Seguici su

Bologna

Dyego Rocha Coelho

Pubblicato

il


Questa settimana approfittando della pausa delle Nazionali per le qualificazioni mondiali, vi parlerò di giocatore che penso sia rimasto nella memoria di ognuno di noi, Dyego Rocha Coelho.

Coelho, insieme a Rodriguez e a Britos fu acquistato dalla coppia Salvatori-Cazzola il primo anno di Serie A nel 2008 dopo l’infausta retrocessione legata a calciopoli.

In quel campionato, Coelho apparve poche volte in campo, mi ricordo soprattutto di lui i suoi palleggi a centrocampo durante l’intervallo: a me è sempre stato simpatico e avrei voluto fosse impiegato molto di più ma si sa come funzionava quell’anno, anche dopo mesi si diceva sempre che non erano ancora pronti per il campionato (…), tant’è che solo Britos, che forse aveva assunto un’insegnante privato di italiano, la sfangò e fu confermato anche per l’anno dopo.

Prima di venire a Bologna, dopo alcune stagioni passate nel Corinthians di San Paolo (tra cui uno scudetto brasiliano nel 2005), Coelho si era trasferito all’Atletico Mineiro dove aveva collezionato una serie di notevoli prestazioni da fargli valere il terzo posto nella classifica dei migliori laterali destri del Campionato Brasiliano 2007. Probabilmente sarebbe arrivato più in cima alla graduatoria se durante una partita con il Cruzeiro nel settembre 2007 non metteva KO la “foquinha” (piccola foca) Kerlon che lo aveva sbeffeggiato con una serie di palleggi di testa (alla Nappi per intenderci) vedi il video http://www.youtube.com/watch?v=YBXv5FISzjg&feature=related

In questo video un tributo di un tifoso dell’Atletico Mineiro http://www.youtube.com/watch?v=c_N76bkmiw8 intitolato “Coelho un laterale diverso”…. E qui lascio a tutti voi le vostre interpretazioni sul tema.

Dopo la parentesi a Bologna che dicevo sopra (era in prestito), il nostro Dyego è ritornato all’Ateltico Mineiro per due stagioni, per poi fare una stagione nella serie A turca nello (a me, ma non so a quanti di voi) sconosciuto Karabukspor. 

Dopo l’anno in Turchia, all’inizio di quest’anno è stato contrattato (fino a fine 2012) dall’Esporte Clube Bahia una delle principali squadre dello stato di Salvador de Bahia in Brasile, anch’essa contraddistinta dai colori sociali rosso e blù (come anche il Karabukspor…ho scoperto…).

 

 http://www.esporteclubebahia.com.br

Come vi scrivevo anche nell’altra rubrica Caminho ao Brasil 2014, in Brasile da gennaio a maggio (più o meno) è periodo dei campionati statali (il Brasile è una federazione di una 30ina di stati) mentre da maggio a dicembre parte il Brasilerao (sul quale scommetteremo a breve con l’amico Susezza).

Dopo 10 anni, il Bahia è tornato a vincere il campionato bahiano imponendosi sui rivali storici del Vitoria Bahia e Coelho direi che ci ha messo anche del suo segnando pure un gol (le statistiche del giocatore nel periodo gennaio–aprile sono visibili su http://www.calciozz.it/ )

 

Leggendo nel sito del Bahia, la sua stagione è stata però segnata da alcuni infortuni muscolari e, da ultimo, un problema al ginocchio, operato in artroscopia a fine giugno, che non l’ha fatto ancora rientrare in squadra adesso impegnata nella lotta per non retrocedere nel campionato brasiliano.

 

Dyego però può riprendersi in un ottimo ambiente, Salvador è una città stupenda con dei ritmi mooooolto blandi che la rendono il posto migliore per svernare e passare il tempo.

Di Bahia e del suo bellissimo popolo e del loro rilassato modo di vivere e di prendere la vita poco sul serio (che invidia), mi ricordo, una decina di anni fa ormai, una giornata sulla spiaggia al volgere del tramonto mentre mi stavo prendendo una bella birra ghiacciata (rigorosamente SKOL), mi si avvicina un tizio sulla quarantina e comincia a chiaccherare tranquillamente del più e del meno. Noto che sulle caviglie aveva una specie di salsicciotti ma non essendo in confidenza (da bravo europeo discreto…la birra non aveva ancora fatto effetto forse) non chiedo nulla.

Dopo un pò che parliamo, mi dice che stava aspettando i suoi amici per la giornaliera partita di calcio e che siccome era tra i più vecchi del gruppo per stare dietro ai ragazzotti più rapidi camminava tutto il giorno con dei pesi alle caviglie che poi toglieva solo per la partita!!!

Finita la partita tornava a casa dalla moglie e da suo figlio….e il lavoro??!??? Mi rispose lui….”Se Deus quiser…..” (se Dio vorrà….)…altro passo ragazzi!!!!

 

(per altre appunti su Bahia vi aspetto alla mia rubrica su millecuori)

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv