Bologna: Posch e Karlsson, quale sarà il loro futuro?

Usciti tutti…o quasi. In questa sessione di calciomercato, finora, il Bologna ha realizzato, in uscita, praticamente tutte le operazioni prefissate. Oltre al duo Beukema-Ndoye (del quale, con alte probabilità, solo uno doveva partire, ma le volontà dei giocatori non si possono prevedere), i Rossoblù hanno salutato Erlic, Aebischer e El Azzouzi.

Le cosiddette seconde linee, anche se è un termine che non piace Vincenzo Italiano. Tra queste, però, compaiono altri due nomi che, attualmente, sono ancora a Casteldebole ma che, a gennaio scorso, avevano intrapreso altre vie: Stefan Posch e Jesper Karlsson. Che ne sarà di loro?

Calciomercato: niente più Germania per Posch

Colui che nelle scorse settimane sembrava ormai a un passo dalla cessione è stato Stefan Posch. Per il difensore austriaco aveva bussato alla porta l’Amburgo. Un ritorno a casa, praticamente, in quella Bundesliga da dove era arrivato nel 2022. Un ritorno che, però, non si è mai concretizzato: quando sembrava tutto fatto, o quasi, l’affare è saltato, probabilmente per discorsi di natura economica.

E quindi, eccoci di nuovo qua: in quel di Valles il numero 3 Rossoblù è stato utilizzato un po’ come jolly per la retroguardia, galleggiando tra la fascia ma soprattutto come potenziale sostituto dei centrali, primo vero ruolo di Posch. Il suo contratto scade nel 2026 e, anche per questo motivo, rimane tra i nomi in uscita. Se, però, così non fosse, non è da escludere un rinnovo per non salutarsi a costo zero tra un anno.

Bologna, Karlsson e un futuro quasi scritto

Erano in due all’inizio. Si, perché l’altro, oltre Stefan Posch, porta il nome di Jesper Karlsson. L’esterno svedese è rientrato a Bologna dopo il prestito al Lecce e, anche per lui, è prevista una nuova partenza. Durante il ritiro estivo l’ex-numero 10 Rossoblù, attualmente con il 23, è stato utilizzato anche come trequartista nelle amichevoli estive, dando anche quale risultato, ma difficilmente verrà tenuto in considerazione, se non in attesa di Bernardeschi.

Fonte – Stefano Brunetti, Corriere dello Sport – Stadio

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