Bologna FC
Bologna-Brann: ecco la sentenza della UEFA
Le istituzioni hanno deciso: ecco la multa e le sanzioni previste ai danni degli ultras felsinei
Abbiamo la sentenza. Una settimana dopo il caso di Bologna-Brann, la UEFA si è espressa, sanzionando i rossoblu con una multa pari a €50.000 per le varie infrazioni al codice. Il motivo principale, la punta dell’iceberg, è l’utilizzo di materiali pirotecnici non comunicati e, pertanto, non autorizzati dalle autorità competenti. Questione spinosa, insomma, ma che potrebbe nascondere un’insidia maggiore.
Tommaso Pobega e Giovanni Fabbian in allenamento (© Bologna FC 1909)
La minaccia al settore
Tramite i propri canali social, la Curva Andrea Costa aveva mostrato i propri dubbi in merito a quanto discusso durante gli ultimi giorni. La proposta dei leader del tifo organizzato felsineo era stata quella di sospendere gli straordinari fenomeni che erano stati messi in piedi negli ultimi mesi, invitando chiunque vedesse il messaggio a seguire la decisione. Poi, però, è arrivata una grande vittoria, e tutti i nuvoloni sembravano essere più lontani. Fino ad oggi, perlomeno. Perché, oltre alla sanzione pecuniaria, la massima organizzazione calcistica europea ha disposto la chiusura preventiva del settore in caso di reiterazione del fenomeno entro i prossimi due anni. In parole povere, gli ultras del Bologna sono tenuti sott’occhio da tutti, anche perché l’ammonizione federale è stata severa, ma non proibitiva.
Una politica di tolleranza?
Nessuna trasferta vietata, nessuna chiusura improvvisa. Insomma, sembrerebbe che la UEFA abbia preferito la carota al bastone, scegliendo, almeno parzialmente, la via della comprensione. Arriverà una risposta della Curva? Se sì, aspettiamocela nei prossimi giorni, probabilmente domani.
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