Bologna FC
Miller, Asllani e Mandragora, chi sono i tre nomi per il centrocampo rossoblù?
L’infortunio di Ferguson costringe il Bologna a muoversi in fretta sul mercato per un centrocampista, con Sartori che avrebbe già individuato i tre profili adatti. Proviamo a scoprirli insieme.
Un acquisto a centrocampo il Bologna avrebbe comunque dovuto farlo, soprattutto dopo le uscite di El Azzouzi ed Aebischer. È questa la prima certezza che aleggia a Casteldebole. Ciò che fino ad oggi, però, non c’era, era la fretta di farlo. Non perché non servisse, ma perché i numeri per affrontare le prime due gare di campionato c’erano, e la coppia Freuler-Ferguson era più che affiatata. Tutti presupposti giusti per far lavorare Sartori nella sua comfort zone: l’ultima settimana di mercato.
Lewis Ferguson in Milan-Bologna, finale di Coppa Italia (@Bologna FC 1909)
Ma del resto, è quando tutto va bene che c’è da preoccuparsi. Ed infatti ecco che, come volevasi dimostrare, Ferguson si ferma per una lesione al polpaccio. Nulla di troppo preoccupante per fortuna, visto che il club stima i tempi di recupero in 3 settimane circa, ma che comunque conferma l’alta propensione all’infortunio per lo scozzese, specialmente dopo la rottura del crociato. Necessario, insomma, correre ai ripari per trovare in fretta un centrocampista, ma su questo il Bologna è già preparato.
Lennon Miller, l’idea numero 1 a centrocampo per il Bologna
18 anni, scozzese, 1 metro e 82 per 72 chili, professione tuttocampista. L’identikit di Lennon Miller sembra rispecchiare a pieno ciò che cercano i Rossoblù. Un centrocampista in grado di potersi adattare benissimo sia come vice Freuler che come vice Ferguson, e quindi in grado di dare allo stesso tempo quantità e qualità.
Lennon Miller (©1000cuorirossoblù)
Abile nel disimpegnarsi sia in fase difensiva che in fase offensiva (come dimostra effettivamente la sua heatmap) Miller è un giocatore in grado di muoversi per tutto il campo. Spesso, infatti, il ragazzo del Motherwell ama allargarsi per ricevere il pallone con più tranquillità (proprio come fa Ferguson) per poi poter dare il via ad una transizione offensiva. Non solo, perché nelle situazioni più chiuse il ragazzo si abbassa anche tra i centrali, permettendo a questi ultimi di allargarsi e creare una soluzione di gioco in più. Doti, insomma, che ricordano molto il “nuovo Ferguson” plasmato da Italiano.
Miller, però, non è solo questo. Da vero centrocampista box-to-box infatti, lo scozzese abbina alla costruzione del gioco anche ottime capacità di recupero del pallone, come dimostra il dato sui recuperi di palla a partita (più di 6), ed anche doti offensive affatto malvagie. Nella scorsa Scottish Premier League, infatti, lo scozzese ha realizzato 2 gol e fornito 8 assist a fronte di 12 passaggi chiave (un dato, quindi, da valutare con le pinze).
Asllani e Mandragora: le due idee “Made in Italy”
Oltre all’infortunio, temporaneo, di Ferguson, però, un’altra questione che il Bologna potrebbe doversi trovare costretto ad affrontare è quella relative alle liste UEFA. Ad oggi, queste ultime non sembrano un problema, visto che con l’arrivo di Zanoli i Rossoblù sono in un buon numero. Tuttavia, avere delle scelte in più non fa mai male. Ecco perché, quindi, tornano di moda, anche burocraticamente, le idee di Asllani e Mandragora. La domanda, però, è: come si potrebbero inserire nello spartito Rossoblù?
Kristjan Asllani (©FC Inter)
Il primo, per doti tecniche e disposizione in campo, potrebbe rappresentare effettivamente una tipologia di giocatore “nuova”. Mediano abile nel fraseggio con i compagni, proprio come Moro, ma allo stesso tempo molto abile nel lancio lungo, tattica spesso utilizzata anche da Italiano in questa stagione. Il centrocampista albanese, ma nato calcisticamente ad Empoli, fa infatti di questa dote la sua arma principale, sia per spostare il pallone da un lato all’altro del campo, sia per mandare in profondità i compagni. Oltre a ciò, il nerazzurro ha anche una vocazione particolare nel cercare il tiro dalla distanza, anche se spesso fatica a trovare il gol.
Per ciò che riguarda il viola, invece, le novità che un suo arrivo potrebbero portare al Bologna sono ben poche. Difatti, l’ex Juventus è un giocatore molto simile a Pobega, mancino, abile con il pallone, ma soprattutto senza, con gli inserimenti alle spalle della difesa che rappresentano l’arma preponderante del suo gioco. Tuttavia, il ragazzo ha già lavorato con Italiano, che lo conosce e lo apprezza, e la trattativa per il rinnovo con la Fiorentina non sembra andare per il meglio, rendendolo a tutti gli effetti un’occasione più che ghiotta.
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nino
11 Agosto 2025 at 9:53
E Pessina?