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Bologna vs Catania 1 a 2: Il dopo partita, davanti all’antistadio – 11 Mag

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Sono le 19,35 quando in via Andrea Costa autobus, macchine e motorini possono tornare liberamente a circolare costeggiando da una parte il campo Lucchini e dall’altra lo Stadio Dall’Ara, nel quale poco più di due ore e mezza prima il Bologna sconfitto dal Catania, alla prima vittoria esterna stagionale, veniva matematicamente retrocesso con una giornata di anticipo sulla fine della stagione.

Una grandissima amarezza per tutti i 30.000 presenti allo stadio e anche per quelli che hanno sofferto a distanza ascoltando la radio o guardando la televisione. La delusione non arriva di certo inaspettata in quanto è il frutto di tre anni di pessima gestione societaria e di una conseguente disastrosa annata sul campo, ma non può che prendere il sopravvento su tifosi che hanno voluto crederci nonostante tutto fino alla fine e che stando sempre vicini alla squadra, anche sabato si erano ritrovati in più di mille per incoraggiare i rossoblù, hanno fatto tutto ciò che era a loro possibile per evitare la serie B. Purtroppo non è bastato e per questo motivo, circa 250 della curva intitolata a Giacomo Bulgarelli, indimenticata bandiera felsinea che vinse proprio 50 anni fa , assieme ad alcuni compagni che prima della gara odierna hanno sfilato sul campo del Dall’Ara, il settimo scudetto, hanno aspettato i giocatori per esprimere il loro sdegno e il loro malcoltento al grido di “uscite a mezzanotte” .

Non è stato necessario attendere così tanto, perchè alle 19, probabilmente su consiglio della Questura, Kone, Natali, Curci, Garics, Krhin, Bianchi, Paponi, Acquafresca e Pazienza sono usciti dal cancello dell’antistadio a piedi e divisi dai tifosi da un cordone di Polizia, sono rimasti in silenzio e a testa bassa ad ascoltare lo sfogo dei presenti. Dopo circa 5 minuti, con un Kone  commosso, i giocatori sono rientrati e chi con il pullman, chi con le proprie auto sono tornati a casa. Per completare ufficialmente la stagione adesso si dovrà andare a giocare contro la Lazio senza più nessun obiettivo e con un futuro davanti che sembra tutt’altro che roseo. L’unica cosa da cui ripartire sarebbero i tifosi, encomiabili e sempre fedeli ai colori rosso e blu.

 

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