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CORSERA – Diamanti Gila e Perez, i nodi da sciogliere – 26 Marzo

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Se la solidità di una casa si vede dalle fondamenta, potremmo dire che la prima gettata di cemento ( ci scusi Presidente se utilizziamo un “vocabolario” a Lei caro, ndr) è stata buttata con la conferma di Pioli fino al 2015, con un biennio che da respiro al progetto di ricostruzione. Ben ha fatto, come si legge nell’articolo di Alessandro Mossini, la società in questo periodo del campionato a dare dei segnali importanti all’interno e all’esterno della squadra. Ora si tratta di delineare l’architrave della squadra del prossimo campionato: lo stesso Presidente in un intervista di ieri aveva espresso che: “Speriamo che sia un modo (la conferma dle Mister, ndr) anche per incentivare altri a restare, perchè a Bologna si lavora bene”. Pioli in quella conferenza stampa annuiva, replicando gli stessi concetti. 

E oggi, dall’alto dei 35 punti attuali della classifica, il tempo per la progettualità non manca, quindi occorre non perderlo e iniziare subito a dare una connotazione di stabilità agli elementi che compongono l’organico: in primis Gilardino, DIamanti e Perez che hanno tre situazioni differenti da risolvere. Partendo dall’ultimo, El Ruso è forse il più lontano dalla riconferma, non solo per la scadenza naturale del contratto, anche se il suo procuratore esprime tranquillità sull’esito della trattativa, una volta arrivati ai 40 punti che darebbero la matematica salvezza:” La conferma di Piolie un fattore importante” ha pronunciato Delgado a margine della conferenza stampa di prolungamento del Mister di Parma. Oggi manca l’offerta che definisca i contorni del prolungamento del contratto del capitano della Celeste, mentre altre big di serie A hanno fatto un serio pensierino al forte centrocampista uruguago (Inter, ma anche Fiorentina e Napoli che aveva pensato di fare l’accoppiata Perez-Pioli) e Monaco stanno alla finestra in attesa delle evoluzioni. Essendo l’ultimo importante contratto di Diego, l’entourage di Perez si aspetta un sforzo della società rossoblù in temrini di durata e quantum economico. SU DIamanti il ragionamento è molto più lineare, visto che il capitano è sotto contratto fino al giugno 2017 e il pallino della decisione rimarrebbe in mano al Presidente e ai suo uomini: usiamo il condizionale perchè lo stesso Guaraldi ha sempre detto che a Bologna non si rimane di controvoglia e la vicenda Ramirez insegna (quindi di fronte a offerte faraoniche per la società e, sopratutto, per il giocatore tutto verrebbe rimesso in discussione, come poteva capitare a Gennaio quando le sirene russe dello Zenith allenato da Spalletti si sono fatte sentire). Stesso discorso potrebbe essere fatto per Il Gila, che con Pioli e con l’aria respirata sotto le due Torri ha ritrovato l’azzurro di Prandelli. dopo un paio di campionati non proprio al top: qui occorre sedersi al tavolo con Preziosi e, scusate il gioco di parole, non perdere tempo prezioso per riscattare il bomber di Biella che potrebbe (come Baggio, Signori e di Vaio) ritrovare una nuova giovinezza calcistica vicino a Piazza Maggiore.

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