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CorrBo: La decisione di Verdi – 5 gen

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Ha messo da parte il fastidio muscolare che lo aveva colpito negli ultimi due giorni, si è allenato coi compagni (sempre col sorriso, segno inequivocabile che tutto va bene) e a Torino ci sarà, questp è quasi scontato. Affronterà il suo passato, quella maglia granata che gli ha permesso, seppur in minima parte, di affacciarsi per la prima volta al Calcio che conta.

Ecco, ora però per Simone, e i tormentoni vanno avanti già da parecchie settimane (siamo solo all’inizio del calciomercato, ahinoi) la situazione fuori dal campo sembrava essersi complicata: già perché Giuntoli, a nome Napoli, ha fatto arrivare un’offerta da 25 milioni più 5 di bonus. Sono tanti, probabilmente più del reale valore di Verdi (che sappiamo, può seguire l’andamento del mercato e difficilmente essere calcolato), con conseguente innalzamento dell’ingaggio per il numero 9 rossoblù.

Numero 9 rossoblù che è imprescindibile per il gioco del Bologna: già perché, seppur peccando in continuità in alcune partite (si sta però rendendo molto più utile alla squadra, e non è un fattore da sottovalutare), Verdi è il classico giocatore che può decidere le partite da solo, con una semplice giocata.

Napoli e Inter, che sono alla ricerca di giocatori del genere, ci stanno facendo più di un pensierino: se l’offerta partenopea è stata rimandata al mittente, quella nerazzurra, in realtà, non è ancora arrivata, vuoi perché prima Ausilio deve sfoltire, vuoi per rispettare il tanto agognato fair play finanziario.

Una cosa parrebbe certa, ad ora: Simone Verdi non vuole lasciare Bologna, né a gennaio, né a giugno. Decisione importante, anche visti i palcoscenici che andrebbe a calcare, ma la riconoscenza, in questo caso, sta avendo la meglio. E allora sosteniamo sempre più questo ragazzo che sembrerebbe aver preso un’importante scelta di vita (calcistica e non).

 

E se ne facciano una ragione De Laurentiis e dirigenti partenopei: Simone Verdi, a gennaio, salvo improbabili ripensamenti, non si muove. Passo e chiudo.

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