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#BFCGenoa: nella mente dei mister – 23 feb

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Alessandro Sgarzi


Quest’anno ci siamo spesso trovati ad affrontare squadre in forte difficoltà. In ogni occasione, o quasi, queste hanno trovato giovamento dallo sfidare il Bologna, portando a casa i 3 punti, uscendo dalla situazione negativa. 
Domani al Dall’Ara invece arriverà una delle squadre più in forma del campionato…può essere un bel punto di partenza?

A parte gli scherzi, che poi tanto scherzi non sono; il Genoa sarà l’avversario del prossimo turno di campionato. Davide Ballardini, subentrato a Juric in corso d’opera, ha trasformato la formazione rossoblù, guadagnando ben 24 punti nelle 13 sfide disputate. Una media da 1,85 punti a partita, quasi da Champions League, considerando che con l’ex allenatore del Bologna, il Genoa ha raccolto meno punti solo di Napoli e Juve. 
Affrontare una squadra così tanto in salute non sarà facile, ma i felsinei hanno l’obbligo di disputare una buona partita sotto gli occhi dei propri tifosi, soprattutto dopo la pessima prestazione di domenica scorsa, in cui sì, sono arrivati i 3 punti, ma i ragazzi di Donadoni si sono resi protagonisti di una delle più brutte partite dell’anno. 

Ora andiamo più nel dettaglio, analizzando le probabili formazioni e gli scenari tattici del match di domani.

Genoa.

Ballardini non ha stravolto il lavoro di Ivan Juric, ma lo ha modificato, intervenendo dove forse serviva di più: in difesa. La fase difensiva è migliorata tantissimo, anche grazie a Spolli, che si è preso il posto in mezzo alla difesa a 3, e all’aggiunta di un centrocampista in più. Ora il Genoa gioca con un 3-5-1-1, a differenza del 3-4-3 di Juric. Maggior ampiezza, più inserimenti da dietro e più equilibrio: così Ballardini è riuscito a risollevare una squadra allo sbando. 
Domani i genoani giocheranno quasi sicuramente con gli stessi 11 che hanno avuto la meglio dell’Inter, forse con un cambio in mezzo. 

Perin; Rossettini, Spolli, Zukanovic; Rosi, Rigoni, Bertolacci, Hilijemark, Laxalt; Pandev, Galabinov.

Rispetto alla sfida contro i nerazzurri si potrebbe sedere in panchina l’ex Bologna Bessa, a favore di Rigoni. Del resto tutto uguale, con Galabinov davanti insieme a Goran Pandev.

Bologna

Torna tra i convocati Verdi, che ha smaltito in tempi record l’infortunio rimediato contro il Napoli, e rientrano dalla squalifica i due terzini Mbaye e Masina, mentre si ferma Palacio per un infortunio muscolare che lo terrà fuori dai campi per 3 settimane. Oltre al Trenza ancora out Da Costa; a questi si aggiunge De Maio, che salterà la sfida contro la sua ex squadra per squalifica.
Ecco quindi l’11 che probabilmente scenderà in campo dall’inizio.

Mirante; Mbaye, Gonzalez, Helander, Masina; Poli, Pulgar, Dzemaili; Orsolini, Destro, Di Francesco.

Dietro dovrebbero tornare i due terzini che hanno giocato di più quest’anno, mentre in mezzo al campo uno tra Poli e Dzemaili potrebbe riposare per far posto a Donsah. Davanti tridente scontato, con Falletti che finirà in panchina dopo l’opaca prova contro il Sassuolo.

Attenzione però: Donadoni potrebbe anche cambiare modulo, affidandosi ad un 3-5-2, per giocare a specchio rispetto al Genoa. In questo caso si coprirebbero con più facilità le fasce, e si soffrirebbero meno le avanzate dei due esterni Rosi e Laxalt. 
Il sacrificato sarebbe probabilmente Orsolini, con Romagnoli che farebbe il suo esordio come difensore di destra, con Gonzalez che scalerebbe al centro. Sulle fasce Mbaye e Masina, interni i soliti 3, con in attacco Destro e uno tra Avenatti e Di Francesco. 

In fase difensiva il pericolo numero 1 è Pandev. Il macedone oltre ad essere freddo in zona gol, è il vero fulcro della manovra del Genoa. Con la sua tecnica e la sua esperienza riesce quasi sempre a far salire la squadra spalle alla porta, trovando gli inserimenti dei due esterni che danno ampiezza, e delle due mezz’ali che si inseriscono. Anche Galabinov sfrutta la sua fisicità per permettere alla squadra di respirare, ma lui è più il finalizzatore, mentre Pandev è una sorta di regista offensivo. 

Il Bologna se giocherà con il 4-3-3 dovrà stare molto attento agli esterni. Contro l’Udinese (che gioca con lo stesso sistema di gioco del Genoa), abbiamo sofferto molto l’inferiorità a centrocampo, quindi i due esterni d’attacco si dovranno sacrificare molto, e i due terzini dovranno legarsi con le mezz’ali Poli e Dzemaili. 
Se Donadoni invece dovesse proporre il 3-5-2, sarà più semplice la lettura difensiva, mentre l’incognita sarebbe la fase offensiva. Donadoni ha confermato che Destro e Avenatti potrebbero giocare insieme con facilità, anzi, Felipe potrebbe aprire spazi importanti per Mattia, sfruttando la sua fisicità e la capacità aerea.

Mi aspetto una partita molto tattica e scorbutica. Portare a casa i 3 punti sarà molto complicato, ma sicuramente la stessa cosa vale per la squadra di Ballardini.

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