torri sia da parte dei tifosi che vedevano nel biondo svedese un ottimo innesto per il futuro; l’infortunio che lo ho accompagnato nel viaggio dalla Svezia fino al ritiro del suo nuovo club: delusione, ma soprattutto speranza nel rivedere a pieno regime un ragazzo che, a soli 19 anni, aveva già esordito coi grandi della Svezia; la prima partita, da titolare, a Carpi: a tutti, in quel momento, Emil sembrò un po’ impacciato ma, col passare dei minuti, prese consapevolezza e fiducia in sé stesso fino a quando, dopo neanche mezz’ora di gioco, un fallo del centrocampista Lollo non lo spezzò nuovamente, facendogli terminare anzitempo il match e costringendolo ad uscire dal campo in barella; mesi eterni: mesi nei quali Emil si intravede a Casteldebole, scappa dalla notorietà e si chiude in palestra, non si fa vedere insieme ai compagni probabilmente perché, come un leone ferito, non accetta un’altra sconfitta dal suo corpo; poi però, con l’arrivo della primavera, questo magnifico fiore biondo inizia a sbocciare: lo si vede al campo, lo si vede correre e giocare insieme ai compagni, i tifosi gli rinnovano sempre una fiducia che, ne siamo certi, non gli è mai mancata conoscendo le straordinarie doti tecniche del ragazzo; arriva il debutto bis, arriva un’altra occasione per Emil, la tanto agognata luce in fondo al tunnel che gli permette, per altre tre volte, di scendere in campo col numero 4 sulle spalle, a dimostrazione di come sappia gestire situazioni pesanti a livello psicologico e portare numeri importanti sulla schiena. Poi, a ciel sereno, la fioritura completa con la maglia della Svezia U21 con la quale, nonostante il mondiale al quale non ha potuto partecipare l’anno prima, poi vinto dai compagni di nazionale, ha sempre dato tutto e il gol (tra l’altro splendido) trovato in amichevole ha ufficialmente decretato una cosa: Emil è tornato e guai a chi osa ancora dubitarne. Oggi il nostro Krafth compie 23 anni, a dimostrazione di come la stoffa del predestinato l’abbia sempre avuta. Auguri Emil, 1000 di questi giorni!

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