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Bologna Fc 1909 – Cosa vuole dire uscire imbattuti da San Siro e dall’Allianz Stadium

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Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblù

 

 

Abbiamo tutti negli occhi il minuto 84, quando Medel, accompagnato fuori da Theate, si batte la mano sul cuore, dove c’è lo stemma del Bologna. In quel momento la partita viaggiava ancora sullo 0 a 1 e ci vorrà un’invenzione di Morata, in rovesciata, per impattare la partita al 95simo, grazie ad una capocciata finale di Vlahovic. Solo al 95simo, con ben otto minuti di recupero e gli avversari ridotti in 9, con l’espulsione di Medel alquanto dubbia.

Uscire imbattuti dall’Allianz Stadium (così come qualche settimana prima da San Siro), aiuta a spiegare la cifra tecnica di questa squadra che solo a sprazzi in questa stagione era emersa. E la situazione sanitaria di Sinisa Mihajlovic chiarisce (e motiva)solo in parte l’evoluzione del gruppo.

Partiamo dalla difesa: nelle ultime 10 partite subiti 8 goal, di cui tre nella sola partita contro la Lazio e uno ieri sera nell’infinto recupero e senza due uomini. Il quartetto Skorupski, Soumaoro, Medel e Theate è ormai un team consolidato che, dopo un periodo di assestamento, ha iniziato ad ergere un muro davanti ai legni rossoblù di cui si iniziano a vedere i positivi effetti.

Le fasce: non ce ne voglia Lollo De Silvestri, ma Aaron Hickey e Mitchell Dijks (recuperato alla miglior forma), con il loro tuttocampismo stanno fornendo prestazioni di alto livello garantendo, sia in fase di possesso che di non possesso, il loro eccellente contributo.

Il centrocampo: l’inserimento di Michel Aebischer ha completato il quadro di giocatori di livello sulla mediana. Giocatori non campionissimi, ma capaci di impattare, imbrigliare e condurre una partita difficile e complicata (in trasferta s’intende) come quella di San Siro o quella dell’Allianz Stadium. Mattias, Jerdy, Nicolas e Michel sono quattro giocatori importanti (a cui, siamo sicuri, si aggiungerà Michael, attualmente ai box) che potrebbero far gola a qualsiasi squadra.

L’attacco è forse l’unico reparto che occorre completare nel prossimo mercato: priorità nel trovare un vice Arnautovic di livello e capire la reale cifra di Musa Barrow, finendo col cercare un giovanissimo promettente (magari dalle nostre giovanili dove Raimondo, Mazia e Anatriello stanno facendo un’ottima stagione) da lanciare in prima squadra, segnando il futuro dell’avanti rossoblù. E senza dimenticare Emanuel Vignato, che potrebbe essere un ottimo inserimento, se lo si utilizzasse con continuità e nel suo ruolo.

Uscire imbattuti da San Siro e dall’Allianz Stadium, quindi, non è frutto di una favorevole coincidenza, ma della crescita organica di un gruppo che ha in se valori tecnici e umani importanti. Si umani, come quella mano sul petto di ieri sera di Gary Medel, segnale di determinazione e attaccamento al club e alla sua squadra, tanto da essergli costato un rosso, rosso che a molti è sembrato sproporzionato.

Dove può arrivare questa squadra, oggi che la quadratura sembra sia acquisita? Ricordando  i 19 pali (squadra top scorer del campionato) colpiti nel corso della stagione, in alto certamente, non a 38 punti, come la classifica attuale segnala. Il quanto, in parte, dipenderà anche dal prossimo mercato, che dovrà completare il lavoro fatto negli ultimi 3 anni, i cui frutti si iniziano a percepirli adesso.

 

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