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Bologna vs Genoa 2 a 0: la cronaca del match – 24 apr

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Ci sono partite che non puoi sbagliare. Sembra quasi siano fatte apposta. E la partita di oggi al Dall’Ara tra Bologna e Genoa è proprio una di quelle. La squadra di Donadoni questo pomeriggio non poteva proprio sbagliare. Nessun margine di errore. Non dopo aver perso per 6 a 0 contro i rivali del Napoli, e neanche dopo 9 partite senza vincere. La vittoria è come l’ossigeno: non puoi farne a meno sportivamente parlando. E il Bologna era come se fosse stato a seimila metri di quota sull’Everest. Vedi la cima ma con la mancanza di ossigeno cominciano a venire i capogiri. Per fortuna una bella bombola d’ossigeno sull’Everest è una vittoria nel calcio mettono tutto a posto. Per questo oggi il Bologna non poteva non vincere. Nonostante le pesantissime assenze di Destro e Diawara, il Bologna porta a casa i tre punti grazie allo score finale di 2 a 0 per i petroniani. I felsinei volano quindi a quota 40, a più otto sul Palermo terzultimo, il quale ha battuto il Frosinone nello scontro diretto. Il successo emiliano è dovuto certamente a tutto il gruppo, ma specialmente ai più esperti Brienza e Brighi, i quali hanno preso le redini del centrocampo bolognese e hanno condotto la squadra per mano. Rizzo, nel giorno del suo 24esimo compleanno, e Masina sono stati i muscoli che hanno piegato un Genoa galvanizzato dal recente successo sull’Inter.
Gli uomini di Donadoni hanno iniziato il match subito all’attacco, con gli occhi di chi non può fallire. Il Genoa prova a mantenere il possesso della sfera, ma di fronte al pressing forsennato dei rossoblu (vera arma vincente del Bologna di Donadoni), non hanno potuto fare altro che lasciare il pallino del gioco ai felsinei tentando magari di colpirli in contropiede. Così Brienza, nel ruolo di mediano, ha spostato in avanti di qualche metro il baricentro della squadra. L’iniziativa bolognese parte dal suo mancino poiché la cattiveria agonistica di Brighi e la versatilità di Taider consentono al Bologna di portare in avanti parecchi interpreti offensivi ma allo stesso tempo garantiscono copertura ai due centrali difensivi Maietta e Gastaldello. La sfida si gioca su ritmi molto elevati. Il Bologna fa le prove del vantaggio quando al 6′ minuto Rizzo mette in mezzo per Brienza: il numero 23 calcia a botta sicura ma la sua conclusione si spegne a lato di Lamanna. In attacco Floccari continua a lottare con i centrali del Genoa creando enormi spazi alle ali Giaccherini e Rizzo. Brienza lo capisce e al 12′ serve a Giaccherini un pallone in profondità delizioso come i piatti del celebre chef Gordon Ramsey. Giac Giac è un buon gustaio: raccoglie il felice invito di Brienza e infila Lamanna con il piattone destro ad allargare. 1 a 0 Bologna! Il Genoa è tramortito e non riesce a reagire, complice la velocità di corsa e di palleggio dei felsinei. E così per 20 minuti il Bologna strapazza il Genoa, alla ricerca del raddoppio. Al 36′ Rincon rischia l’espulsione con un pestone volontario a Brighi, ma viene graziato dal signor Damato. Il Genoa prova a spezzare il gioco e il ritmo del Bologna attraverso molti falli. Il BFC inevitabilmente cala d’intensità, consapevole dell’impossibilità di mantenere un simile ritmo per tutti i novanta minuti. Ed ecco che il Genoa si rende pericoloso. Al 39′ una disattenzione di Maietta e Gastaldello rischia di rovinare tutto quanto fatto di buono fino a quel momento. Sarebbe davvero una beffa e un duro colpo per l’autostima dei giocatori di Donadoni. Ma Pavoletti, lanciato in area da Matavz, non fa i conti con Mirante: il portiere emiliano ipnotizza il centravanti ligure e para