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Calciomercato Bologna – Sartori e Sulemana, il retroscena (Stadio)
Un anno fa, prima che il Cagliari lo vendesse all’Atalanta per 9 milioni dentro una mega operazione, Ibrahim era già stato nel mirino di Sartori che lo conosce da diversi anni
Ibrahim Sulemana, neo acquisto del Bologna, è arrivato in Italia nell’avanzata adolescenza. Era il 2020 quando l’Atalanta ha deciso di portare il giocatore ghanese nel nostro Paese. La proposta arrivava dal suo agente Oliver Arthur.
I bergamaschi, dopo i provini sostenuti, lo ingaggiarono ma non ci credettero fino in fondo lasciandolo poi andare all’Hellas Verona, che ne fece anche grazie a mister Marco Zaffaroni una grande plusvalenza. La Dea se l’è poi ripreso nell’estate 2024, questa volta dal Cagliari, per 9 milioni di euro in una maxi operazione che ha coinvolto anche Zortea, Piccoli e Adopo. Insomma, il cartellino di Ibrahim Sulemana ha fatto la fortuna di almeno due società e ora anche il Bologna spera di avere tale fortuna.
Sartori lo conosce bene
Il Bologna spera di aver pescato bene nella mischia delle occasioni dell’ultimo giorno di calciomercato anche perché Giovanni Sartori lo conosce bene. Era il dirigente lodigiano alla guida dell’area tecnica Dea nel 2020, quando si è deciso di investire sull’attuale mediano rossoblù. Come detto, a Zingonia, non ci credettero fino in fondo. Ma a Giovanni Sartori il pallino deve essere rimasto. Perché Ibrahim ha doti fisiche fuori dal comune e può essere impiegato in quasi tutti i ruoli del centrocampo.
L’anticipo
Nell’estate del 2024, la mega operazione tra Atalanta e Cagliari anticipò Sartori che un po’ sornione aveva osservato con attenzione la situazione Sulemana per il Bologna 24/25. Lo avrebbe preso volentieri, convinto com’è che le caratteristiche del calciatore ghanese si sposino alla perfezione con il gioco di Italiano. Per quanto riguarda invece i tifosi rossoblù, probabilmente, sperano che Sulemana vada decisamente meglio degli ultimi due ghanesi che sono transitati da Bologna: l’ultimo Godfrey Donsah e quello precedente Stephen Appia. Due promesse non mantenute.
Fonte: Dario Cervellati, Stadio
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