Bologna FC
Bologna-Genoa (2-1): rimonta in cifre
Bologna-Genoa è terminata con la rimonta rossoblù, ma dietro a questa c’è una storia di mentalità, lucidità e… numeri.
Il Bologna di Vincenzo Italiano ritrova il sorriso davanti al proprio pubblico, ribaltando il Genoa in una gara che ha raccontato molto più di un semplice 2-1. È stata la vittoria della pazienza, della qualità nel momento giusto e della capacità di saper leggere la partita quando tutto sembrava complicarsi.
Bologna-Genoa, inaspettata
Dopo un’ora di equilibrio, con gli ospiti capaci di colpire per primi con la perla di Ellertsson, il Bologna ha saputo costruire una rimonta solida e… meritata? Le statistiche dicono Sì: i rossoblù hanno tenuto il pallone per il 59% del tempo, completando oltre 400 passaggi, quasi un terzo in più dei liguri. Una supremazia territoriale, che ha trovato la sua espressione più chiara nei 25 tocchi in area avversaria (contro gli 11 del Genoa) e negli 8 calci d’angolo conquistati.
Il dato degli expected goals (1.59 a 0.53) racconta una squadra capace di crearsi opportunità concrete, pur rischiando, come sul miracolo di Skorupski a inizio ripresa. Ma se il Genoa ha dato battaglia nei duelli — 20 contrasti vinti a fronte dei 13 felsinei, più falli commessi e maggiore fisicità — il Bologna ha risposto con la mente lucidità.
E la freddezza sotto porta?
Decisivi i singoli. Castro ha capitalizzato al meglio l’ingresso in area con un tocco sporco ma letale, mentre Orsolini si è preso la scena sul finale di una partita sofferta e sudata. I numeri certificano il suo impatto: xG pari a 0.79 e una conclusione che ha lasciato a Leali solo l’illusione di poterla parare.
Il Genoa, dal canto suo, ha opposto resistenza fino all’ultimo, trovando addirittura più rinvii difensivi e una prestazione generosa di Leali, autore di 4 parate e capace di prolungare la tensione fino al 97’. Ma il Bologna, stavolta, ha mostrato di avere qualcosa in più: la maturità per non andare nel panico dopo lo svantaggio e la forza mentale per ribaltare la partita.
Al Dall’Ara, dunque, non è arrivato solo un successo che vale 6 punti in classifica dopo 4 giornate, ma anche un segnale: questo Bologna sa soffrire, sa reagire e, soprattutto, ha le armi per incidere quando la partita lo richiede.
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