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Bologna – Salernitana: Colantuono «Il Bologna è una squadra che sta bene nella testa e nel gioco»

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Us. Salernitana


Poche e laconiche battute per Mister Colantuono, che dopo un tre a zero secco come quello del Dall’Ara, non si nasconde dietro a giustificazioni

Mister Buon Pomeriggio, prima partita di questo mini torneo, Bologna complicatissimo da fermare, Le chiediamo se si aspettava questo tipo di partita da parte della Salernitana, che, volendo, nel secondo tempo ha avuto la possibilità di metterci la firmetta e però non è andata, e perchè la scelta di questo 4 4 11 molto compatto, con Bradaric e Pellegrino sullo stesso lato?

«La scelta di Pellegrino su quel lato è perchè è più offensivo di Bradaric; la partita è difficile da giudicare, ci aspettavamo il palleggio dei rossoblù e la partita era stata preparata in un certo maniera, belli compatti,  ma la giocata di Orsolini, il bellissimo gol ci ha un pò scombinato i piani. Potevamo pareggiare con Simy subito dopo, ma se poi non riesci e arriva il secondo gol, un gol fotocopia, dimostra tutta la qualità dei nostri avversari, contro cui c’era poco da fare. Mi scoccia il terzo gol, perchè la differenza di risultato (due a zero con due azioni pericolose da gol e non 3 a 0) non avrebbe cambiato nella sostanza l’andamento della partita, ma diventa più pesante da giustificare, perchè con il due a zero avremmo fatto le stesse cose cha hanno fatto altre squadre che sono venute qui. Il Bologna è una squadra in salute, che sta bene nella testa, sta bene nel gioco  ed è uno degli avversari più scomodi da incontrare. Qui non si tratta di evitare i record negativi di punti fatti in un totale di partite, ma di pensare a lavorare bene e con un obiettivo chiaro: mantenere le promesse fatte con la  Società, perchè abbiamo una società che ci fa stare bene e ci permette di lavorare bene. Quindi la prossima partita in casa con il Sassuolo deve essere la partita dell’anno, perchè dobbiamo rispettare l’ambiente e la società. Abbiamo avuto anche delle difficoltà di organico, ma adesso si riparte e la parola d’ordine deve essere lavoro».

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