Seguici su

Bologna FC

Diritti TV Serie A 24/25, ecco quanto ha incassato il Bologna: l’analisi

Il club rossolù incassa 43,7 milioni dai diritti TV della Serie A 2024/25, piazzandosi al 9° posto. La ripartizione avviene secondo criteri sportivi e sociali stabiliti dalla Lega Serie A.

Pubblicato

il

Saputo, la priorità del Bologna sono i rinnovi di Sartori e Di Vaio
Joey Saputo (© Bologna FC 1909)

È stata resa nota la ripartizione dei diritti televisivi del campionato di Serie A 2024/25. Le venti società del massimo torneo italiano, compreso il Bologna, come noto, si ripartiscono 898 milioni di euro e così sarà per le prossime quattro annate dopo aver venduto i diritti TV quinquennio 2024-2029 a DAZN e Sky.

La ripartizione avviene al termine dell’anno in base a sette criteri, una parte relativa al “Radicamento sociale” dei club e un’altra parte ai “Risultati Sportivi”, oltre a questi criteri ogni club percepisce una quota fissa. Questa quota equivale a 22,5 milioni di euro che entra con certezza nelle casse di ogni club. Tuttavia, i criteri hanno pesi e specificità differenti che creano importanti differenze tra le varie formazioni. Basti pensare che tra l’incasso dell’Inter, prima in questa speciale classifica con 81,9 milioni, e il Venezia ultimo con 25,5 milioni ci sono oltre 50 milioni di differenza.

E il Bologna quanto ha incassato dai diritti TV?

La posizione del Bologna nella speciale classifica della ripartizione dei diritti TV per la stagione 2024/25 è il 9° posto finale. Casualmente, la stessa posizione che i rossoblù di Vincenzo Italiano hanno conquistato alla fine della stagione. L’incasso per la stagione d2024/25 di Serie A del Bologna è di 43,7. Di questi quasi 44 milioni, i rossoblù hanno guadagnato 21,2 milioni grazie alle quote variabili, che come detto dipende da questi criteri che hanno ognuno un peso specifico differente.
Ma quali sono queste quote variabili? Per quanto riguarda il cosiddetto radicamento sociale i criteri sono tre:

  • Audience media (peso ripartizione 8,36%): Bologna 3,7 mln;
  • Spettatori stadio (12,54%): Bologna 4,7 mln;
  • Minuti giovani (1,1%): Bologna 0,3 mln.

Poi ci sono i quattro criteri dei risultati sportivi:

  • Risultati storici (peso ripartizione 4,67%): Bologna 2,4 mln;
  • Risultati ultimi 5 campionati (9,33%): Bologna 4,2 mln;
  • Classifica dell’ultimo campionato (11,2%): Bologna 4,4 mln;
  • Punti nell’ultimo campionato (2,8%): Bologna 1,5 mln.

L’analisi dei criteri

Si tratta di una scelta arbitraria decisa dalla Lega Serie A, oro la Legge Melandri che imponeva la vendita collettiva dei diritti televisivi delle competizioni nazionali. Tali criteri sono stati ricalibrati nel corso degli anni. Tuttavia, alcune delle voci tenda a favorire qualche squadra piuttosto che altre. Ad esempio, il Bologna è una squadra che riempie sempre in maniera importante il suo stadio. Ma non essendo il criterio tarato sul totale degli spettatori e non sulla percentuale di riempimento della capienza favorisce le formazioni con gli impianti più grandi: vedi Inter, Milan, Roma, Lazio e Napoli.

Il Bologna può crescere nell’incasso dei diritti TV

In base ai criteri scelti dalla Lega e all’evoluzione del Bologna di queste ultime stagioni, l’incasso dai diritti TV domestici può crescere ancora. Il punto di riferimento in questo caso è l’Atalanta. La formazione bergamasca, stando alle ultime ricerche demografiche, ha un numero di tifosi perfettamente paragonabile a quello dei felsinei. Tuttavia, i nerazzurri incassano di più nella voce della “Audience media”: 5,6 milioni la Dea, 3,7 i rossoblù. Questo perché? L’Atalanta è diventata un elemento di attrazione per i tifosi di calcio, anche non tifosi della Dea. Ecco perché in tanti si soffermano a guardare la Dea. Un obiettivo che il Bologna può conseguire proseguendo il suo percorso di crescita tecnica e tattica.

Una notevole differenza, assolutamente colmabile, è quella dei risultati degli ultimi cinque campionati di Serie A. Il Bologna da questa voce, alla fine dell’annata 2024/25, ha incassato 4,2 milioni, mentre l’Atalanta si è attestata a 8,3 milioni. L’obiettivo è essere “regolari”, mantenere costantemente il vertice della classifica per aumentare gli incassi. Anche da questa situazione nasce la necessità di essere sempre competitivi e cercare di non rendere la buona stagione precedente un unicum.

La Coppa Italia vinta: un rimedio efficace

Per quel che riguarda invece i risultati della classifica dell’ultimo campionato: i rossoblù hanno sacrificato almeno due o tre posizioni in classifica sull’altare della Coppa Italia. È vero, c’è di più oltre i soldi, c’è la gioia di aver vinto un trofeo. Però non è solo quello. Chi idealmente è arrivato nelle posizioni che la squadra di Italiano avrebbe potuto conquistare continuando a fare bene anche nelle ultimissime giornate, ha preso circa 2 o 3 milioni i più. Decisamente meno dei 7/7,5 guadagnati dal Bologna con la vittoria della Coppa Italia, che peraltro è valsa anche l’incasso dell’Europa League decisamente superiora a quello, ad esempio, della Conference.

Ecco la classifica

  1. Inter 81,9 mln;
  2. Napoli, 67,8 mln;
  3. Juventus 67,7 mln;
  4. Milan 67,3 mln;
  5. Roma 61,2 mln;
  6. Lazio 55,6 mln;
  7. Atalanta 53,7 mln;
  8. Fiorentina 52,1 mln;
  9. Bologna 43,7 mln;
  10. Torino 38,6 mln;
  11. Genoa 37,5 mln;
  12. Udinese 34,5 mln;
  13. Hellas Verona 33,5 mln;
  14. Lecce 32,2 mln;
  15. Como 32,1 mln;
  16. Cagliari 31,1 mln;
  17. Parma 29,4 mln;
  18. Empoli 27,3 mln;
  19. Monza 25,6 mln;
  20. Venezia 25,5 mln.
Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. Doc

    1 Agosto 2025 at 9:28

    preferirei andare in B con un presidente italiano che tiene alla squadra piuttosto che stare in A con questo che fa cassa in tutti i modi possibili.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *