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Bologna-Torino: ecco come gioca la squadra di Baroni

I rossoblù tornano al Dall’Ara per sfidare i granata in ripresa: il tecnico dei piemontesi ha ritrovato equilibrio e identità con il 3-5-2, puntando su compattezza, verticalità e la coppia Simeone-Adams per colpire in ripartenza.

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Marco Baroni sulla panchina del Torino (© Torino FC)
Marco Baroni sulla panchina del Torino (© Torino FC)

Al Dall’Ara, il Torino si presenta al cospetto del Bologna con un umore molto positivo. Nonostante l’inizio di stagione shock con sconfitte assortite, anche piuttosto pesanti, la squadra di Marco Baroni sembra aver trovato una quadratura.

Il tecnico ex Lazio ha abbandonato le idee tattiche di Vanoli, da cui avrebbe voluto ripartire col suo Toro e ha dovuto modificare le sue scelte. Nonostante la squadra formazione granata aveva acquisito un buon equilibrio in campo.

Come ha iniziato la stagione il Torino di Baroni?

Nelle prime giornate il Torino di Marco Baroni ha incassato diverse sconfitte, anche con passivi importanti. Il 5-0 di San Siro contro l’Inter alla prima giornata rappresenta la sconfitta più pesante del torneo in questo primo quinto di stagione.

In quell’occasione, il tecnico aveva deciso di schierare ancora il Torino con il 4-2-3-1, un modulo che ha portato fortuna a Baroni in carriera. Tuttavia, a differenza di Roma (con la Lazio), Verona e Lecce, questo schieramento non ha funzionato e ha tolto tante certezze ai granata.

Certezze che, con Paolo Vanoli, si erano cementificate sul 4-2-3-1 e avevano portato il Toro ad una salvezza molto serena.

Come gioca oggi il Torino di Baroni?

Ecco perché, dopo le prime settimane di stagione, Baroni è tornato indietro a un Torino schierato col 3-5-2, come all’inizio della passata stagione, e domani sera si presenterà a Bologna esattamente così. Un modulo più coperto, più adatto alle caratteristiche dei centrali a disposizioni, nonché degli attaccanti, e interpretato in maniera più prudente.

La squadra infatti attende, con un blocco più basso quasi a formare un 5-3-2 e poi riparte velocemente con la coppia Simeone-Adams davanti. Delle squadre di Baroni, il Torino oggi ha una caratteristica molto importante: la verticalità.

La squadra granata, appena recuperato il pallone, verticalizza e gioca negli spazi. Spazi nei quali due attaccanti come l’argentino e lo scozzese si trovano e giocano a meraviglia. Difficile, in questo momento, chiedere di più e di meglio alla formazione granata, che è anche molto efficace su calcio da fermo.

A che cosa deve stare attento il Bologna?

Nella sfida di questa sera il Bologna deve fare attenzione a non allungarsi. Perdere tempi e spaziature rischia di esporre la formazione di Italiano a continui contropiedi. La posizione di Vlasic, inoltre, potrebbe creare grandi problemi alla squadra rossoblù. 

Il capitano del Torino parte come mezzala, in fase di non possesso. Ma quanto la squadra granata riparte o è in possesso l’ex West Ham si accentra e diventa un trequartista. Il croato con un Bologna lungo che lascia spazio tra difesa e centrocampo è in grado di accendere i due attaccanti.

Insomma, l’attenzione deve dunque rimanere sempre molto alta. Perché il Torino di Baroni, ancora più del Cagliari, può mettere in difficoltà il Bologna verticalizzando immediatamente. Anche perché, a differenza dei sardi sfidati domenica scorsa, hanno una qualità superiore con Asllani in regia, rossoblù mancato in estate “in favore” proprio della formazione piemonte.

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