Bologna FC
Castro è tornato (Stadio)
Il centravanti argentino è tornato protagonista contro il Grifone: rete, occasioni e carattere. La squadra felsinea ritrova così un attaccante decisivo, fondamentale per il gioco di Vincenzo Italiano.
Bologna-Genoa non è stata solo la partita della seconda vittoria stagionale rossoblù, ma è stata anche la gara del ritorno di Santiago Castro. L’argentino ha dato prova di essere tornato ai suoi livelli, tramite il gol, le occasioni avute e quasi sfruttate, ma anche le giocate lontano dalla porta.
È tornato il vero Toto, quello che per buona parte della scorsa annata aveva fatto innamorare Vincenzo Italiano, il Bologna e tutta Bologna. Quel giocatore che la voglia del gol ce l’aveva attaccata addosso come un’ossessione, con la certezza che ogni pallone lo difenderà come se fosse l’ultimo che deve giocare non nella gara, ma nella carriera. Insomma un vero guerriero, impregnato di sopraffino talento calcistico argentino.
Il cammino di Santiago
Il cammino di Santiago de Compostela è lungo e faticoso. Ma una volta arrivati a destinazione la sensazione è di appagamento, di soddisfazione. Un’esperienza che tanti suggeriscono, a prescindere dalla propria fede. Il Cammino di Santiago… Castro nel rientrare dall’infortunio patito in allenamento in Nazionale a marzo è stato altrettanto lungo. Ci è voluto tempo e pazienza. L’estate è stata faticosa, anche in amichevole, il Toto non sembrava lui e qualche preoccupazione c’era. Chi invece era tranquillo è sicuramente Vincenzo Italiano. Il tecnico rossoblù attendeva serenamente il momento in cui il centravanti argentino sarebbe tornato.
Lo ha difeso e protetto, puntando forte su Immobile, in attesa che Santi tornasse al massimo delle sue potenzialità. E alla fine lo ha fatto, come ha detto anche lo stesso tecnico: «Ora che non sente più dolore è il vero Santi, il mio Santi», ha detto Italiano. Una dichiarazione d’amore per un giocatore che è evidentemente fondamentale nel Bologna e che i rossoblù vogliono proteggere e far migliorare.
L’ombra di Ciro?
E se qualcuno si chiedeva se le difficoltà estive non fossero da imputare invece alla presenza ingombrante di Ciro Immobile, si deve ricredere. La presenza di Immobile è stata d’aiuto. Castro e Ciro hanno subito stabilito un buon rapporto. Il bomber di Torre Annunziata può diventare una guida per il Toto, ma soprattutto l’ex capitano della Lazio è l’uomo che ha permesso a Italiano di iniziare la stagione con relativa serenità sull’attacco. Al di là dell’infortunio, fino alla sfida con la Roma Immobile era il titolare designato, in attesa che tornasse il vero Castro. Quello del talento e della garra. Quello che finalmente si è rivisto nel gol al Genoa, che ha bucato Leali con un tocco di classe e lo ha costretto al miracolo con una giocata di pura prepotenza fisica.
Fonte: Claudio Beneforti, Stadio
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