con i piedi un tiro fiacco e impreciso. Il Bologna legge bene la situazione e capisce l’importanza di andare a riposo in vantaggio sugli avversari. Il fortino rossoblu funziona e il primo tempo termina sul risultato di 1 a 0 per la formazione bolognese. Per gli uomini di Donadoni è l’occasione di riprendere fiato mentre per i calciatori di Gasperini è l’opportunità di ritrovare se stessi. Nella ripresa è la squadra di casa a muovere il primo pallone. Il secondo tempo sembra la fotocopia dei primi 45 minuti. I felsinei continuano a spingere in avanti su un Genoa piuttosto apatico per la rabbia di Gasperini. E così non tardano ad arrivare le occasioni per i petroniani. Al 49′ Rizzo vuole farsi un regalo di compleanno: parte sulla destra, sguscia tra le maglie bianche avversarie e in area prova a calciare col sinistro; ma la sua conclusione viene bloccata da Lamanna. Il numero 22 è molto ispirato, ma purtroppo si deve arrendere all’ennesimo guaio muscolare della stagione, proprio come all’andata. Fuori Rizzo e dentro Zuniga quindi. Ma chi pensava ad un Bologna più difensivo si è dovuto ricredere. Al 61′ sugli sviluppi di un corner, Maietta calcia al volo ma il suo tiro viene bloccato dall’ottimo Lamanna. Il secondo di Perin rischia sulla conclusione centrale di Brighi dal limite dell’area, ma Floccari non è reattivo e Lamanna para quindi in due tempi. Insomma il gol è nell’aria, il Genoa perde sempre di più i colpi, piegato da un Bologna super. E infatti tre minuti dopo, arriva il raddoppio del Bologna. La rete del 2 a 0 è firmata da Sergio Floccari, che ritrova così un po’ di autostima. Zuniga parte dalla destra serve Brienza che sfiora di tacco per Floccari. Il numero 99 si gira per calciare ma viene anticipato da Ansaldi. Tuttavia il maldestro genoano rinvia addosso proprio a Floccari che segna così il suo fortunoso gol. Come abbiamo detto questa è una partita che non si poteva non vincere. Alla bravura dei rossoblu si aggiunge anche un pizzico di fortuna che aiuta i bolognesi ad agguantare questa importantissima vittoria. La reazione del Genoa? Pressoché inesistente. Il Bologna è in trans agonismo e continua ad attaccare per trovare il terzo gol. Ci prova l’eterno Brienza al 70′ con una conclusione a giro alta però sulla traversa. Solo alla fine emerge l’orgoglio del Grifone grazie al tiro di Suso che termina a lato, e alla cavalcata sulla fascia destra di Izzo. Quest’ultimo salta Taider e calcia a giro sul secondo palo da posizione defilata, ma trova Mirante che vola e devia il tiro lateralmente. Sono gli ultimi sussulti della partita. All’86’ Brienza cerca gloria personale grazie ad un tackle da favola del mitico Brighi: punta De Maio nell’uno contro uno e va al tiro ma il corteggiato difensore del Genoa devia la conclusione in angolo. Gli ultimi minuti non servono ad altro se non all’infortunio di Masina e al tripudio di tutta la città di Bologna. E quindi la partita termina 2 a 0. Questa vittoria è la vittoria di tutti a partire da Donadoni per finire con gli ultras bolognesi. Il tecnico del Bologna ha dimostrato che i risultati ottenuti finora non sono frutto del caso e che lui non pensa a nessun’altra squadra che non sia il BFC. Ma è anche la vittoria della curva Bulgarelli che ieri si era presentata a Casteldebole per una chiacchierata assolutamente civile con i giocatori bolognesi. Gli uomini di Donadoni hanno ricevuto la giusta carica e oggi hanno dimostrato di che pasta sono fatti. È la vittoria di tutta la città perché Bologna è un ambiente sano, genuino. Ora la salvezza è davvero ad un passo, anzi ad un punto e di questa situazione non ci rimane che ringraziare Saputo e dire: “Forza Bologna!”

Foto (Bolognafc.it)

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