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Bologna, verso la seconda pausa: il punto sul calciomercato

La campagna acquisti rossoblù 25/26 finora delude: innesti senza reti né assist, adattamento lento in difesa e centrocampo. Italiano invoca più determinazione e fame per crescere come squadra

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Jonathan Rowe all'esordio in Rossoblù durante Milan-Bologna (©Bologna FC 1909)
Jonathan Rowe all'esordio in Rossoblù durante Milan-Bologna (© Bologna FC 1909)

Se la prima pausa Nazionali arriva sempre troppo presto per trarre delle parziali conclusioni, il secondo stop del torneo diventa un momento importante di riflessione. In particolare, in questo avvio di stagione del Bologna è necessario soffermarsi sull’effettivo impatto del calciomercato.

Se è vero un mese e mezzo o due mesi nella stagione sono una piccola parte dell’intero percorso, è anche vero che qualche domanda può cominciare a essere fatta. Il calciomercato del Bologna è stato, lungo, movimentato e a tratti doloroso. Le cessioni di Beukema prima e Ndoye sono state molto complicate da digerire, soprattutto dopo la gioia regalata dal gruppo della passata annata con la conquista della Coppa Italia. Eppure nomi e investimenti alla mano la proprietà ancora una volta non ha fatto mancare il proprio sostegno alla causa.

Impatto insufficiente

A volte, soprattutto in avvio di annate, si rischia di arrivare a conclusioni affrettate, ma in questo caso i numeri parlano chiaro. Finora il calciomercato estivo del Bologna 2025/26 ha avuto impatto pari a zero o comunque insufficiente. Nessun gol e nessun assist è arrivato dai nuovi acquisti davanti. Anzi, Bernardeschi nelle poche apparizioni in campo ha collezionato più insufficienze che “punti a suo favore”. Rowe non è ancora pervenuto e la stagione di Immobile, finora, è durata 20 minuti. Insomma se l’attacco è il reparto che per antonomasia fa sognare, ad oggi gli acquisti del Bologna spengono questo entusiasmo.

Se ci si aggiunge centrocampo e difesa, il bilancio del calciomercato del Bologna, a una partita dalla seconda pausa, è pienamente insufficiente. Dietro Zortea ha necessità di ripassare il manuale del terzino di una difesa a quattro. Heggem e Vitik devono ancora adattarsi pienamente alla realtà del calcio italiano e non solo per gli avversari, quanto per il modo di giocare del Bologna, nonché di allenarsi. A centrocampo, il ritorno di Pobega è stato nuovamente condizionato dai problemi fisici; mentre, Sulemana sfortunatamente non ha ancora potuto dare il suo contributo.

L’appello del mister

A suffragare la sensazione che ancora nel Bologna, soprattutto i nuovi, i giovani provenienti dal calciomercato non si siano inseriti, ci ha pensato mister Italiano nella conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Friburgo. Il tecnico ha svelato come Ndoye è diventato Ndoye e ha chiesto a tutti lo stesso atteggiamento e la stessa fame dello svizzero nel provare a migliorarsi. E contestualmente ha chiesto ai ragazzi della rosa rossoblù di avere la stessa voglia di migliorarsi che aveva visto nell’attuale ala del Nottingham Forest.

Un appello, un rimpianto? La risposta la sa solo Vincenzo Italiano. E forse è meglio così, altrimenti questa prima parziale bocciatura del calciomercato del Bologna assumerebbe proporzioni “pericolose”.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Renato

    4 Ottobre 2025 at 8:29

    Quest anno si lotta x non retrocedere. Lo sto scrivendo da mesi

  2. Doc

    5 Ottobre 2025 at 9:15

    quando leggo che il Bologna é ambizioso, che Saputo punta in alto, mi viene da ridere. Società che fa cassa e che si indebolisce ogni anno.

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